La 'ndrangheta vacilla: 40 arresti di Antonio Di Rosa

La 'ndrangheta vacilla: 40 arresti Racket, armi, droga: cinque testimoni hanno infranto l'omertà La 'ndrangheta vacilla: 40 arresti Anche i testamenti di alcune vittime accusano boss e gregari - Emesse 88 comunicazioni giudiziarie VIBO VALENTIA — Non c'è solo la verità di un mafioso pentito dietro 11 grande blitz di mercoledì notte. Ogni accusa di Pino Scriva, bandito disponibile alla collaborazione con la giustizia, è integrata dalle deposizioni di cinque testimoni. Cinque uomini con la fedina penale pulita che, per la prima volta, hanno sconfitto la paura e hanno affidato a un giudice le loro rivelazioni. I loro nomi rimarranno segreti fino al giorno del processo. A queste rivelazioni, agli accertamenti bancari, alle Intercettazioni telefoniche sono legati i risultati dell'operazione: 40 arresti, 12 ricercati, 43 mandati di cattura notificati a persone già detenute, 88 comunicazioni giudiziarie. Non solo: 1 carabinieri di Tropea hanno trovato 1 «testamenti» di alcune vittime della violenza mafiosa in cui c'è scritto: «Se mi eliminano, i ■ responsabili sono...» e giù i nomi. Tutti i provvedimenti sono firmati dal giudice istruttore di Vlbo Valentia, Carnicina Russo. Un magistrato di 40 anni, calabrese, impegnata dal '77 nella lotta alla 'ndrangheta locale. Le accuse sono gravi: vanno dall'associazione per delinquere di stampo mafioso all'omicidio (18 contestati a molti uomini delle cosche reggine e catanzaresi), alla strage (1 due bambini uccisi a Filandarl, un paesino della provincia di Catanzaro), al traffico di armi, allo spaccio di stupefacenti, persino 1' usura. E' un colpo durissimo lnferto all'organizzazione mafiosa che guidava 11 racket del pesce e della carne, e 11 traffico di droga. Spesso nelle cassette colme di pesce erano celati gli stupefacenti. E 1 profitti (decine di miliardi) venivano investiti in attività lecite, almeno formalmente. In questa maxinchiesta c'è di tutto: disoccupati che fanno versamenti di trecento milioni in banca, capi e sottocapi del gotha mafioso, anelli di collegamento ben precisi con la camorra di Cutolo, 1 marsigliesi e la mafia siciliana, persino con «Masino» Buscata, presunto boss del traffico di droga, politici in odore di crimine organizzato. «L'indagine non è finita — rassicurano gli inquirenti — l diversi filoni d'inchiesta possono aprire nuove piste». Il blitz parte da lontano. I carabinieri di. Tropea indagano sull'attività di alcuni boss della zona e inviano un rapporto alla Procura di Vlbo. I giudici fanno arrestare quaranta persone. L'inchiesta passa, nel giro di pochi giorni, nelle mani dell'ufficio istruzione e arriva sul tavolo di Carmellta Russo. Sei mesi di controlli patrimoniali, con l'aiuto del carabinieri e della Finanza, consentiranno agli inquirenti di verificare le accuse di Scriva e dei cinque testimoni. Il giudice riesce a disegnare la geografia mafiosa dell'area in cui opera: ogni paese ha una «famiglia» che controlla alcuni settori di attività. Al vertice della piramide ci sono i Mancuso di Limbadl. Il più noto esponente del gruppo, Francesco, 54 anni, è latitante da più di un anno. L'anno scorso fu 11 primo eletto della lista civica presentata alle elezioni amministrative. Tra gli accusati compaiono 1 maggiori rappresentanti delle famiglie Bellocco e Pesce di Rosarno (Reggio Calabria), Fiaré di 8. Gregorio Ippona (Catanzaro), Raso di Nlcotera (Catanzaro), Fiammingo di Zungri (Catanzaro). Antonio DI Rosa (Continua a pagina 2 In quinta colonna)

Persone citate: Bellocco, Cutolo, Gregorio Ippona, Mancuso, Masino, Pino Scriva, Scriva

Luoghi citati: Catanzaro, Reggio Calabria, Rosarno, Tropea, Vibo Valentia, Zungri