Paperino, 50 anni e qualche giorno in più di Gianni Rondolino

Paperino, 50 anni e qualche giorno in più Donald Duck nacque nel 1934: in marzo fece una timida comparsa, in luglio diventò importante Paperino, 50 anni e qualche giorno in più L'esatta data di nascita non è comunque molto significativa — Quello che conta è la caratteristica del personaggio, eterno scontento e nevrotico Non per accendere polenti-_ che o sollevare piccole questioni di natura filologica ed accademica, ma mi son chiesto perché il 9 giugno scorso alcuni giornali italiani e Reteguattro hanno voluto comniemorare il personaggio di Paperino nel cinquantenario della nascita. Che esso sia nato negli studi di Walt Disney nel 1934 non v'è dubbio, ma perdié proprio il 9 di giugno? A voler essere precisi, addirittura pignoli, almeno altre tre date andavano ricordateti 13 marzo, giorno dell'inizio della lavorazione di The wise little ben (uscito allora in Italia col titolo di La gallinella saggia), una gustosa silly slmphonle in cui Donald Duck (Paperino) fa la sua prima timida comparsa, schizzato gustosamente dalla matita di Art Babbitt e Dick Huemer e caratterizzato inconfondibilmente dalla voce stridula di Clarence Nash; il 31 maggio, data del copyright di quel film (che portava il numero d' ordine 19 della serie delle Silly slmphonlesj; ornerò il 18 luglio, data del copyright di Orphan's benefit (uscito in Italia ' titolo di Serata di benefit caia), un film della serie di Topolino, in cui la sua presenza è più significativa e dà origine a una serie di in- convenienti di gustosa comicità. Insomma, se proprio vogliamo dare una data di nascita a Paperino, scegliamo allora o il 13 marzo o il 31 maggio 1934. Ma è poi così importante? L'importante è semmai ricordare — come è stato fatto per Topolino o per Braccio di Ferro — l'apparizione sugli schermi (prima che sui giornali a fumetti) d'uri personaggio che per alcuni decenni Ha rappresentato un modello comportamentale, psicologico e caratteriale, etico ed estetico, di notevole rilevanza sociale. Perché Paperino, nel ricco bestiario antropomorfo di Disney, è colui che mette in crisi l'ordine costituito, die denuncia, con la sua sola presenza, l'aspetto nevrotico e nevrotlzzante della tranquilla società disneyana, cioè americana, piccolo-borghese e provinciale. Egli non è soltanto l'antite¬ si di Topolino, il doppio negativo d'un personaggio die è andato assumendo, nel corso degli anni (quelli di Roosevelt e del New DeaU, la funzione della rispettabilità «democratica», il simbolo stesso dell' americano medio. Paperino è anche e soprattutto l'eterno scontento, colui die provoca i conflitti interpersonali, che introduce il dito nella piaga, opportunamente edulcorata o addirittura mascherata, d' una- società apparentemente priva di tensioni. Senza voler caricare il piccolo personaggio del papero irascibile di significati filosofici o politici, non v'è dubbio che è grazie alla sua presenza in numerosi film della serie di Topolino, e poi, a partire dal 1937, della sua propria serte, die il cinema di Disney si fa meno banale. E se pure lo stesso Paperino st imborghesirà, con una propria famiglia (fidanzata-moglie, nipotini, zio ecc.), perdendo progressivamente i suoi caratteri più genuini e significativi, in numerosi film di quei lontani anni i suoi atteggiamenti e la sua voce daranno alle storie e persino agli altri personaggi disneyani — da Topolino a Pippo a Pluto — uno «spessore- che prima non avevano. Festeggiare i suol clnquant' anni significa festeggiare questa nuova dimensione dell'arte di Disney, un poco al di fuori di quel perbenismo e di quella moralità conservatrice che rischiavano di svuotarla d'ogni valore critico. Gianni Rondolino I dubbi di Paperino davanti a I/eda in una delle sue prime appari/ioni - Una scena di «Orphan's benefit»: Donald diventa famoso

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