Una moschea per centomila

Una moschea per centomila Entro tre anni a Roma sarà costruito il tempio per i musulmani Una moschea per centomila DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Entro tre anni, gli oltre centomila musulmani che abitano nella capitale,, avranno finalmente la loro moschea: la prima pietra del tempio sarà posta tra la fine di settembre e la fine di ottobre prossimi. L'annuncio è stato dato ieri dall'.imam, di Roma, Sheikh Abdel Hamld Haddara, nel corso di una conferenza stampa organizzata dal centro culturale per l'Informazione religiosa sul tema «/I dialogo Islam-Cristianesimo alla vigilia della costruzione della moschea a Roma-. Intorno al tempio islamico, sorgerà un vero e proprio centro culturale, che comprenderà anche uffici, una biblioteca e alloggi per sta denti: un complesso che, nel le Intenzioni di quanti l'hanno voluto, dovrà rappreseli, tare un punto d'incontro fra due culture. Ormai definita, nonostante le interminabili polemiche degli scorsi anni, anche l'area sulla quale la moschea sorgerà: quella di' Monte Antenne, una enorme distesa di verde racchiusa tra 1 Parloll, la via Olimpica e la Salaria. Il tempio avrà le stesse dimensioni della prima moschea di Maometto: un cubo di 42 metri di lato, sormontato da una cupola e con un minareto alto 35 metri. Autore del progetto è l'architetto Paolo Portoghesi, che ha lavorato col collega Giglioni e con l'architetto Iracheno Musawl. Nel '79, anno In cui 11 progetto era stato approntato, 1 costi erano stati stimati, in 20 miliardi di lire. Al valori odierni, la stima probabilmente andrà più che raddoppiata. A finanziarle l'opera saranno una quarantina di Paesi islamici, con in testa l'Iraq, che ha già messo a disposizione 7 milioni di dollari. Dell'iniziativa si era cominciato a parlare una decina di anni fa, ma 11 progetto aveva cominciato a prendere corpo solo nel '76, con la richiesta al Comune per una licenza di costruzione. La zona di Mon¬ te Antenne era stata indicata da entrambe le .parti come la più probabile, nonostante alcune Iniziali incertezze. I primi problemi, però, erano sorti proprio per la scelta del luogo: una serie di associazioni naturaliste, con in testa «Italia Nostra», erano insorte contro la decisione del Campidoglio: Monte Antenne, sosteneva, rappresenta uno del maggiori «polmoni» verdi della città. Alle proteste si erano associati, per altri motivi, anche gruppi cattolici tradizionalisti, se-, ccndo i quali la moschea non avrebbe dovuto sorgere troppo vicina a San Pietro (rischiando, per giunta, di superarne 11 «cupolone» grazie al lungo minareto). Nel dicembre del '78 gli amministratori capitolini si erano scontrati anche con il comitato di quartiere, deciso ad avversare in ogni modo il progetto. Ma proprio nel febbraio di quell'anno, appena presentati 1 disegni di Portoghesi, 11 Consiglio comunale aveva abbandonato ogni esi¬ tazione: la moschea si sarebbe fatta. I contrasti, però, non si erano esauriti: alimentato da vaile componenti, anche politiche, a quel punto si costituì un «comitato per la difesa di Monte Antenne», che portò la questione dinanzi al Tribunale amministrativo regionale. Il Tar diede ragione al comitato, ma solo per un vizio di forma nella concessione della licenza. Nuove pratiche, nuova opposizione dinanzi al Consiglio di Stato e, questa volta, una decisione favorevole al Comune di Roma. Alla fine dello scorso gennaio, 1 primi lavori: le ruspe avevano «splanato, un frutteto, un uliveto con un piccolo rustico, nel quale da anni viveva una famiglia. Adesso, dopo l'estate, cominceranno 1 lavori: Roma, l'unica capitale europea che non aveva moschea, sarà comunque la seconda città italiana a disporre di un tempio dedicato al culto islamico. L'altra è Catania.

Persone citate: Paolo Portoghesi, Sheikh Abdel Hamld Haddara

Luoghi citati: Catania, Comune Di Roma, Iraq, Italia, Roma