Benvenuto: evasi 74 mila miliardi Visentini giura: farò pagare l'Iva di Stefano Lepri

Benvenuto: evasi 74 mila miliardi Visentini giura: farò pagare Piva FISCO / La Uil denuncia gioiellieri, pellicciai e proprietari di bar romani Benvenuto: evasi 74 mila miliardi Visentini giura: farò pagare Piva ROMA — Proprietari di bar che guadagnano meno del loro camerieri, luminari della medicina che chiedono 150.000 lire a visita e poi denunciano di farne non più di una ventina al mese, sono i casi di malcostume fiscale denunciati dal convegno di Ieri della Uil. Il ministro delle Finanze Bruno Visentin!, intervenendo, ha detto che 11 suo progetto per far pagare seriamente l'Iva è pronto ma non può essere presentato adesso a causa dell'Instabilità politica; sarà, invece, un argomento della prossima «verifica» tra 1 partiti di governo. E' sull'Iva, secondo 11 segretario generale della Uil Giorgio Benvenuto, che occorre concentrare tutti gli sforzi contro l'evasione. Ancor più, Visentini ritiene che sia necessario porsi obiettivi limitati e perseguirli con «un impegno continuo». Quando presenterà 1 provvedimenti sull'Iva (determinazione del valore aggiunto mediante percentuali fisse per tutte le centinaia di migliaia di contribuenti che godono della contabilità semplificata, accorpamento delle aliquote), 11 ministro delle Finanze chiederà l'Impegno preventivo del partiti della maggioranza a non sabotarli: -Non tollererò che diventino semplici oggetti di declamazione parlamentare-. Sarà difficile, perché certe categorie sospette di evasione fiscale -sono elettoralmente concupite da tutti i partiti-. I nomi e cognomi fatti da Benvenuto sono una ventina, tutti di professionisti e di esercizi commerciali romani. Per esemplo, il celebre bar Tre scalini» in piazza Navona «denuncia 234 milioni di incassi, cioè meno di 800.000 al giorno. Strano — ha detto Benvenuto — perché per esemplo venerdì scorso, a mezzanotte passata, su un totale di più di 50 tavoli ne abbiamo trovati ben 45 occupati, con una presenza più o meno di 150 persone; senza contare un'altra quarantina di clienti che affollavano il banco all'interno del locale. Se calcoliamo prudentemente una media di 3000 lire per le persone ai tavoli e di 1000 per i clienti al banco abbiamo un incasso di circa mezzo milione che, ipotizzando un ricambio ogni tre quarti d'ora per i tavoli e ogni dieci minuti per il banco, porta ad un incasso totale che non dovrebbe essere molto inferiore ai tre milioni per le sole ore serali». Cosi pure 11 proprietario di uno del bar di piazza del Pantheon, affollatissimi fino a notte fonda, ha dichiarato per l'Irpef nel 1981 un reddito di soli 13 milioni di lire: si chiama Michele Di Rienzo. Ancora meno, 11 milioni, sosteneva di guadagnare 11 proprietario di un grosso bar al l'uscita di Palazzo di Giusti, zia, il Rosati-due di piazzale Clodlo, dove per tutta la mattina sclamano avvocati, giù dici, Imputati, testimoni, A Visentini, Invece, non place -parlare dei casi specifici- perché -non si può andare a pesca con il fucile-. Ovvero, serve a poco individuare qualche decina di sospetti evasori, serve al contrarlo riuscire a fabbricare una rete che permetta di trattenere tutti. E' soprattutto difficile far passare le leggi in Parlamento: «Dicono che ho un cattivo carattere — esclama 11 ministro delle Finanze — ma senza questo cattivo carattere non si sarebbe approvato nulla. Deputati e senatori continuano a presentare centinaia di proposte di legge per concedere privilegi fiscali. Anche la Uil critica le esita¬ zioni del partiti, ma vuole fondare la lotta contro gli evasori su una mobilitazione di massa, su una partecipazione dei cittadini. -Potremmo anche fare — sostiene Benvenuto — dei picchetti contro i crumiri del fisco, assai più pericolosi del crumiri dello sciopero-. Stefano Lepri Bruno Visentin!

Persone citate: Bruno Visentin, Giorgio Benvenuto, Michele Di Rienzo, Visentini

Luoghi citati: Roma