«Veleno» sul serpente di tubi che abbraccia il Lago di Garda

«Veleno» sul serpente di tubi che abbraccia il Lago di Garda Il gigantesco collettore (116 miliardi) sarà pronto entro gli Anni 80 «Veleno» sul serpente di tubi che abbraccia il Lago di Garda DAL NOSTRO INVIATO VERONA — Sospetti e accuse stanno inquinando più del liquame i lavori per il gigantesco collettore che depurerà le acque fognarle del Garda. L'opera si é avviata nel '71 e se tutto andrà bene, terminerà entro gli anni ottanta. Il collettore é un serpente di tubi lungo un centinaio di chilometri, che corre sulle due sponde del lago: in quella lombarda parte da Gargnano (Tignale, Tremosinc e Limone, paesi più a monte avranno una soluzione propria) e in quella veneta da Malcesine. Entrambe le condotte terminano a Peschiera, nel depuratore sorto in località Paradiso, dove scarica le acque pulite nel Mincio. Costo totale preventivato, 116 miliardi che sicuramente non basteranno. In quest'opera di bonifica c'é anche la sponda Trentina, ma la Regione si arrangia da sola in quanto é a statuto speciale. Sotto inchiesta é il tratto veneto, 52 chilometri di lavori di cui circa otto ancora da completare. Lo saranno non appena arriverà l'ultima «tranche» di finanziamenti, sugli 11 miliardi. E ne sono già stati spesi sino ad oggi 40. Il depuratore già opera dall' 80 per i comuni di Peschiera, Castelnuovo e Lazlsc. nel basso lago e bisogna dire che i risultati si fanno già sentire. Da Lazisc a Malcesine quindi verso il Trentino, questi tubi devono ancora essere collegati fra loro in sette punti, comunque i Comuni attualmente si servono di un depuratore proprio. Sospetti e accuse abbiamo detto, ma per il momento ci limitiamo solo a riportare voci perché ci sono due commissioni di esperti nominate dalla Regione che stanno lavorando con la magistratura, per scoprire se effettivamente ci sono state frodi e inghippi nella costruzione del collettore. Tra i denuncianti c'é il clandestino «Comitato di difesa del Garda» (non ha sede e aderiscono anonimi, appartenenti, dicono, a tutti i ceti sociali, economici e culturali) -risolutamente motivati dal comune sentimento di stupore e di rivolta di fronte ai guasti di tutti i generi ai quali Hanno assistito ad occhi aperti, impotentemente, nel corso dei lavori di posa delle tubazioni del depuratore del Garda... Hanno distribuito dodici pagine legate con lo spago in cui sottolineano che -tutte le opere compiute debbono essere ripensate e ri/alte completamente, in base a criteri completamenti diversi». Cosa da nulla! C'é scritto che i tubi sono stati posati senza i dovuti ancoraggi, non garantiscono una tenuta stagna, sono state sbagliate le pendenze e altre severe critiche. Inoltre commentano che -tutto ciò in parte é stalo insto, in parte immaginato, in guanto notoriamente abitua le». Danno dei giudizi tecnici non si sa fino a che punto qualificati. Avrebbero voluto la posa dei tubi sul lungolago, come lo aveva deciso il direttore dei lavori, ing. Mirko Faccioli che a sua volta é stato contestato dal naturalisti perché i manufatti guastano l'armonia del paesaggio. Insomma le dodici pagine sono tutte una critica, nulla si salva. Infine il «Comitato» si appella a Flaminio Piccoli, presidente della de, sul quale pone tutte le speranze» In quanto ..t'ero deus ex machina della difficile situazione». Dice il direttore dei lavori, ing. Faccioli. che ha lo studio a Verona: -Fino a che punto bisogna dare peso all'anonimo volantino? Da dove saltano fuori queste persone? Con quale diritto criticano e sputano sentenze? Posso solo aggiungere che tutti i lavori di scavo e di posa eseguiti dalle varie imprese erano nel progetto e. sono state approvate dui Comuni interessati. E'impensabilc clic siano state eseguite opere senza rispettare i tracciati precedentemente de- cisl. / favori di scasso hanno indubbiamente sconvolto V ambiente, ma tutto sarà ripristinato e dove è possibile, come prima. Abbiamo abbattuto degli alberi? Ebbene saranno ripiantati. In fin dei conti il collettore non é stato costruito per devastare il panorama, ma per rendere il lago ancora più pulito. Ed é proprio questo che i turisti vogliono». E aggiunge che ci sono stati del ritardi e delle polemiche perché non tutte le imprese hanno tenuto fede al contratto. -Con alcune abbiamo interrotto ì rapporti, altre hanno dovuto rifare il lavoro a regola d'arte». L'ing. Faccioli spiega di essere stato coinvolto nella polemica perché ha dato le dimissioni come dipendente del Consorzio di Bonifica Alto Veronese e si é messo in proprio. -La mia scelta 6 stata dettata da precisi motivi non certo legati alle parcelle che qualcuno ha anclic gonfiato. Comunque questa é una faccenda privala che discuterò a parte». E conclude -speriamo clic prima o poi questo fantomatico comitato abbia un volto e finalmente si potrà discutere faccia faccia, com'è nelle abitudini degli uomini civili». Su questa pioggia di denunce indaga da tempo la magistratura, che ha già sen tito alcuni sindaci, la squadra mobile e gli esperti incaricati dalla Regione. O tutto finirà in una bolla di sapone, oppu re salterà fuori un ennesimo scandalo, cosa non insolita nel nostro Paese. Aldo Popaiz

Persone citate: Aldo Popaiz, Castelnuovo, Faccioli, Flaminio Piccoli, Mirko Faccioli, Paradiso, Peschiera

Luoghi citati: Gargnano, Limone, Malcesine, Tignale, Tremosinc, Trentino, Verona