Gli imprenditori farmaceutici «Prezzi fermi da troppo tempo»

Gli imprenditori farmaceutici «Prezzi fermi da troppo tempo» Il presidente Aleotti polemico verso il governo Gli imprenditori farmaceutici «Prezzi fermi da troppo tempo» ROMA — Le prospettive di affermazione dell'industria farmaceutica italiana sul mercato Italiano restano «consistenti», ma per approfittarne occorre correggere alcuni «errori» di politica del settore. Per gli anni '90 un adeguato plano di sviluppo del settore potrebbe dclineare uno scenarlo molto positivo: le esportazioni, con un allineamento del prezzi al mercato internazionale, potrebbero recare un saldo attivo di oltre 11 mila miliardi ed una maggiore occupazione di 24 mila addetti, pur detraendo 1 conseguenti oneri per la spesa pubblica. Lo ha sostenuto Ieri 11 presidente della Farmlndustrla (l'associazione delle Industrie farmaceutiche Italiane), Alberto Aleotti, che è stato riconfermato alla guida dell'associazione dall'assemblea riunita a Milano. Nei cinque anni dal 1977 al 1982 — ha ricordato Aleotti — la politica farmaceutica ha registrato alcuni fatti positivi, come l'abolizione dello sconto mutualistico, la determinazione di prezzi non eccessiva¬ mente bassi per 1 farmaci innovativi, l'aggiornamento almeno annuale del prontuario terapeutico, l'incentivazione della ricerca: queste scelte hanno posto le condizioni concrete per lo sviluppo del settore, che conta 61 mila dipendenti e un fatturato complessivo di 6858 miliardi, garantendo il quinto posto dell'Italia nella graduatoria mondiale del comparto. A proposito del prezzi Aleotti ha ricordato che l'ultima revisione di prezzi risale al primo aprile 1983.

Persone citate: Alberto Aleotti, Aleotti

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma