Morire d'amore in Giappone di Ugo Buzzolan

Morire d'amore in Giappone Morire d'amore in Giappone Su Raitre «I /autunno della famiglia Kohayagawa» per il ciclo dedicato a Ozu Nel quadro dell'estate televisiva in cui tante rubriche e trasmissioni di vario genere vanno in vacanza, 11 cinema' ancora una volta è chiamato In soccorso da tutte le emittenti come un provvidenziale salvatore. L'operazione è già cominciata. VI partecipa anche la Rai: oltre al film o al film serali, Raluno e Raidue trasmettono una pellicola ogni pomeriggio (oggi su Raluno vi è Totò e su Raidue c'è Elvls Presley): una presenza che andrà avanti sino a settembre. Ne sembra esclusa, non si sa perché, Raitre dove — esaurito l'attuale impegno del quaranta vecchi teleglalli Italiani — troverebbe la sua collocazione Ideale un ciclo storico, magari con ricuperi da quel patrimonio del muto che è ricchissimo ma che la Rai, per antica avversione, frequenta assai di rado e malvolentieri. Il cinema ovviamente riempirà le private ma, essendosi ridotti al minimo i rifornimenti di novità, si registrerà un forte riciclaggio con ritorni continui di film visti e stravisti. Fra l'altro ci si può chiedere se da parte del networks si insisterà nel corso dell'estate in un'abitudine sconcertante, quella di mandare In onda pellicole eli notevole richiamo ad ore assurdamente tarde, con Inizio a mezzanotte, non tenendo conto che un film Imbottito di pubblicità finisce poi alle due e oltre, e che chi lavora è costretto a perderlo, o peggio a lasciarlo dopo l'avvio. Da statistiche recenti viene confermato che la media delle pellicole trasmesse dalle televisioni in Italia è su una cifra di 1200-1300 al giorno. L' estate farà salire la media, si calcola sino ad una quota di 1500-1600. DI qui la necessità di scegliere Ih un diluviò di offerte molte delle quali sgangherate e indecorose. Fa piacere dunque quando capita di segnalare e raccomandare — come stasera — un'opera di alto livello, non mal arrivata al pubblico italiano: su Raitre L'autunno della famiglia Kohayagawa, per 11 ciclo dedicato al grande regista giapponese Yasujiro Ozu. E' una storia lineare di vita di e di morte caratteristica Ozu: c'è un capo di famiglia vedovo, ormai al tramonto, che ha alcuni contrasti con le tre figlie che vivono in casa che va a consolarsi da un amante; e ci rimetterà la pelle. Ma la vicenda è solo 11 tra liccio colmato via via dall'ec cezionale capacità del regista di rendere, con mezzi sempli ci e con straordinaria forza di penetrazione, stati d'animo, atmosfere, situazioni. Non si dimenticheranno di questo film i silenzi di una torrida estate, il ritmico movimento dei ventagli, i rari esterni essenziali (scorci di vie deserte, curiose immagini di una gara ciclistica in pista, le rive del fiume popolate di grossi corvi); e gli intimi drammi familiari con la ragazza che si rifiuta di fare un matrimonio di Interesse; e la visione di sfondo di un Giappone del boom per cui una potente industria lngolerà Inesorabilmente l'azienda artigianale del vecchio patriarca. Cinema puro, come si è detto: e nella gazzarra e nel frastuono che quotidianamente flagellano la tv, una parentesi di poesia, di raccoglimento e di saggezza. Ugo Buzzolan

Persone citate: Presley, Yasujiro

Luoghi citati: Giappone, Italia