Ora Torino ha 10 Usl

Ora Torino ha 10 Usi Alla nuova divisione territoriale il sì dell'assemblea Ora Torino ha 10 Usi Tre sono senza ospedale, ma «indicano una necessità futura» - La de aveva proposto otto zone e si è astenuta dal voto - Aldo Olivieri che ha presieduto il comitato di riordino: «Dobbiamo garantire i servizi di base alla popolazione» - Adesso ratifica alla Regione L'Unità sanitaria di Torino, finora unica col numero 1-23 a Indicazione del 23 quartieri, sarà divisa in dieci. Lo ha sanzionato Ieri la sua Assemblea (che è il Consiglio comunale allargato) con 30 voti favorevoli contro 4 no (pll e prl) e 15 astenuti (de e msl). L' astensione democristiana è relativa solo al numero delle zone: la de ne aveva proposte 8, ciascuna con almeno un ospedale, perché, dice 11 capogruppo Valente, «non è lecito politicamente che un'Usi non gestisca un ospedale. E anche umanamente ogni sona deve poter fare riferimento a un presìdio sanitario'. Il repubblicano Lodi ne aveva proposte sei facendo perno sui Dea Ma il prof. Olivieri, presidente della commissione per il decentramento, ha sostenuto la divisione In dieci. -E' l'ero che in questa suddivisione tre Usi figurano attualmente sema ospedali, la IV, Mira/lori Sud; la V, Santa Rita e Miraflori Nord, VVIII, Lucento, Vallette, Madonna di Campagna, Lanzo e Borgo Vittoria; ma per la prima si ipotizza l'ospedale di via Farinelli, per la seconda quello militare, per la terza uno nuovo. Quando sarà possibile; però il nostro è uno sforzo proiettato nel futuro. Ci saranno quindi dieci comitati di gestione di nove membri ciascuno («con rappresentanza delle minoranze e di un membro dei quartieri'), nuovi dirigenti, ci sarà una 'Conferenza dei comitati di gestione' e una dei «coordinatori»; l'assemblea sarà la vera mano politica della sanità. 'La quale è di competenza del Comune, forse non ce ne siamo ancora resi ben conto» ha commentato 11 capogruppo pel Carpanlnl alludendo allo scarso numero di presenti nell'aula. Infatti c' era un andirivieni continuo di gente; fermi al loro posto soltanto Olivieri e ring. Poli, presidente dell'Usi che sta per essere dlsclolta. Il che non avverrà tanto presto: l'attuale comitato di gestione (che proprio ieri sera è stato portato a 15 integrandolo con 1 rappresentanti della minoranza: Salerno, Borgogno e Martini de; De Marchi pll; Cattel prl) deve preparare entro 11 15 novembre prossimo 'il plano globale di riordino territoriale delle funzioni e attività sanitarie coerente con II nuovo assetto istituzionale'-, comunque la suddivisione deve essere approvata dalla Regione Il dibattito è durato circa tre ore. Il capogruppo msl' Martlnat ha chiesto, coerentemente con la loro proposta nazionale, il commissariamento delle Usi; l'avv. Dondona (pll) ha affermato che 'Si perde la grande occasione di migliorare l'organizzazione amministrativa ospedaliera'-, Magliano (psdi) raccomanda la nomina nei comitati di ge¬ stione di persone competenti; l'assessore Tartaglia (indip. di sinistra) e Carpanlnl insistono anche sulle difficoltà territoriali dell'area metropolitana. Ma Carpanlnl vuol mettere In rilievo soprattutto 'il lavoro svolto unitariamente in commissione, puntando più sul molto che ci unisce che sul poco che ci divide-. Tra quel che divide c'è anche 11 futuro della medicina universitaria. d. garb.

Persone citate: Aldo Olivieri, Borgogno, Cattel, De Marchi, Dondona, Magliano, Olivieri

Luoghi citati: Lanzo, Salerno, Torino