«Il turismo andrà a picco bisogna fermare il caos»

«f# turismo andrà a picco bisogna fermare il caos » Allarme del presidente della Cit alla presentazione di «Italy Pass» «f# turismo andrà a picco bisogna fermare il caos » ROMA — E' scattato l'allarme per il turismo. Il maltempo prima, e gli scioperi ad oltranza dei servizi pubblici di questi giorni, rischiano di mettere in ginocchio un settore che rappresenta un pilastro del nostro sistema economico. L'estate è finalmente arrivata, caldo e sole non mancano, ma 1 principali osservatori turistici registrano dall'estero cali di prenotazioni e soprattutto disdette per il caos nel trasporti. Non si fanno ancora cifre, ma c'è il timore che 11 1984 possa diventare per l'industria delle vacanze un anno particolarmente nero. Olà il bilancio 1983 si è chiuso in maniera non proprio esaltante, anche se il saldo attivo è stato di ben 11 mila miliardi. E qualcuno già parla di un calo quest'estate del 10-15 per cento delle presenze. Il presidente della Clt, Carlo Mole, è seriamente preoccupato. Presentando la nuova iniziativa della sua compagnia, WItaly Pass-, destinata ai turisti americani, ha detto con amarezza e una punta di polemica che non sono soltanto 11 maltempo e gli scioperi ad allontanare 1 turisti stranieri dall'Italia. La con- gditerranei, in particolare Spagna, Jugoslavia, Grecia ed anche Francia, si va facendo sempre più serrata, mentre da noi si continua sempre a sperare nella sorte. In Italia, ha detto ancora Mole, è tutto fermo. Le infrastrutture stanno Invecchiando e si fa poco o niente per nuove iniziative. Il Sud, che lo scorso anno ha subito una perdita di presenze, sembra abbandonato a se stesso. Eppure, 11 turismo costituisce per l'economia italiana il 5-6 per cento del reddito nazionale e dell'occupazione totale. E l'apporto valutarlo del turismo estero è ormai una componente fondamentale dell'equilibrio della nostra bilancia dei pagamenti che segnerebbe altrimenti passivi ben più consistenti. Dalla Clt, cosi come dagli altri operatori del settore, parte quindi un urgente appello «a muoversi, a ridare slancio al turismo, a fronteggiare adeguatamente la concorrenza». L'Italy Pass vuol essere un contributo in questo s^nso. ma, ha avvertito Mole, se l'iniziativa resterà isolata servirà a ben poco. L'Italy Pass, nata su iniziativa del ministro del Trasporti, Claudio Signorile, e ideata dal direttore generale della Cit, Roberto Rajata, è in pratica un «panchetto» di servizi offerto al turisti nordamericani di visitare l'Italia in piena libertà di movimento. Con soli 450 dollari vengono offerti sette notti nei più grandi alberghi italiani; viaggi illimitati (sempre per una settimana) sul treni, senza nessun supplemento per i rapidi, 1 Tee e la prenotazione del posti; un giorno di no¬ leggio auto a chilometraggio illimitato e sconto del 25 per cento per altri giorni in più; sconti nel ristoranti e nel negozi. "Un vero e proprio tutto compreso — dice 11 presidente della Cit America, Luigi Rumi —, con il cliente vero protagonista della propria vacamo-. Ma se gli scioperi negli aeroporti non cesseranno, sarà tutto inutile, e. p, IL TURISTA SULLA BILANCIA (bilancia elei pagamenti del settore turistico in Italia; miliaidi di liro conentil ^1 entrate | | uscite PREVALE IL TEDESCO liutisti stranieri in Italia pnr paese di provenienza; ciuote % delle presenze , medie 1980-'83l 9,5 Altri cxttacuiopci 7,2 Gran Bretagna 6,0 Svimi.) 7,4 Austria 13,2 Germania ^yO^j \\\ J 8,2 Francia 4,9 Altri paosi europei 8,5 Benelux 1978 '79 Fonte: Banca d'Italia '80 '82 '83 Fonte: Istat, Mondo Economico

Persone citate: Carlo Mole, Claudio Signorile, Luigi Rumi, Pass, Roberto Rajata