Un cantante che non stecca da oltre vent'anni

Modugno ripropone la sua amabile immagine nella trasmissione di Canale 5 Modugno ripropone la sua amabile immagine nella trasmissione di Canale 5 Un cantante che non stecca da oltre vent'anni «La famiglia è il ce Vi sono musicisti che alla fine del loro lavoro appaiono come una stonatura. L'immagine di Domenico Modugno invece non «stecca» da oltre vent'anni. Dopo aver alimentato le nostre emozioni di ragazzi sempre troppo pronti a sussurrare «Resta cu'mmè-, o adi esaltarci nel maschio sacriti-1 ciò de «Lu pisci spada* ; dopo aver provocato dentro di noi il sopito fantasma in erba dell'. Uomo in frac- e sofferto le nostre pene d'amore in una «Strada 'tifosa-, non ha più smesso d'intrigarci. Ha tremato, accarezzato, baciato, le nostre amorose; gioito, pianto, urlato il suo amore incontenibile. E' riuscito anche a dare un tocco di blu madonna al blu di un cielo musicale che fino ad allora possedeva soltanto toni di grigio. Adesso ripropone il suo volto di «gatto paterno- sugli schermi di Canale 5, in una trasmissione dal titolo che è già una favola: «La luna nel posso-. Domenico Modugno a 56 anni è ancora intento a cogliere con uno sguardo le immagini del mondo. «Ma quante cose entrano in un occhio!- osserva con quella sua voce profonda, urlante, carica di entusiasmo che ntro dell'universo; le do Domialità per a liEcco cose mi vita . Eca pavita. carte ruo non si rassegna alla banalità di un successo acquisito. «Esiste -una originalità per difetto che non riesce a librarsi fino alla banalità. Ecco i limiti di tanti. Io dico cose vere, amo' le emosioni, mi emosiono ancora per una vita spesa per dare, dare, dare. Eccomi dunque in un'altra parentesi faticosa della vita. Com'è bello mischiare le carte e divertirmi in un nuovo ruolo qui a Canale 5!-. Perché una tv privata? nne la gioia degli occhi, nilo Modugno cerca la luna nel pozzo «Perché la simpatia è una delle componenti di uri ambiente favorevole alla vita e qui ce n'è tanta. Ecco, è un po' come lavorare in proprio invece che sotto padrone». Lei ne ha avuti molti di padroni? «Era il 1948 ed ero al bar ristorante Orfeo al parco del Valentino di Torino. Ricordo la mia fisarìnonica e tanti chilometri a piedi perché servivo ai tavoli. Ma quanto co¬ ragperchecosartcosPoimoIl«cia giuso smequa del cervello, del cuore raggio! Scusa inai annoiarmi però, perché ci sono persona che si annoiano e cercano cose che non li annoino: è V artista che è annoiato dalle cose ma non si annoia mai. Poi le prime conquiste nel mondo dello spettacolo Il successo? «Quello è davvero una marcia longa, un punto X da raggiungere sensa bussola e senso stelle, a cavallo di un cammello che scalpita, ti sconquassa, ti distrugge-. , dell'anima, di tutto... Adesso è ricco? «Si, almeno tanto da non aver problemi. Ma io ho avuto ed ho tanta vitalità e gioia da dividere con tutti e ho conquistato tutto a poco a poco, che se uno non inisia a mangiare, la fame non gli viene-. Qualche spezzone televisivo a volte ripropone le sue mani tese «Nel blu dipinto di blu- e le gambe che si muovono a ritmo con uno svolazza di calzoni. Un po' come rivedere Fausto Coppi che scala lo Stelvio. Si è mai rivisto? «Si purtroppo. E mi faccio ridere, sono comico. Non si dovrebbe mai registrare ma... che so, fermare quell'immagine con un dipinto. Chissà die parte farebbe Ermete Zucconi se lo potessimo rivedere in tv-. Com'è Berlusconi? «Non è la classica "leccata", ma è uomo velocissimo a dare un giudisio che si rivelerà poi giusto, anche in campo artistico. Ecco, uno che ha intelligenza e sensibilità: possiede insomma un'antenna in più-. In 31 anni di carriera che cosa ricorda volentieri? «Montate. Eugenio Montale espresse il desiderio di conoscermi. Seppi che mi amava moltissimo. Mi volle a casa sua per fargli sentire "Lu pi sci spada". Ero imbarassato ma la cantai. Era entusiasta. Dio come le amo!» Poi mi disse: "Senta Modugno, lei che lia tanta sensibilità, mi ascolti per favore, dia un giudisio su come canto". Con una splendida voce mi cantò un peszo d'opera. E allora? Mi guardava come un ragazzo. Montale era carico di quell'ironia che non sai mai dove termina e dove comincia la verità. Sempre molto imbarassato dovetti dirglielo: "Se lei non fosse quel gran poeta che è avrebbe una carriera assicurata"-. Che cos'è la famiglia? «/I centro dell'universo. Senza mi perderei nello spazio-. Lei ha tre figli. SI ritiene un buon padre? «Non so. Come si fa a dire. Sono sempre stato un figlio. Ma ho dato ciò che i miei genitori hanno insegnato a me e che avevano appreso dai loro genitori. So che vli>lamo bene insieme». Oli amici? Ride: « Tre, no, due, no, uno, forse nemmeno quello-. Le donne? Domenico Modugno ha un gorgoglio nella voce, un sussulto vocale che cresce, un richiamo d'amore: «Ah, sono la gioia degli occhi, del cervello, del cuore, dell'anima, di lutto. Un gineceo, l'utero del mondo! Dio, come le amo!-. Nevio Boni

Persone citate: Berlusconi, Domenico Modugno, Eugenio Montale, Fausto Coppi, Modugno, Nevio Boni

Luoghi citati: Stelvio, Torino