Lord Carrington vuole una Nato unita, forte ma «aperta» all'Urss di Renato Proni
Lord Carrington vuole una Nato unita/forte ma «aperta» all'Urss Si è insediato il nuovo segretario generale dell'Alleanza Atlantica Lord Carrington vuole una Nato unita/forte ma «aperta» all'Urss L'ex ministro degli Esteri inglese lavora da ieri nell'ufficio che per 13 anni è stato occupato da Joseph Luns - Uomo pragmatico e flessibile, è più per il dialogo che per lo «scontro frontale» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — La Nato, cln ieri, ha un nuovo segretario generale. Joseph Luns, dopo tredici anni di servizio, ha ceduto l'ufficio di leader dell'Alleanza, al primo piano della palazzina prefabbricata a Evere, a Peter Alexander Rupert, sesto barone Carrington. E' l'inizio di una nuova carriera internazionale per l'inglese che Alexander Haig definì pubblicamente «un bastardo doppiogiochista- quando era ministro degli Esteri della signora Thatcher. In una dichiarazione ai giornali, lord Carrington ha cosi delineato il suo programma: «Un segretario generale della Nato ha tre priorità. La prima è quella di mantenere la capacità di deterremo dell' Alleanza. La seconda sta nel fare si che i rapporti tra l'Europa e gli Stati Uniti siano i migliori possibili. Infine, deve compiere ogni sforzo per allentare le tensioni con la Russia, come vuole la nostra opinione pubblica. Può darsi che non fi si riesca, ma è nostro dovere tentare-. La famiglia di lord Carring lon fa politica per conto di Sua Maestà Britannica dal 1720. Carrington divenne barone a soli 19 anni quando studiava nel collegio di Eton. Successivamente frequentò V Accademia militare di Sandhurst e divenne ufficiale del Granatieri. Avrebbe voluto essere eletto ai Comuni, ma il suo titolo nobiliare glielo impedì. Tuttavia, dopo essersi guadagnalo una medaglia al valore come comandante di un'unita corazzata nella seconda guerra mondiale, divenne ministro dell'Agricoltura nel governo conservatore. Era il 1951. Carrington fu successivamente ministro della Difesa e degli Esteri di altri governi tory. Raggiunse il culmine della sua influenza politica quando portò a conclusione il negoziato sulla Rhodesla nel 1979. Dagli altari del Foreign Office cadde nella polvere dell'umiliazione e delle dimissioni con la guerra delle Falkland, da lui non prevista, nell'aprile del 1982. SI rifugiò nella sua Caprera, il castello di Bledlovv. nel Bucklnghamshire, e quasi per hobby fece il presidente della multinazionale -Geo e della Barclays Bank. Di lui, un amico dice: -La sua immagine di dilettante aristocratico e languido è fondamentalmente errata. Dietro la bonomia di lord Carrington c'è una capacità critica spietata-. Ma essenzialmente lord Carrington è l'uomo del negoziato, tanto clie la signora Thatcher lo giudicava un -wct- (un molle). Il nuovo segretario generale dell'Alleanza non ha una visione kissingerlana della politica mondiale, è un uomo pragmatico che affronta un problema alla volta, meglio se in segreto. Di recente, in un discorso che lia sollevato scalpore sulle due sponde dell'Atlantico. ha criticato il presidente americano Reagan e il premier inglese Margaret Thatcher per «fronteggiare i russi muro contro muro in una guerra di nervi in maniera cruda, moralistica e untdtìnensionale. interrotta soltanto da scoppi di diplomazia del megafono^. Carrington, certamente, sarà meno filo-americano del suo predecessore, ma non ci sarà alcuna rottura nella strategia politico-militare della Nato, già fissata nel 1967: deterrenza e distensione. «Il problema — ha commentato Carrington — è quello di spaventare a suffi¬ cienza i russi senza far morire di paura la nostra gente». E' possibile che tra lord Carrington e il comandante delle forze militari alleate in Europa, Bernard Rogers, emergano differenze nell'impostazione strategica. Il generale Rogers vuole una più forte difesa convenzionale e l'Impiego delle tecnologie emergenti per evitare di fare uso immediato, in caso di ostilità, delle armi atomiche. Loru Carrington è un tradizionalista, favorevole alla teoria della «risposta flessibile- senza rinunciare all'eventuale primo impiego delle armi nucleari. Il nuovo segretario dell'Alleanza sarà comunque meno stridulo nella polemica con 1' Unione Sovietica. La Nato ha bisogno di una nuova immagine — dopo le forti polemiche sugli euromissili — e lui stesso ha detto che vuole spiegare al giovani 11 ruolo politico dell'Alleanza nell'allentamento delle tensioni internazionali, Ma la grande ambizione di lord Carrington è senz'altro quella di diventare l'uomo indispensabile per preservare 1 legami politici e militari tra gli Stati Uniti e Europa. Renato Proni
Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Falkland, Russia, Stati Uniti, Unione Sovietica, Urss
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