Come Padova «città bianca» ha vissuto lo sgomento che ha colpito i comunisti

Come Padova «città bianca» ha vissuto io sgomento che ha colpito i comunisti Come Padova «città bianca» ha vissuto io sgomento che ha colpito i comunisti Nei servizi pubblici è scattata l'emergenza: una vertenza dei vigili del fuoco risolta in pochi minuti - Solo alcuni provocatori hanno lordato i muri con scritte (subito cancellate) DAL NOSTRO INVIATO PADOVA — E dopo sette anni, nella Padova colorata di bianco (20 mila tessere de in provincia, 21 consiglieri comunali contro i 12 del pei) sono tornati i riflettori. Allora, nell'aprile '77, erano stati gli arresti di Autonomia operaia ordinati dal giudice Pietro Calogero a portare Padova sulle prime pagine dei giornali: le foto del professor Toni Negri ammanettato tra due poliziotti, le strade vicine all'Università presidiate dai cellulari blindati della polizia. Oggi c'è un episodio più triste, l'agonia di Berlinguer. E ancora una volta la città entra negli obiettivi delle telecamere grazie ad una circostanza spiacevole. Una città bianca che va a finire sui giornali per episodi di cronaca nera: sembra un destino*, osserva il sindaco Settimo Gottardo, 40 anni. Prima l'Autonomia, e tre anni fa la liberazione del generale Dozier sequestrato dui brigatisti. E prima ancora il gruppo di Franco Freda. le trame nere, la "Rosa dei venti" ». Città sfortunata? «Ma no, non chiamiamola così — ribatte il sindaco —. Una città che lavora sodo, gente pacifica con un profondo senso della solidarietà umana. Subito dopo il ricovero di Berlinguer in ospedale si è creato come un improvviso cordone di solidarietà che. ha stupito un po' lutti*. In che modo? «Basti un episodio: in Comune avevamo una dura vertenza con i vigili urbuni. Il braccio di ferro era sull'uso delle moto: i vigili non volevano andare in moto. Appena Berlinguer è stato ricoverato, si è capito die la città sarebbe piombata in una condizione d'emergenza: la vertenza è stata chiusa in due minuti*. La città ha avuto un sus sulto. Il centralino del glornaie di Padova /( Mattino i stato preso d'assalto dalle telefonate. Gente che andava ad informarsi direttamente all'ospedale; la federazione del pei, in via Pellegrino, in vasa per la prima volta da persone mai viste che si guardavano intorno un po' Imbarazzate e chiedevano al funzionari: «Come sta?*, E il sindaco racconta un altro episodio. «Un portiere dell'ospedale, uno di quei democristiani della vecchia guardia, che vedono il pei come il fumo negli occhi, era in ferie: ha interrotto il riposo ed è tornato a lavorare. L' ho incontrato durante una delle mie visite al segretario del pei. Ma non era in ferie? gli ho detto. "Si, ma sono tornato perché qui posso essere utile", mi ha risposto. "Anche come avversario Berlinguer mi piaceva"*. E dal portiere dell'ospedale alla federazione de, il discorso, pur con sfumature diverse, non cambia. Fra i democristiani di Padova, più delle sptsdcup elezioni europee, il decreto sul costo del lavoro e i rapporti dilficili con il psi è la tragedia di Berlinguer a suscitare reazioni e commenti: Un uomo leale die tanto ha dato alla sua causa fino al sacrificio; un personaggio coretto per il quale proviamo una commozione sincera*. Le parole sono del segretario cittadino Oreste Terranova, 42 anni, professore universitario. Berlinguer è l'avversarlo che suscita rispetto e partecipazione umana. Anche se la sua fine politica solleva parecchi interrogativi. Clie cosa succederà adesso nel pei? 11 più forte partito di opposizione cambierà la linea ìwllticadi muro contro muro rispetto" al governo? Chi sarà 11 successore? Un bcrlingucriano di ferrea osservanza come Alessandro Natta, un intellettuale alla Zangherl o un «morbido» come Napolitano? Nei discorsi della base democristiana si intrecciano dubbi, si muovono speranze. Anche perché con 1 socialisti (a Roma come a Padova, governata da una giunta di centrosinistra) la tensione rimane e nello scudo crociato c'è elli vedrebbe di buon occhio un rapporto diverso con il pel. «Certo, nelle nostre sezioni parlando di Berlinguer si discute anche di politica», aggiunge Terranova, Se Berlinguer muore, la de esporrà la bandiera a niezz' asta? «SI... risponde.Terranova, «l'avversarlo lo merita*. Padova discute, ma nello stesso tempo palpita per Berlinguer con un coinvolgimento emotivo che desta più d' uno stupore. «Questa è una città difficile*, conclude 11 sindaco. «Di solito prima di lasciarsi coinvolgere nelle grandi emozioni i padovani hanno bisogno di un lungo rodaggio. Stavolta però hanno fatto eccezione alla rego la*. Ma c'è anche chi ha cercato di turbare questa atmosfera Alcuni provocatori (si pensa al neofascisti), di notte, han no tracciato scritte orribili vi clno all'ospedale: «Berlinguer fedi Padova e poi muori* Una mascalzonata. I militanti del pei, fin dalle prime ore del mattino, le hanno cancel late con pennello e vernice. ni. a.

Luoghi citati: Padova, Roma, Terranova