Grazia Galante: «Io Béjart e la danza»

Grazia Galante: «Io Béjart e la danza» Grazia Galante: «Io Béjart e la danza» DAL NOSTRO INVIATO MILANO — «A volte mi sembra che parlino e scrivano di qualcun altro. Non mi rendo ancora conto che si tratta di me-. Maria Grazia Galante, 20 anni, abruzzese, era 1' unica italiana nel Ballet du XX siècle di Béjart che sabato sera al Palasport ha presentato per la stagione della Scala in prima mondiale la sua ultima creazione: «Dionysos-. E' nella Compagnia da 3 anni, da quando Maurice Béjart l'ha vista all'Accademia Nazionale di Danza a Roma e ha deciso di portarsela a Bruxelles. A Parigi, nei mesi scorsi, ha trionfato nel passo a due della «Messa per il tempo futuro- insieme con Patrlce Touron. In «Dionysos- presta il suo corpo sinuoso e sottile al personaggio romantico di Coslma Wagner. «Quello die mi affascina molto di Maurice è die mi fa fare di tutto — spiega — sono stata per esempio l'Eletta nella Sagra della primavera un balletto che ha creato 22 anni fa quando io ancora non ero nata. Mi fa fare brani classici, sulle punte, come il pas de deux sulla sonata numero cinque di Bach. La prima cosa che ha creato su di me è stato Casta diva, un a solo per Thalassa il balletto che ha presentato l'anno scorso qui alla Scala. Ed è stata l'esperienza più bella. Chiudersi in una sala, io Maurice e la musica: lui crea, io damo-. Insomma in tre anni tante esperienze quante se ne possono fare in molti anni di carriera. E non solo con Béjart: «Ho ballato Life con Jean Babilée, un artista straordinario. M'ha detto che forse sarei stata l'ultima partner della sua lunga carriera-. DI «Dionysos- ama non solo la danza, ma l'atmosfera, 1 costumi sontuosi di Versace: «Sembra di stare in un film di Visconti. Molte volte ho fatto dei ruoli astratti, di coreografia pura. Qui invece è un ruolo concreto, un personaggio molto bello. E poi ballare con Jorge Donn è veramente un regalo-. Viso diafano, occhi grandi e vellutati, riso da bambina e volontà d'acciaio. Maria Grazia Galante è arrivata a Roma da Chieti sola, a 13 anni, con un unico scopo: studiare danza. Dopo molti maestri è entrata all'Accademia. A 17 anni, finito il settimo corso, ha seguito, a Roma, uno stage del Mudra, la scuola di Béjart: «Maurice slava li a guardare la lesione. Mi ricordo benisstmo quando mi ha visto alla sbarra tra cinquanta persone. Non dimenticlierò mai quel momento. Ha posato su di me quel suo sguardo assurro, chiaro, intenso e ci è rimasto forse soltanto Quindici secondi. Ma a me sono sembrati due ore». Cosi è partita per Bruxelles con la promessa alla madre di continuare a studiare da sola per prendere la maturità classica: cosa che ha fatto puntualmente. Dopo otto mesi di Mudra è entrata In Compagnia e la sua favola è continuata sino ad oggi. Programmi futuri: «dan- zare"- Sergio Trombetta no la visita telefonando al 0124 33.102). L'ingresso gratuito ò limitato per Museo Egizio e Museo di Antichità alla V o 3' domenica e al 2 e 4* giovedì del mese; per Palazzo Reale, Castello di Agitò, Forte di Qavl, alla 2' e 4' domenica unii e 3 giovedì del mese. MOSTRE PUBBLICHE IL CIRCONDARIO DI 6USA NELLE CARTOLINE D'EPOCA 1690-1930 al Museo Nazionale della Montagna «Duca degli Abruzzi» (Monte dei Cappuccini), tulli i giorni, orano 8.4512,15; 14,45-19.15. (ino al 2 settembre. Mentre «Broadway Danny Rose» fa impazzire l'America e Cannes ripresentiamo il miracolo dell'intelligenza comica di Woody Alien

Luoghi citati: America, Bruxelles, Cannes, Chieti, Milano, Parigi, Roma