Ripercorsi sentieri e cause dell'emigrazione piemontese

Ripercorsi sentieri e cause dell'emigrazione piemontese Ripercorsi sentieri e cause dell'emigrazione piemontese Dal 1200 ad oggi si calcola che più di un milione di persone abbia varcato le Alpi verso la Francia - Storie di eretici, politici e povera gente CUNEO — I sentieri alpini che separano fisicamente l'Italia e la Francia sono stati attraversati negli ultimi secoli da masse di eretici die cercavano di sfuggire ai roghi dell'intolleranza, da perseguitati politici e dai montanari senza motivazioni ideologiche che cercavano Oltralpe il tozzo di pane che la terra d'origine non poteva più offrire. Il vistoso fenomeno dell'emigrazione attraverso le Alpi Occidentali dal 1200 a oggi è stato il tema di un convegno internazionale organizzato dal Comune di Cuneo e dalla Regione Piemonte. Ventitré relazioni hanno sviluppato il tema delle migrazioni in tutte le variegate sfaccettature senza peraltro giungere ad una univoca conclusione. E' quindi probabile che all'iniziativa di Cuneo altre ne seguiranno in quanto gli esperti sono concordi nel ugurazione delega sostenere che il fenomeno ha radici storiche così profonde e vaste che qualsiasi diagnosi definitiva sarebbe arbitraria. Si calcola che dal 1200 più di un milione di piemontesi abbia varcato la catena alpina mentre nel senso inverso le mipraeloril sono numericamente quasi trascurabili. Uno dei relatori. Paolo Sibilla, si è Interrogato sulte cause che hanno spopolato i villaggi alpini. Un altro relatore si domandava poi: «Se la causa delle emigrazioni verso la Francia era la crisi economica, perché nel dopoguerra quando il Piemonte andava industrializzandosi 1 montanari hanno continuato a trasferirsi in Francia anziché puntare sulle città e in particolare su Torino?». Nei tre intensi giorni del convegno internazionale svoltosi al Teatro Monviso gli studiosi italiani e francesi gazioni piemontesi d hanno senza barriere ideologiche affrontato e approfondito gli aspetti economici, so ciati e culturali dell'emigrazione e la relazione che ha legato quest'ultimo con la dissidenza politica e religiosa. Ieri mattina il folto uditorio ha ascoltato con vivo interesse le relazioni di Grado Merlo su «Le migrazioni degli eretici attraverso le Alpi Occidentali nel XII secolo-, di Ga briel Audisio sul ripopola mento piemontese della Provenza nel XV e XVI secolo, di Paola Sereno sulla colonizzazione delle Valli Valdesi. Le conclusioni dell'assise internazionale sono state affidate a due studiosi francesi, Emllc Temine e Gerard Claude, mentre per la parte italiana si sono espressi l'assessore re gloriale Giovanni Ferrerò e il vicesindaco di Cuneo Nello Strerl. Gianni De Matteis i tutte le armi

Persone citate: Audisio, Gerard Claude, Gianni De Matteis, Paola Sereno, Paolo Sibilla