Piano sviluppo fermo tre mesi

Piano sviluppo fermo tre mesi Il balletto delle competenze Piano sviluppo fermo tre mesi La I Commissione regionale deve rifare le consultazioni - E si finirà a settembre Il Plano di sviluppo regionale è destinato a restar fermo almeno alla fine di settembre. Il presidente della giunta, presentando al Consiglio al primi di giugno la «proposto aggiornata del secondo plano di sviluppo- con l'Invito ad approvarlo, aveva Inteso sveltire la pratica. Ma la I Commissione non è stata di questo avviso. La vicenda è piuttosto complessa. Il Plano avrebbe dovuto essere presentato, secondo gli impegni «entro 6 mesi dalla costituzione della giunta-, cioè alla fine del 1980. Invece si è andati avanti fino all' aprile 1982 quando l'allora assessore Slmonelll presentò 1 primi studi seguiti da altri nel settembre. Nell'83 cominciarono le consultazioni; ma intanto era scoppiato lo scan dalo delle tangenti e poi «le condizioni economiche e sociali del Piemone erano nel frattempo cambiate- come dice 11 presidente della I Commissione, Valeri. Cosi la Commissione fece le consultazioni e restituì 11 tutto alla giunta, senza formulare proposte -perché erano emerse molte necessarie variazioni-. DI conseguenza questo II Plano sarebbe in realtà 11 III e non può essere portato In Consiglio senza un'adeguata procedura di consultazioni. L'opposizione (Vetrino prl, Marchtnl pll, Brizlo de) si è espressa in termini molto duri contro la giunta, il presidente della I Commissione si limita a parlare di «delibera tecnicamente inadeguata-. Ieri è stata modificata d'urgenza e si faranno le consultazioni: 11 23, 24 e 25 luglio le forze produttive ed economiche e gli enti strumentali; 11 10 settembre i Comprensori, Comuni, Province, Comunità montane. Poi si riprenderà 11 discorso con la giunta: un vero e proprio balletto che va avanti dal 1980. Intanto ieri il Consiglio ha approvato alcuni provvedimenti tra cui l'adeguamento delle leggi regionali a quelle nazionali sul criteri di assegnazione degli alloggi e sul relativi affitti nelle case popolari. Fin qui seduta calma. Poi la sorpresa: il bilancio dell'Esap (Ente di sviluppo agricolo) è passato con 24 voti della maggioranza contro 123 no dell'opposizione. Il neo europedutato de Chlabrando era da poco uscito, altrimenti le forze sarebbero state in parità. La de non ha perso 1' occasione di denunciare «la debolezza di questa maggiorama-.