Cutolo a confronto in assise con i pentiti Barra e Pandico

Cutolo a confronto in assise con i pentiti Barra e Pandico Cutolo a confronto in assise con i pentiti Barra e Pandico I suoi ex luogotenenre il maxiblitz - Il di NAPOLI — Raffaele Cutolo, ti capo della «Nuova Camorra Organizzata», sarà imputato, domani, in due processi che si svolgeranno a Napoli e Salerno. Nel capoluogo campano, «don Raffaele» dovrebbe comparire davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Napoli (il processo si svolgeri però per motivi di sicurezza nell'aula bunker di via Reggia di Portici). Insieme con altri dodici persone — Domenico Morelli, Carlo DI Donato, Antonio Russo, Vincenzo Di Domenico, Costantino Petito, Pasquale Verde, Geremia Ranucci, Francesco Flagello, Pasquale Di Donato, Gennaro Chiariello, Tammaro Musio e Antonio De Angelis, quest'ultimo latitante — è accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso con l'aggravante della scorreria in armi. I fatti risalgono al 1982 e si riferiscono a una serie di reati compiuti dal «clan» nella zona di Casandrino, piccolo centro dell'entro¬ ti consentirono alle forze battimento domani in un' terra napoletano. Questo processo potrebbe rivestire particolare importanza in quanto per la prima volta Cutolo sarà messo a confronto con Pasquale Barra e Giovanni Pandico, i suoi ex luogotenenti passati poi a collaborare con la giustizia e che, con le loro confessioni, hanno consentito alle forze dell'ordine di portare a termine il «maxiblitz» del 17 giugno dello scorso anno. Non si sa però se Cutolo sarà presente al processo. Spetterà infatti a «o professore» decidere se presenziare al dibattimento che si svolgerà alla Reggia di Portici oppure andare a Salerno. In quest'ultima città Cutolo dovrebbe comparire davanti ai giudici della corte d'assise, in un processo che vede imputato, tra gli altri, uno del suol più. agguerriti rivali, Antonio Bardellino, attualmente latitante. In questo processo Cutolo è accusato, insieme con tre suol «cumparlelll», Francesco Longobardi, Diodato Tiano e Pa¬ dell'ordine di compieaula-bunker di Napoli squale Pisacane, di associazione per delinquere, sequestro di persona e omicidio aggravato; Bardellino, insieme con altri due esponenti della «Nuova Famiglia», i fratelli Pasquale e Mario Fiorino, di associazione per delinquere, di strage, fabbricazione di ordigni esplosivi e furto aggravato. La vicenda risale al periodo tra il 30 maggio ed il 21 giugno di tre anni fa. E cominciò con l'attentato compiuto davanti all'ingresso dell'abitazione del familiari di Cutolo ad Ottaviano, in provincia di Napoli. Secondo gli inquirenti, l'attentato sarebbe stato organizzato da Bardellino e dai fratelli Fiorino: Pasquale Mario e Luciano. Quest'ultimo fu poi ucciso per vendetta, secondo gli investigatori, da Longobardi, Tiano e Pisacane su ordine di Cutolo e dopo aver tenuto sequestrato per alcuni giorni Raffaele Amendola, un presunto affiliato alla «Nuova Famiglia».

Luoghi citati: Casandrino, Napoli, Portici, Salerno