L'angoscia va oltre i confini dei partiti di Alberto Rapisarda

IL LEADER COMUNISTA BERLINGUER STA LOTTANDO CON LA MORTE IN OSPEDALE IL LEADER COMUNISTA BERLINGUER STA LOTTANDO CON LA MORTE IN OSPEDALE L'angoscia va oltre i confini dei partiti Arrivano da ogni parte del mondo messaggi di solidarietà - La base del pei affolla i comizi sulle piazze e si aggrappa alla speranza Triste attesa a Botteghe Oscure Per molti è un dramma personale Nelle 65 parrocchie si è pregato per lui «Era un avversario ma non un nemico» Centinaia di comupellegrinaggio di ROMA — Nel terzo giorno di un'attesa buia, vinta l'incredulità e abbandonata la speranza, il pei misura la reazione della base dalle piazze. Quanti erano sabato sera a Bologna, per il comizio ch'era inscritto nell'agenda di Berlinguer, poi sostituito da Zangherl? Cinquantamila secondo la polizia, molti di più per Botteghe Oscure: la federazione locale ha preso il polso della (olla. Responso, comunica l'ufficio-stampa di Botteghe Oscure: una partecipazione tesa, vibrante. E' vero, questa situazione in bilico un po' gela, a Roma non s'è visto quell'istintivo raccogliersi di masse che è nella storia del partito. Ma dove hanno parlato i leaders. I capi nei quali la gente identifica il pei, c'è stata un'emozione forte, affermano i comunisti. La Roma assopita in una domenica di sole, e via delle Botteghe Oscure quasi vuota, insomma ingannerebbero. Se nelle sezioni c'è poca gente, sarebbe solo perché i militanti sono impegnati in Iniziative elettorali; e le copie de «l'Unità» prenotate per lo strillonaggio ieri sono state 22.000, dicono in federazione, contro le 10.000 della domenica precedente. Dunque è falsa, dice ancora Botteghe Oscure, l'immagine di un partito che risponde flebilmente, un po' sfibrato, e stanco, rispetto ad altre epoche. Il capo che esce di scena, per quanto Berlinguer non avesse con la sua gente quel rapporto Istintivo e profondo che appartiene al trascinatore di masse, è ancora per molti comunisti un dramma personale e lacerante come la morte di un padre. Nel fiori legio di messaggi consegnato ai giornalisti dall'ufficio' stampa di Botteghe Oscure, ecco le lettere di Anna, 29 .anni: «Caro Enrico ti supplì co vivi, non puoi abbondo narci, tu sei un uomo troppo pulito, troppo saggio e troppo buono per lasciarci cosi, io non avrei mai immaginato di svegliarmi e provare tanto dolore, in te ho visto mio padre, Ho visto e capilo ciò che stavamo rischiando di perde re*. Scrive anche il clero cattolico, informa il pei, attento al dato «politico». Un tele gramma del cardinale Pap palardo, la nuova curia sic! liana: «.assicuro mio ricordo elevando per lui fervide preghiere-. Un messaggio del parroco del rione Campitelli dov'è Botteghe Oscure: «Partecipo con l'animo commosso all'ansia e all'attesa di tutti Un biglietto portato t mano da una suora: «Parte cipo a questa grande prova che ci coinvolge tutti*. E scrivono, ancora, leali «nemici». Saragat: «Vivo la tragedia come fosse mia. En rico Berlinguer è un'anima veramente nobile e grande...* appartiene alla «tempra di eroi* che ha vissuto 1 mo menti più belli della Resi stenza. Giorgio Strehler, Berlinguer «uomo civile, prò fondamente onesto, leale av versarlo e anclie leale cornila gno di cammino*. Nei mes saggi dei parlamentari, una costante: la stima per l'uomo. In alcuni, l'evento offre il de- sttt«Stampa Sera» di oggi 11 giugno 1984 è uscita in 518.143 esemplari STAMPA SERA Michele Torre direttore responsabile Carlo Bramante vicedirettore Editrice LA STAMPA SpA ' Presidente Giovanni Agnelli Amministratori: Vittorino Chiusano Luca Corderò di Montezemolo Umberto Cuttica Giorgio Fattori Giovanni Giovannini Carlo Masseroni Francesco Paolo Mattioli Sindaci Alfonso Ferrerò (presid.) Luigi Demartini Giovanni Peradotto Direttore Generala Paolo Paloschi Stabilimento tipografico La Stampa Via Maranco 32. Torino Stampa In fac-aimila: G.E C. SpA. via TtbUrtina 1099. Roma Stampa in fac-«imile: s T s SpA Quinta Strada 35. Catania © 1984 Edlt. LA STAMPA SpA Registratone Tribunale di Torino n 