Per la Nato il «fianco italiano» può reggere un attacco dall'Est

Perla Natoli «fianco italiano» può reggere un attacco dall'Est Luns illustra i rapporti delle forze convenzionali in Europa Perla Natoli «fianco italiano» può reggere un attacco dall'Est DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Il Patto di Varsavia dispone di dieci divisioni sovietiche e ungheresi, dotate di 2340 carri armati e di 1560 pezzi di artiglieria, che potrebbero «essere Impiegate contro l'Italia nord-settentrionale». Lo rileva il documento «La Nato e il Patto di Varsavia: paragone delle forze», presentato ieri mattina alla stampa dal segretario generale dell'Alleanza, Joseph Luns, che sarà sostituito nell'Incarico da Lord Carrlngton lunedi prossimo. Le divisioni del Patto di Varsavia, dislocate in Ungheria, potrebbero essere rinforzate da altre sette divisioni, comprendenti 2000 carri armati e 1300 pezzi di artiglieria provenienti dal distretto militare di Kiev. Inoltre, 11 Patto di Varsavia ha a sua disposizione l'equivalente di tre di visioni di truppe aviotrasportate e d'assalto. La Nato, nella stessa zona, può contare sull'equivalente di otto divisioni italiane, con 1250 carri armati e 1400 pezzi di artiglieria. Bisogna tener presente che le divisioni al ieate sono numericamente più forti di quelle dell'Est anche se sono dotate di minori mezzi corazzati. Secondo il documento, le forze italiane »sono ben dislocate e programmi di potenziamento sono in via di attuazione. La superiorità nelle forze convenzionali del Patto di Varsavia sul 'fronte italiano» (tanto per intenderci) è comunque meno marcata che lungo il «fronte centrale». Nella regione meridionale del Patto Atlantico, si verifica pure una disparità delle forze aeree a favore di Mosca. Il Patto di Varsavia può contare su 698 cacciabombardieri (contro 1 616 della Nato) su 1560 intercettatori (contro i 295 degli alleati) e su 195 ae rei da ricognizione (rispetto al 90 a disposizione dell'alleanza occidentale). Il raggio di azione di questi aviogetti copre l'intera area mediterranea e, secondo il documento, minaccia la sicurezza delle rotte marittime che sono di vitale importanza per l'alleanza. Soprattutto nel Mediterraneo, osserva 11 documento, è importante 1' interazione tra le forze aeree, quelle di terra e navali. scrbEsuaIBsl Luns ha dichiarato di non sentirsi -né allarmato, né compiaciuto» dall'attuale rapporto di forze tra 1 due blocchi armati contrapposti. Egli ha aggiunto di «non essere pessimista» sul rischi di un conflitto tra Est e Ovest, anche grazie al dislocamento In Germania. Italia e Oran Bretagna, dei primi Pershlng-2 e Crulse. Alla fine del 1983, tuttavia, l'Unione Sovietica aveva di¬ slocato 378 missili 8S-20, per un totale di 1134 testate atomiche, di cui due terzi circa puntati contro gli obiettivi europei. Dal dicembre del 1979, quando la Nato decise di installare 572 euromissili, 1' Urss ha triplicato 11 numero di missili a medio raggio puntati contro l'Europa. L'installazione degli SS-20 prosegue al ritmo di un sistema alla settimana. Renato Proni NATO PATTO VARSAVIA Pronto lmplego Rlnforzate Pronto lmplego Rlnforzat* Effettlvl (1) 2,6 mil. 4,5 mil. 4,0 mil. 6,0 mil. Division! ,2) 88 115 115 192 Carrlarmati 13.470 17.730 20.900 46.230 Anticarro 12.340 19.170 18.400 35.400 Artiglierie 11.000 14.700 19.900 38.800 Mezzi corazzatl 33,000 39.580 53.000 91.800 Elicotterl (3) 560 900 1.135 1.175 Elicotterl (4) 1.960 6.000 1.180 1.375 Aerel 2.990 — 7.430 — Bomb, pesantl 0 — 400 — Bomb, leggerl 1.960 — 2.250 — Intercettorl 795 — 4.195 — Ricognltori 235 — 585 — (1) Esercito, marina, aviazione. (2) L'equivalenza delle divisioni, la cui composizione varia, è stata calcolata con particolari nuovi criteri. (3) Elicotteri da combattimento. (4) Elicotteri da trasporto.

Persone citate: Joseph Luns, Perla Natoli, Renato Proni