Tonni giapponesi minacciano l'economia delle Egadi

Sette giorni di manifestazioni per far conoscere (e salvare) Favignana, Marettimo e Levanzo ; Sette giorni di manifestazioni per far conoscere (e salvare) Favignana, Marettimo e Levanzo ; Tonni giapponesi minacciano l'economia delle Egadi ISOLA DI FAVIGNANA — Una grande festa del mare ha concluso nell'isola di Favignana la «Quarta settimana delle Egadi», manifestazione utilizzata dall'Ente turismo di Trapani per far la grancassa sulle tre bellissime isole a poche •miglia dalla costa trapanese. Una gigantesca grigliata di tonno preparata dai pescatori fi tonnarotV, capeggiati dal «rais», Gioacchino Ernandes, di chiara origine spagnola, vini e a sera i falò hanno illuminato le caratteristiche casette del porto riflettendo lampeggianti bagliori sul mare. Incontri e divertimenti sono scivolati via in fretta e a mezzanotte un aliscafo ha ricon¬ dotto a Trapani parte degli ospiti. Festa finita dunque ed arrivederci al 1985, ma al di là di questa realtà piacevole (applaudltisstmo il concerto della banda musicale locale) gli spunti offerti dall'annuale appuntamento di Favignana sono stati molti e decisamente interessanti. S'è parlato anche di inquinamento e archeologia marina, delle difficoltà organizzative, delle ristrettezze dei bilanci e di tanti altri argomenti. In chiusura, non come dulcis in fundo ma come annuncio, una dichiarazione che ha lasciato l'amaro in bocca. Il dottor Luigi Parodi, della famiglia genovese proprietaria della tonnara di Favignana (una delle ultime tre in attività in Sicilia) a Palazzo Florio, sede del Comune di Favignana, ha comunicato che ormai ci sono poche possibilità di salvezza per il suo impiando La Regione, malgrado una legge approvata quattro anni fa, non assegna tempestivamente i contributi; giungono invece in ritardo ed in misura inadeguata tutte le altre agevolazioni. Inoltre il mercato è strozzato dalle sempre più massicce immissioni di tonni giapponesi. Eppure la «mattanza» è stata uno degli spettacoli di questa edizione della settimana delle Egadi con visite guidate alla «camera della morte» in cui i grossi tonni vengono convogliati ed uccisi tra «cori saraceni» unente propiziatorie tramandate da padre in figlio) ed un'indescrivibile violenza mortale che in qualche modo ha punii di contatto con quella che ispira le corride. S'è anche discusso parecchio dell'industria ittica. Nel 1981 in Italia, secondo stime ufficiali, sono state pescate 417 mila tonnellate di pesci, crostacei e molluschi e ne sono state importate circa 260 mila tonnellate. C'è però chi assicura che in realtà nel mari italiani la pesca è stata ben maggiore Gli esperti e gli operatori che hanno partecipato alla settimana delle Egadi /tanno insistito sulla necessità di ridurre il forte deficit delle importazioni. Le tonnare la loro parte l'hanno certamente in questo panorama difficile e complicato da sempre. I tonni adulti lunghi fino a tre metri (pesanti 4-5 quintali) si sono infilati in gran quantità nel Mediterraneo in primavera per accoppiarsi e deporre le uova. Ma oggi l'inquinamento batteriologico e soprattutto quello acustico provocato dai rumori del motoscafi e degli aliscafi più che dalle navi fanno sempre più spesso cambiare rotta al branchi. I tonni vanno cosi a riprodursi altro¬ ve ed incominciano a preferire le acque fredde dell'A tlantico. Addio allora alle mattarne siciliane e chiusura scontata per gli stabilimenti dove una volta «Inscatolavano carni di tonno ottime? Questa la domanda preoccupata dì molti, per ora, senza risposta. Frattanto avanza la concorrenza africana (in Senegal la pesca dei tonni è abbondante e il prezzo è a 400 lire il chilogrammo mentre nel mercati di Palermo si vendono in questi giorni a 13 mila lire) e a Favignana, Scopello e San Cusumano, cioè nelle tre tonnare siciliane ancora in attività, c'è aria di smobilitazione. Antonio Ruvida

Persone citate: Antonio Ruvida, Cusumano, Florio, Luigi Parodi