Edilizia che c'è di nuovo

Edilizia/ che c'è di nuovo Uno spiraglio nella desolata realtà del degrado e dell'abbandono Edilizia/ che c'è di nuovo Soprattutto nel settore privato qualcosa si muove - Tra l'83 e quest'anno sono cominciate decine di costruzioni, da via delle Cacce a strada Venaria a via Tirreno - Le concessioni rilasciate dal Comune in questi ultimi mesi - Ma sono solo piccoli segnali di ripresa, mentre i lavori di ristrutturazione vanno a rilento I torinesi, dopo 11 crollo In via Po, sono diventati attentissimi. La conferma di questa sensibilità l'ha avuta 11 Comune nel giorni scorsi. In via Principe Amedeo 52, un' impresa, munita di regolare autorizzazione, stava abbattendo un edificio abbandonato da anni. Ma lo stava facendo con ruspe e pale meccaniche invece di procedere manualmente come prevedono le norme per stabili inseriti nel tessuto urbano. Ebbene, immediatamente qualcuno ha avvisato la questura e 1 vigili del fuoco, 1 quali a loro volta hanno segnalato 11 problema al Comune. Cosi 11 15 giugno c'è stato un sopralluogo, e adesso la ditta di demolizione deve procedere con la dovuta cautela. ..E' un esempio — afferma I' assessore all'edilizia, Domenico Russo — della giusta collaborazione del cittadini. Se in tutti i casi vi fosse maggior attenzione, si eviterebbero crolli e quindi pericoli per l'incolumità della gente-. La demolizione manuale tuttavia, oltre a costare di più, rallenta le eventuali opere di risanamento urbano, facendo rimanere, talvolta per anni, brutture edilizie davan ti agli occhi di tutti. Non sono pochi gli edifici «Imbragati' da strutture tubolari per re staurl che non terminano mal: e l'impressione generale è desolata, richiama alla mente costruzioni assediate In una città abbandonata. Eppure, se si va a fondo del problema si scopre che Torino — pur lentamente — si muove: soprattutto dal punto di vista dell'iniziativa privata. Nel 1983 le pratiche presentate al Protocollo edilizio per 11 rilascio di concessioni o autorizzazioni a manutenzioni ordinarle o straordinarie di palazzi hanno avuto un notevole incremento: 10.581 contro le 9596 dell'anno precedente e le circa seimila del 1977. Viceversa le licenze rilasciate hanno subito una flessione, scendendo da 4346 a 4110. Lentezza della burocrazia? A Palazzo civico rispondono parlando di crisi dell' edilizia, ma ammettono anche che la stasi può essere dovuta alla mancanza di strumenti esecutivi del piano regolatore, quali i plani particolareggiati, quelli esecutivi convenzionati e di recupero. Nel 1984 (1 dati risalgono a pochi giorni fa) le cose sembrano andare meglio. A gennaio sono state rilasciate 78 concessioni, a febbraio 33, a marzo 71, ad aprile 67, a maggio 157 e al 19 giugno 116. .Attenutone — dice l'assessore — potrebbero sembrare poche. Ma si tratta delle sole concessioni, quelle per opere di mag¬ gior rilevanza. Se si aggtungoìio le autorizzazioni per le costruzioni precarie e le manutenzioni, si sale già a qualche miglialo di pratiche-. In città, fra l'83 e quest' anno, vi sono state anche molte nuove costruzioni: palazzi di 8 plani in via delle Cacce, di 5 plani in strada Venaria, di 7-8 plani In zona Verna, di 8 plani in via Tirreno, per citare solo le novità più consistenti, che in ogni modo smentiscono chi afferma che in Torino non vi è più un metro disponibile per 1' edilizia, se si eccettuano le aree che verranno lasciate libere dall'industria. Eppure 11 degrado e la desolazione di gran parte del centro storico e di tanta periferia (escludendo 1 nuovi Insediamenti di Mlraflorl Sud e Nord, anche se carenti di servizi) sono davanti agli occhi di tutti, suscitano sconforto e, spesso, sfiducia nelle istituzioni. «Certo — conclude Russo — bisogna lavorare ancora sodo. Non è comunque vero che c'è abbandono. Basti un dato: l'incremento degli incassi municipali per le opere di urbanizzazione dal J978 all'82 è andato avanti di circa mezzo miliardo l'anno. Fra il 19S3 e V84 ha fatto un balzo triplo: passando da 3,5 a 5 miliardi. E se le tasse sono state pagate vuol dire che qualcosa in plìt è stato costruito». Giuseppe Sanglorglo Nel centro città, in via Maria Vittoria angolo via Plana, netto contrasto ira vecchio e nuovo

Persone citate: Domenico Russo, Giuseppe Sanglorglo, Verna

Luoghi citati: Torino