Mitterrand in Urss, rischi e speranze di Fabio Galvano
Mitterrand in Urss, rischi e speranze Per il leader socialista è la missione più difficile da quando è all'Eliseo Mitterrand in Urss, rischi e speranze L'ospite al Cremlino -1 temi in agenda; missili, caso Sacharov, Golfo, Polonia - Oggi colloquio con Cernenko DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Fin dalle prime battute, quando Konstantln Cernenko e Francois Mitterrand si Incontreranno stamane, sarà possibile comprendere se davvero il viaggio a Mosca del presidente francese è la missione diplomatica più rischiosa — come si è detto a Parigi — nei suoi tre anni all'Eliseo. Primo capo di Stato occidentale nell'Urss di Cernenko, se si esclude la visita puramente protocollare di re Juan Carlos, mettendo piede a Mosca Mitterrand ha rotto ieri sera un ghiaccio francosovietico che durava da quat. tro anni, dal tanto discusso vertice di Varsavia fra Oiscard e Breznev pochi mesi dopo l'invasione dell'Afghani stan. Ma, cosi facendo, ha lm boccato una strada ricca d'Incognite. E' stata probabilmente la speranza di tenere aperto o addirittura ampliare un canale di dialogo fra Est e Ovest a convincere l'Eliseo dell'opportunità di questo gesto, di fronte alla tempesta politica che 11 presidente francese si è lasciato alle spalle e che è in dissolubilmente legata alla vicenda Sacharov e al chiaro pericolo di uno smacco per Parigi quando essa sarà sollevata; tempesta che potrebbe Intensificarsi dopo un fallimento della missione moscovita e rovesciare su Mitterrand gli epiteti che egli stesso aveva scagliato nel 1980 contro Olscard («/e petit télégraphistede Varsovle»), Né gli auspici del cielo sono, stati propizi a questa visita, in cui il presidente francese sembra avere poco da guadagnare sul plano internaziona¬ le (soprattutto se si conferma l'Ipotesi dell' .ibernazione» sovietica) e molto da perdere su quello interno: una breve schiarita, in una Mosca altrimenti temporalesca, lo ha accolto quando 11 suo Airbus — tocco volutamente europeo, ma senza parlare di grandeur — ha squarciato le nuvole scure e puntualissimo, poco prima delle 21, è atterrato all'aeroporto di Vnukovo. Ad accoglierlo, nella morbida luce delle «norfi bianche» del Nord, era una folta delegazione di dirigenti sovietici, guidata dal ministro degli Esteri Oromyko. Mitterrand era accompagnato dal ministro degli Esteri Claude Cheysson, dal ministro del Commercio Estero Edith Cresson <i temi bilaterali sono all'ordine del giorno) e dal ministro dei Trasporti, il comunista Charles Fiterman. Secondo la consuetudine del nuovo cerimoniale, il lungo corteo di auto nere si è diretto al Cremlino, lungo corsi imbandierati Nel cortile interno del grande palazzo, (dove l'ospite alloggia) l'Incontro con Cernenko: una stretta di mano, gli inni nazionali, le bandiere, il picchetto d'onore, Insomma' l'Imponente coreografia che Mosca sa dare, Dopo un primo incontro fra le due delegazioni al completo, Cernenko e Mitterrand si vedranno a quattr'occhi, col solo Interprete, nel pomeriggio. In serata i discorsi al pranzo offerto da Cernenko: sarà l'occasione, secondo quanto rivelano fonti diplomatiche francesi, per sollevare questioni politiche ed etiche (diritti umani) anche sgradite al Cremlino, nella speranza che la Pravda poi non le censuri e possano quindi arrivare al pubblico sovietico dopo il mancato accordo per un intervento di Mitterrand alla tv di Stato. Domani, dopo un incontro con Oromyko (veramente Insolito, da un punto di vista protocollare, e ciò indica il peso dato dal francesi alle questioni di politica internazionale), Mitterrand vedrà ancora Cernenko, prima di una conferenza stampa e una puntata al teatro BolshoJ. Sabato la visita sovietica del presidente francese si concluderà a Volgograd, l'ex Stalingrado. Il presidente francese, Infatti, non si presenta a Mosca in un clima incoraggiante: ha deluso 1 sovietici con il suo «filoatlantismo», li ha Irritati avallando 1 Pershlng e 1 Cruise americani poi rifiutando di conteggiare la sua -force de frappe» negli equilibri nucleari europei a medio raggio, li ha Indignati facendo naufragare il programma di vertici annuali varato nel '79 da Oiscard e Breznev. Come se tutto ciò non bastasse, viene a Mosca deciso a sollevare 11 «caso Sacharov». Fra tutti i temi che saranno toccati, dagli euromissili alla non proliferazione nucleare, dalla Conferenza di Stoccolma alla crisi nel Golfo, dal capitolo afghano a quello polacco, gli unici punti sul quali si ritiene possibile una convergenza sono 11 Medio Oriente e la proposta di un trattato che impedisca la militarizzazione, dello spazio. Troppo poco, si osserva In ambienti diplomatici, perché la visita apra nuovi orizzonti. Fabio Galvano
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