Sulla P2 troppe le verità I partiti cercano un accordo di Ruggero Conteduca

Sulla P2 troppe le verità I partiti cercane mi accordo Sulla P2 troppe le verità I partiti cercane mi accordo Interpretazioni diverse sul ruolo di Licio Gelli - Soltanto radicali e missini sembrano intenzionati a presentare una contro-relazione ROMA — Riprende domani, a palazzo San Macuto, 11 dibattito sulla relazione preliminare presentata dalla presidente della commissione parlamentare sulla loggia P2, Tina Anselmi. Numerosi gli iscritti a parlare: dai socialisti Formica e Andò al democristiano Mora, al repubblicano Battaglia, al liberale Bastianinl, al comunista Occhetto. Interventi di personaggi illustri, di peso considerevole all'interno dei propri partiti, ma che poco, ormai, potranno portare all'esito del dibattito in corso. Ognuno, certamente, suggerirà approfondimenti di alcuni settori di indagine, ulteriori aggiustamenti alle tesi sostenute e alle ipotesi avanzate nella bozza di relazione da Tina Anselmi. Difficilmente, però, dal loro interventi potrà emergere una nuova aggregazione essendosi ormai delineato abbastanza chiaramente il gruppo dei partiti che finiranno con il confluire nella relazione finale di maggioranza. Solo i missini ed il rappresentante radicale Massimo Teodorl hanno preannunciato la vo lontà di non controfirmare il documento Anselmi e di voler presentare proprie relazioni. I rappresentanti di tutti gli altri partiti, compresi comunisti, indipendenti di sinistra e il pduppino. Cruclanelli hanno dichiarato di considerare la pre-relazione della presidente una «buona base di discussione». Ognuno, certo, ha proposto e proporrà ancora aggiunte ed emendamenti. Ognuno, nessuno ne ha fatto mistero nel giorni scorsi, ha una propria idea su Gelli e sulla .sua loggia segreta. Ciascuno, infine, pur aderendo in linea di massima alla ricostruzione fornita dalla Anselmi, ha diversamente «riempito» le due piramidi rovesciate, nel cui punto d'incontro è situato 11 «venerabile», con persone o gruppi diversi tra loro. Per cui, naturale, sorge la domanda: come si riuscirà a conciliare queste diverse interpretazioni in una unica relazione finale? Se, Infatti, per i comunisti, alle spalle di Gelli c'erano 1 servizi segreti americani, la massoneria internazionale e i gruppi politici più conservatori d'oltreatlantico, e per la de la loggia P2 altro non era che un club di affaristi, un centro di ricatti e protezioni che si serviva del politici, 1 socialisti, oggi, fanno notare come il periodo di maggior splendore della organizzazione gelliana sia stato proprio quello della solidarietà nazionale, dell'abbraccio fra de e pei. Le posizioni, dunque, non sembrano proprio delle più conciliabili: si ha l'impressione che dietro il giudizio su Gelli e sulla loggia segreta si nascondano ancora una volta divisioni, incomprensioni e sospetti. E non è tutto: manca ancora l'opinione di prl e pli che, forse domani, si pronunceranno con Battaglia e Bastlanini. L'altro rappresentante della maggioranza, 11 socialdemocratico Chinami, si è addirittura dichiarato non d'accordo con la pre-relazione su un punto fonda¬ mentale: l'autenticità delle liste sequestrate a Castlglion Fibocchl. Ma come poteva fare diversamente dal momento che fra 1 sospettati c'è proprio il segretario Longo? La veridicità delle liste: al di là di quello che risulterà essere, alla fine, 11 giudizio politico della commissione sulla P2, questo sembra porsi, fin da ora, come uno dei nodi centrali della relazione. Quasi tutti i commissari, tranne poche eccezioni, si son detti convinti che i 963 di Castlglion Fibocchl hanno effettivamente fatto parte, sia pure a livelli di responsabilità diversi, della loggia di Gelli. Dello stesso parere sono anche missini e radicali che presenteranno relazioni di minoranza. Insomma, sembra che su questo punto siano tutti d'accordo. E allora che cosa succederà a metà luglio quando la commissione presenterà al Parlamento il documento finale? Quale sorte toccherà ai politici, agli alti funzionari, ai militari e al dirigenti di enti pubblici compromessi con la P2? Per tempo, proprio poche sere fa, Gelli ha inviato dal suo rifu glo segreto un memoriale alla commissione. Il dossier è stato giudicato di scarso valore e non in grado di cambiare il quadro disegnato da Tina Anselmi. Gelli, però, manda a dire che l'elenco di Castlglion Fibocchl altro non è che un «indirizzario». La scelta di tempo, dopo le furibonde polemiche su Longo, appare sospetta. E poi quanto vale, oggi, la parola di Gelli? Ruggero Conteduca

Luoghi citati: La Loggia, Roma