L'Italia rilancia le relazioni con il Pakistan

L'Italia rilantia le relazioni €on il Pakistan Il ministro degli Esteri a Roma L'Italia rilantia le relazioni €on il Pakistan ROMA — Sahib Zada Jakub Khan, 11 ministro degli Esteri del Pakistan, ha cominciato ieri, con un incontro con Giulio Andreotti, la sua visita di quattro giorni in Italia. Oggi verrà ricevuto al Quirinale dal presidente Pertinl, avrà quindi un secondo colloquio con Andreotti. Sabato si recherà ad Avezzano, per ringraziare gli abruzzesi che durante la guerra lo alutarono, nascondendolo al nazisti dopo la sua fuga da un campo di prigionia nel quale era stato rinchiuso come giovane ufficiale dell'esercito britannico. A quei tempi lontani risale la conoscenza di Jakub Khan della nostra lingua e 11 suo legame di amicizia per l'Italia. Temi del colloquio di ieri sono stati la tesa situazione politica nell'Asia meridionale e i rapporti politici ed economici tra i due Paesi. Data la posizione strategica del Pakistan musulmano — confinante con l'Iran in guerra, l'Afghanistan occupato dall'Unione Sovietica, la Cina, l'India turbata da disordini, e affacciato sull'Oceano Indiano all'imboccatura del Golfo Persico — l'importanza delle consultazioni è evidente. E, considerato che il Pakistan ha una popolazione di oltre 85 milioni di abitanti e che la sua economia è in una fase di costante sviluppo nonostante la recessione internazionale, l'Italia e la Comunità economica europea hanno interesse a una più stretta cooperazlone economico-commerciale. Il primo colloquio tra Jakub Khan e Andreotti è stato dedicato all'Afghanistan, la Cambogia e la guerra del Golfo. Tutte queste crisi — secondo 11 ministro pakistano — sono connesse tra di loro, per valutarle occorre tener conto di 'interferenze reci¬ proche, dell'inserimento di interessi contrapposti delle due superpotenze con un effetto moltiplicatore sull'area». Per' risolverle occorre l'azione concorde e la pressione di tutte le organizzazioni Inter-' nazionali, come quella dei' Paesi non allineati, la confe-: renza islamica, la Comunità' Guastatisi nel 1979 in seguito alla esecuzione del primo ministro Ali Bhutto, 1 rapporti tra i governi di Roma e di Islamabad attualmente si sono normalizzati, con 11 ritorno al rispetto dei diritti umani nel Pakistan e grazie pila lodevole assistenza che la Repubblica islamica dà a quasi tre milioni di profughi dall'Afghanistan. . Considerato «punto di riferimento» dell'Occidente (e in particolare degli Stati Uniti) nel delicato settore asiatico, il Pakistan ha negli ultimi anni approfittato della crisi afghana. Ha ottenuto importanti aiuti finanziari e ha potuto intensificare la cooperazlone con 1 maggiori Paesi industrializzati, adottando una politica della «porta aperta» agli investimenti stranieri (anche sovietici), che stanno cominciando a portare 1 primi frutti. L'Italia — per esempio — ha quintuplicato' in quattro anni i crediti di aiuto, portandoli da 10 a 50 milioni di dollari, oltre 80 miliardi di lire, e l'interscambio tra 1 due Paesi si è sviluppato di pari passo. Con il nostro Paese e con la Cee 11 Pakistan vuole intensificare la cooperazlone, rinnovando l'accordo commerciale con la Comunità scaduto tre anni fa. La cosiddetta «domanda d'Europa» — si dice negli ambienti diplomatici — è particolarmente sentita nel Pakistan, che avverte alla sua frontiera settentrionale la presenza della minaccia sovietica. t. s. :

Persone citate: Ali Bhutto, Andreotti, Giulio Andreotti, Jakub Khan, Sahib