Belle scoperte di fine stagione

Belle scoperte di fine stagione LE MOSTRE D'ARTE Belle scoperte di fine stagione Estate '84 («Accademia», via Accademia Albertina 3). Queste mostre di fine stagione son sempre a sorpresa: scoprono infatti retroterra anche insospettati, dove ritornano •nomi» da tempo assenti anche se, come nel caso di R. Chicco, si tratta di artisti di solida cultura, originali e ricchi di temperamento, ciò che potrebbe ripetersi per Arturo Carmassl ancor giovane nel '55 poco prima di tornar nella natia Lucchesla dove la crisalide sarebbe finalmente uscita dal ricco suo bozzolo. Si rivedono con simpatia: 11 sensitivo Roccatl di Rivoli e Bardonecchta del '61,11 Nudino del 1937 di Gigi Morbelli col Napoleone d'un Ruggerl dall'essenziale robustezza. I più di quarantanni sono una buona stagionatura per altri dipinti di Pauluccl, di Mus e Spazzapan, da godersi al pari del Menzlo e del Martina, di Enrico Allunando Cremona e Cherchl, con Da Milano e Deabate, Carino, Locchl e Macclotta, Levrero ed Eandl, con Stroppa eO.R.Vercelli. Vito Tonglani («Documenta», via S.Marla): nelM'teooria della vendetta più del riferimento tematico alla leggenda di S.Giorgio e il Drago, come «eterno scontro» tra bene e male, s'avverte il simbolismo dell'Immagine con quel combattimento tra 1 muri pur familiari dello studio, con ti drago che da vicino tende a soffocare la libertà creativa, la figura femminile che con la sua grazia ispiratrice accompagna 1' artista nel suo viaggio carico di inquietudini mentre soltanto 11 bambino conserva nell'Innocenza del suo sguardo volto verso l'osservatore, come l'autore stesso riconosce, l'Intima serenità di un'anima «Incitante». Max Iluber («Agorà», via Pastrengo 9), il cui lavoro progettuale ha lasciato tracce profonde, persino a livello d'inconscio, nella sensibilità e nella cultura del nostro tempo, ritorna a Torino — dove nel dopoguerra ha operato come maestro del graphic design nell'ambito editoriale dell'Einaudi — facendosi finalmente riconoscere, nella pienezza del tempi, per quel pioniere di statura europea che fin dalla fine degli Anni Trenta egli 6i è rivelato proprio, come nota Paolo Fossati, «In ogni aspetto della cultura in cui ci muoviamo*. Ritratto («Artelncornlce», via Vanchlglla 11), che ha offerto a Pino Mantovani occasione e materia di un'acuta pagina di riflessioni sul tema, vede ancora protagonista la Cerlana-Mayneri con altri giovani artisti legati all'ambiente dell'Accademia Albertina: gli scultori S. Ouarnaschelll, F. Marchisio. R. Mondazzl e la pittrice F. Moretti impegnati in una sorta di stimolante confronto. an. dra.

Luoghi citati: Rivoli, Torino, Vercelli