Egri (novello Marco Polo) porta in Cina la sua danza

Egri (novello Marco Polo) porta in Cina la sua danza E* la prima europea chiamata ad insegnare balletto Egri (novello Marco Polo) porta in Cina la sua danza " TORINO — DI ritorno dalle; ptove dell'Aida all'Arena di Verona (per il terzo anno con Te sue coreografie), Susanna Egri partirà per Pechino il 5 luglio. E' non soltanto la prima artista italiana, ma in assoluto la prima europea ufficialmente Invitata in Cina a insegnare danza e balletto. Da Pechino una delegazione del locale ministero della Cultura l'accompagnerà a Shenyang, grande città del Nord-Est cinese, capitale della regione del Liaoning fra la Mongolia e la Corea. Là ha sede la Compagnia di balletto cui si dedicherà fino al termine di agosto con uno speciale corso di perfezionamento, concludendo con la coreografia di un balletto appositamente creato. i Per questa sua missione qualcuno ha paragonato la Egri a una sorta di Marco Polo della danza: «Il paragone non mi dispiace — confessa sorridendo l'artista —, in fondo ho sempre avuto un certo spirito pionieristico Innovativo, Incominciando dal connubio tra classico e moderno, e dall'avere tra l'altro portato per la prima volta la danza Italiana alla televisione». La Compagnia del balletto del Liaoning è composta da 70 danzatori, 37 uomini («non ne ho mal guidati tanti»; c 33 donne. In repertorio hanno vari balletti della tradizione classica ottocentesca (Lago del cigni, Corsaro) e dispongono di un'orchestra sinfonica tutta per loro, oltre a un atelier di scenografia: «Condizioni assolutamente inesistenti in Italia, dove questa disciplina è cosi poco considerata, almeno nelle efere ufficiali». Dopo la «rivoluzione culturalen i cinesi devono essersi sentiti come tagliati fuori dal mondo: «Il balletto classico non rientrava nella loro tradizione, avevano conosciuto soltanto quello sovietico durante la "rivoluzione". Ritengo che adesso abbiano biso¬ gno di aggiornarsi, avvicinando l'Europa. La danza appartiene alla cultura' sociale è religiosa anche nella Cina comunista, sapersi muovere con regole antichissime fa parte della loro vita». E come sarà il balletto che ha creato per la Cina? «Mi hanno lasciato piena libertà: ho scelto le "Stagioni" di Vivaldi, Volevo portare un classico della musica Italiana e mi è sembrato che un veneziano fosse in qualche modo vicino alla Cina, essendo Venezia la città più "cinese" d' Italia. Penso anche che la tematica delle stagioni sia comprensibile in qualsiasi Paese, sebbene in Cina le stagioni siano cinque Invece delle nostre quattro». La Egri farà una versione «cinese» rispetto alle altre Stagioni che ha coreografato in passato: «Del resto, non avevo mal avuto a disposizione un corpo di ballo cosi cospicuo, di cui intendo sfruttare ogni potenzialità». Utilizzerà alcuni particolari locali ad esempio la «danza dei ventagli" che i cinesi eseguono da millenni con tecnica speciale, ma la realizzerà sulle punte. Un'altra danza, con soli uomini, sarà quella del loro bellissimi aquiloni. Ma soprattutto, dice, è sicura die avrà anche tanto da imparare. Bona Alterocca Susanna Ègri

Persone citate: Bona Alterocca Susanna, Corsaro, Egri, Susanna Egri, Vivaldi