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Ospedali; 40 su 100 scontenti Ospedali; 40 su 100 scontenti Quasi mille risposte ad un questionario sulla sanità ad Orbassimo Un questionarlo sulla sanità, articolato su 16 domande che spaziano dai servizi ospeda-i llerl mutualistici e di prevenzione al rappor-' to cittadlno-medlco-struttura sanitaria. Ad elaborarlo, diffonderlo e analizzarlo il Comitato per la tutela della salute di Orbassano, una associazione, composta da 150 volontari, nota da tempo per il suo Impegno 'dalla parte del cittadino' nell'ambito della complicata realtà sanitaria. Lo sforzo del Comitato è stato premiato: 'Dei mille questionari distribuiti in Orbassano e dintorni e negli ospedali ne sono ritornati 922 — spiega Franco Dotti del Comitato —. Una riprova di quanto la gente abbia a cuore la propria salute». Dall'analisi delle risposte ne esce uno spaccato di indubbio interesse: ad esempio, se da un lato solo 11 26 per cento degli intervistati conosce l'esistenza della legge 8331195 per cento degli stessi sa cosa è un consultorio familiare. Ed ancora: del circa mille cittadini di diverse età che hanno compilato il questionarlo il 58 per cento ha già dovuto ri¬ correre in passato ad un ricovero ospedaliero cosi come 11 76 per cento alle cure di pronto soccorso. Ma di cosa si lamenta di più la gente? 'Il 98 per cento — dice Dotti — vorrebbe che V orarlo delle prenotazioni visita ambulatori fesse strutturato in accordo alle esigenze di chi lavora e non viceversa. Inoltre per Orbassano, stando all'82 per cento del questionari, sono scarsamente funzionali l servizi ambulatoriali di odontoiatria, oculistica e cardiologia. Tutti infine desterebbero avere un libretto sanitario funzionale e comprensibile, dove, sin dalla nascita fosse riportato l'andamento della propria saluta e le cure adottate.. Infine il questionarlo alza anche un velo sulla realtà ospedaliera: se 11 64 per cento degli Interventi «non ha avuto difficoltà ad ottenere un posto letto' ben il 40 per cento non ha trovato 'disponibilità ed affabilità» tra gli operatori sanitari, cosi come il 72 per cento non si sente 'Sufficientemente informato dagli operatori dell'Usi».