613M926 CERTIFICATO N. Sta OEL 20-12-1983 nisti scrivono ai capi de politici e intellettuali - stro per qualche ricordo autobiografico che sflora l'autolncensamento: siamo alla igllia delle elezioni, dopotutto. Telefonano o arrivano rappresentanti di Stati di mezzo mondo, soprattutto dai Paesi comunisti. E l'Urss, ha annunciato ieri Radio Mosca, è tornata a offrire un'equipe di specialisti sovietici per curare 11 segretario del pei; medici russi al capezzale del segretario erano nelle tradizioni del partito. Il messaggio del comitato centrale del pcus ribadisce l'offerta, avanzata attraverso l'ambasciatore so- ietico già venerdì. A ricevere visite (ieri Zavoli, Valiani, Elena Croce) e messaggi restano a Botteghe Oscure alcuni dirigenti, riuniti al secondo piano nella Un cordon l partito - Nella sede del pei continua il Confermati tutti i comizi preelettorali Alfredo Reichlin stanza di Tortorclla. Anche ieri nessuno è sceso in sala stampa, quasi a rimarcare che il pei quello che ha da dire lo vuol dire nelle piazze. Con toni duri e costanti ri¬ e di solidarietà a chiami alla linea del segretario. A Brindisi Reichlin parla di Berlinguer «grande autorità morale» e aiferma che è solo su queste basi che può vivere il patto che lega 1 leaders alla gente, 1 governanti ai governati. E per contrasto Reichlin dipinge una maggioranza allo sfascio, che si fa la guerra con 1 ricatti, anti-democratica, anti-popolare. Queste asprezze non sono nuove, ma forse adesso le acuisce, più che l'attenzione elettorale e l'inquietudine per un quadro politico cosi incerto, anche la preoccupazione che il pei sbandi sotto il colpo. Una preoccupazione che potrebbe nascere non solo dalle condizioni di Berlinguer ma anche da quelle del partito. i Rldi Guido Rampoldi Berlinguer ha le La curia vescovile ha rfedeli a «ricordare gli i DAL NOSTRO INVIATO PADOVA — C'è anche una città che prega. Nelle chiese delle sessantacinque parrocchie, durante l'omelia della messa di ieri, 1 sacerdoti hanno chiesto espressamente al fedeli di pregare per «gli ammalati che in questo momento soffrono negli ospedali*, «per gli infermi clic lottano per vivere*. Una chiara allusione ad Enrico Berlinguer. Lo conferma don Decimo Bertizzolo, parroco di Santa Sofia. La messa è finita da pochi minuti, la sacrestia profuma d'incenso, dalla navata centrale della chiesa arrivano smorzate le note di un organo. «Quando ho chiesto ai fedeli di pregare per gli ammalati, ho rivolto il mio gato partiti e pop raccomandato a rutti i s infermi» ricoverati neglpensiero al segretario del pei. Non ho fatto esplicitamente il suo nome — aggiunge don Bertizzolo — perché quando si prega per un vivo, di solito, non lo si nomina. Ma il mio pensiero, e credo anche quello di molti fedeli, era rivolto a Berlinguer. Un'anima che soffre*. E' stata la curia vescovile a raccomandare «tota particolare preghiera per gli infermi »?. Probabilmente non ce n'è stalo .bisogno. Dietro le quinte della tragedia che ha visto protagonista il segretario del pel, non ci sono soltanto 1 familiari con gl occhi sbarrati dal dolore, le autorità, i compagni di partito. In punta di piedi, con discrezione, poco disponibile a conce- olazione acerdoti di invitare i i ospedali di Padova e o o dersi alle telecamere e ai giornalisti, il vescovo di Padova, monsignor Franceschi, CO anni, è stalo vicino alla moglie del segretario del pei, Letizia Berlinguer. Lei è credente, sono note le suo, convinzioni religiose. Il vescovo 1" ha consolata, confortata, ha portalo ai familiari un messaggio del Papa: «Giovarmi Paolo II mi ha incaricato di dirle che prega per l'anima di suo marito*. In una città dove il sentimento religioso conserva ra dici profonde, la tragedia di Berlinguer va Incontro ad una comprensione umana e non solo tra 1 fedeli, ma an che fra gli avversari politici si identifica spesso con la com mozione. Inutile chiedere a monsignor Franceschi le Impressioni del suo colloquio con Letizia Berlinguer. I più stretti collaboratori, 11 segretario particolare padre Mar cello e il portavoce don Rug