Giornate romane di sole tanti fiori e idee di pace di Milena Milani

Giornate romane di sole tanti fiori e idee di pace Giornate romane di sole tanti fiori e idee di pace La settimana scorsdell'ingresso degli dini del Quirinale ROMA — In certi momenti, quando esco per le strade di Roma, mi sembra di stare in un prato fiorito. A ogni angolo di strada ci sono i banchi, del fiori, 1 venditori mettono i vasi anche per terra, si cammina tra le rose a mucchi, specialmente quelle rosa, di un colore delicato, stupende a vedersi. L'estate inafferrabile, con il suo caldo che va e viene come 11 sole, sembra vicina. Improvvisamente le ragazze inalberano bluse tropicali che vanno di moda, con disegnati altri fiori. Alcune camminano con un mazzolino di giunchiglie, altre si appuntano tra 1 capelli una margherita. La città è una serra. Soltanto chi non la capisce, chi la osserva con occhi spietati, della Repubblica a offriva gli anniversari della Repubblica e alleati a Roma - Al ricevimento nei giar con Pertini, Craxi, Saragat, Sandra Milo chi la immagina violenta e pigra, può ignorare 11 suo trionfo giornaliero, avvolto nelle meraviglie del cielo, drappeggiato nella varietà infinita dei fiori che profumano ogni spazio libero, Immagine di bellezza, simbolo di caducità, ma anche di eternità. ' ' Perché i fiori sono proprio cosi, nonostante la loro fragile apparenza. Roma se ne appropria a ogni stagione, anche d'Inverno 1 fiorai espongono la loro merce variopinta, ma adesso fanno miracoli, le ceste fiorite si moltipllcano, ci si può specchlare in quel morbido mare, illudersi che sia immutabile, che duri per la nostra felicità. Venerdì pomeriggio stavo nei giardini del Quirinale, al ricevimento annuale offerto dalla Presidenza della Repubblica. Il colpo d'occhio era superbo, in altre città d'Italia c'era pioggia e maltempo, Roma invece rlsplendeva ter sa e limpida, senza nuvole, con un leggero vento che smuoveva il verde e i fiori. Oli invitati passeggiavano o stavano seduti ai tavoli, i camerieri giravano con 1 loro vassoi, poco prima il presi dente Pertini era passato tra il corpo diplomatico assiepato ai lati del viale, salutato dagli applausi. Ora sedeva accanto a Craxi e ad altri ministri davanti a un piccolo tavolino, colmo di dolci e tartine che non toccò quasi. Incontrai Chantal Dubois, giornalista parlamentare mia amica, autrice di un volume delizioso, fuori commercio, politici a tavola», che ha in copertina Spadolini con l'attrice Carmen Russo. Disse Chantal, a proposito di Pertini: «Il Presidente ha una particolare predilezione per i rigatoni ai broccoletti e salsiccia, l'ho scritto nel mio libro. Si trova bene con Spadolini e Longo, tutti e tre sono di grande appetito. Amano anche l formaggi, il pecorino, il provolone e la caciotta. Ma adesso, al ricevimento, il menu è diverso, Pertini non gli farà certo onore». Avanzava intanto in una della «Nuova camo nuvola fiorita, l'attrice San-(. dra Milo, il suo abito di volle ' ricordava 1 quadri di Botticella la gente la guardava ammirata, perché Sandra appariva eterea, come perduta in un sogno. «Oh Roma io la adoro» mi diceva con una voce fresca di bambina, «Hai visto com'è bella, con tutti questi fiori? Sarò romantica, sarò di altri tempi, ma nonostante il cliché troppo terreno fabbricato per me, io mi inebrio di spiritualità» e con la sua caratteristica risatina corse incontro all'attore Gigi Proietti, altissimo e forte ©me un dio greco. Si camminava inesausti in quel giardini, mentre suonavano le bande militari. Spadolini attorniato da una piccola corte distribuiva strette di mano e sorrisi, mentre Francesco Cossiga brindava con acqua pura, perché è notoriamente astemio. Vidi Giuseppe Saragat con la figlia, parlammo di amici comuni, di Vanni Montana, del pittore Cesettl. «Anche il grande Saragat che passa alla storia come grande intendilo-. re di vini, e di champagne ; (cosi scrive Chantal Dubois), in questi ultimi tempi si limita a bere acqua di San Pellegrino». Il trentotteslmo anniversario della Repubblica ha avuto giornate impegnate, culminate nella visita storica del Papa a Pertini, e ieri nella parata militare, e sempre il sole ha sfolgorato sulla città, 1 fiori hanno espresso la gioia di tutti, la speranza di credere nella gentilezza e nell' amore. La pace è stato il tema di' ogni cerimonia, di ogni festa e raduno, dalle gradinate di Piazza di Spagna colme di giovinezza e di colori, alla via del Fori Imperlali che videro sfilare proprio oggi le truppe. alleate quando entrarono a Roma. Ogni mano che offriva un ' fiore all'altra mano che lo ri- ! ceveva, significava che gli uo-1 mini sanno l'importanza della parola pace: la difesa per tutti della libertà. ! Milena Milani \ rra organizzata»

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