gero, sono irremovibili: «Il vescovo è molto stanco: lo aspettano in provincia per la festa della cresima. Sono giorni fitti di impegni stressanti*. Ma si sa che monsignor Franceschi ha chiesto a Giovanni Berlinguer, fratello del segretario del pel, notizie sul la moglie: «La conoscevo, era mia compagna di scuola: mi piacerebbe tanto rivederla*. E Giuliana Berlinguer è arrivata. Triste, tesa, ammutolita dalla tragedia. m, a. • Il Papa ha cresimato 13» fedeli dai 10 ai 34 anni per la stragrande maggiorati za Italiani, nel corso di una solenne messa In San Pietro nel giorno di Pentecoste che ricorda la discesa dello Spiri to Santo sugli apostoli, nel Cenacolo di Gerusalemme. Lo ha detto Bisaglia - Proelettorale con frecciate frROMA — Relegato nel suo letto d'ospedale dove lotta contro la morte. Enrico Berlinguer non è tuttavia assente dalle piazze dove si svolge la campagna elettorale. Si potrebbe anzi dire che è stato il protagonista non solo dei discorsi dei suoi compagni di partito, ma anche di molti interventi del suoi avversari. I quali hanno riconosciuto al politico e all'uomo Berlinguer indiscussa onestà e alte doti morali. Ed è vero che l'improvviso collasso del segretario comunista pesa su questa campagna elettorale dall'avvio lento e stentato. E' come se di fronte alla morte incombente, 1 politici sentano il bisogno di misurare meglio il tono delle polemiche sino a ieri «indecenze», come ha scritto sulla «Stampa» Norberto Bobbio. Dopo lungo oblio si torna a parlare della necessità di una maggiore pulizia morale anche nel mondo della politica. Diceva ieri il segretario liberale Zanone: «Lo spirito di collaborazione tra i partiti di governo si è negli ultimi tempi degradato sino al limite della dissolvenza. Senza risanamento morale non vi può essere solidarietà politica*. Hanno parlato di Berlinguer nei loro comizi li segretario repubblicano Spadolini, il socialista Mancini, I democristiani Andreotti e Bisaglia, tutti condividendo di fatto la premessa di quest'ultimo: «Berlinguer è sempre stato un avversario, mai un nemico: questa è una differenza morate prima che politica*. «Berlinguer è stato un dirigente di alta dignità politica e personale — ha detto Mancini — un protagonista di eventi eccezionali sul piano internazionale*. Spadolini, condividendo le critiche di | Bobbio, ha criticato anche lui 1 raptalalemgncaspsocmtarqsiptistd«lmuudltcfldsmcpcdsvCamsduv Prosegue la campagna fra i partiti di governo 1 «livelli di imbarbarimento» raggiunti nella polemica tra i partiti di governo, che sono tanto gravi da nilettersi sulla «verifica» che ci sarà dopo le elezioni. «E giacchè parliamo di cattivo gusto — ha aggiunto il segretario del pri — nulla ha toccato le vette del cattivo gusto quanto certe speculazioni di questi giorni sul dopo-Berltnguer, tentate o abbozzate mentre il leader comunista lotta disperatamente contro la morte». Andreotti. che fu presidente del consiglio del governo appoggiato dal pei, ha voluto ricordare di Berlinguer sia questo dato, sia che «la presenza dei comunisti itaì-iara in seno al parlamento europeo, differenziandosi dagli al-, tri comunisti, ha dato una immagine di compattezza in sede europea*. Di fronte a tanti riconoscimenti, concludeva 11 comunista Reichlin: «In queste ore, della personalità di Berlinguer si fanno molti apprezzamenti, ma c'è' una costante: Berlinguer è una grande autorità morale dell'Italia dei nostri tempi». I partiti di governo, tra di loro, si lanciano intanto puntate polemiche miste a richiami alla pacificazione affinchè possa sopravvivere l'alleanza a cinque anche dopo le elezioni. I democristiani, per parte loro, nel timore di un altro tracollo, chiedono voti perchè la de possa conservare il suo ruolo centrale di equilibrio. «La riduzione di voti alla de non è servita alla stabilità del governo* argomentava Emilio Colombo. II socialista Capria invitava a non esagerare con le polemiche elettorali per non «disperdere le ragioni politiclie dell'attuale maggioranza in un gioco destabilizzante privo di sbocchi». Alberto Rapisarda