Verifica di governo dopo il voto sardo di Alberto Rapisarda

Verifica di governo dopo il voto sarde Non si aspetteranno le conclusioni sulla P2 Verifica di governo dopo il voto sarde Craxi si è consultato con i segretari della maggioranza - De Mita ripete: «Con il 10 per cento non si può governare contro gli alleati» ROMA — La scelta è fatta. «Verifica» subito tra i partiti di governo, e non più dopo.Il 15 luglio, quando dovranno essere noti i risultati della commissione sulla loggia P2. Il problema in ballo, ormai, non è più la presenza o meno del ministro Longo nel governo. I risultati delle elezioni, deludenti per il psi, hanno fatto passare in primo piano la necessità di un chiarimento di fondo e forse definitivo tra democristiani e socialisti. La scelta l'ha comunicata ieri sera il vicesegretario socialista Claudio Martelli, conversando con i giornalisti nel corridoio di Montecitorio: -Penso che la verifica nella maggioranza si farà nella prima settimana di luglio, subito dopo le eledoni sarde. Non mi sembra possibile lasciare le cose campate in aria per tanto tempo. Tanto più che la verifica è stata da tempo preannunciata per il dopo-elezioni». Buttata 11 in apparenza come una previsione qualsiasi, la dichiarazione di Martelli potrebbe invece significare che il presidente del Consiglio Craxi non intende conservare la sua poltrona a Palazzo Chigi a tutti 1 costi, e che è pronto a questo punto a lasciare la guida del governo se non saranno chiariti 1 rapporti con il più forte e rinfrancato alleato, la de. Di questo Craxi avrebe parlato col vicepresidente del Consiglio, il democristiano Forlanl. Entrambi avrebbero concordato che è opportuno affrontare subito il problema. Lo faranno la prossima settimana, dopo che sia la de sia il psi avranno riunito i rispettivi organi dirigenti. Craxi ha parlato della necessità di accelerare la .verifica-, anche con il segretario e mi nistro repubblicano, Spadolt ni, e con il segretario liberale Zanone. Ha quindi completato il giro di colloqui telcfo nando al segretario del psdi Longo e infine a De Mita. Il presidente del Consiglio avrebbe fatto la sua scelta dopo aver letto le più recenti dichiarazioni e interviste del segretario democristiano. Grazie olla tenuta elettorale della de e sicuro di non poter essere licenziato dal partito tanto facilmente («si chiudo no riserve e tentativi di giochi all'interno del partito-), De Mita è in effetti partito nuovamente all'attacco. In una intervista a Epoca ha detto chiaro che i socialisti e 1 laici sono solo dei «comprimario di una politica italiana basata su de e pei alternativi. Ha detto che ■■la de deve vedersi riconosciuto il ruolo che le spelta sema prevaricazioni o sottovalutazioni» ed ha chiesto al psi di far dimettere Formica da capogruppo alla Camera, se non ne condivide le posizioni sulla loggia P2. Poi, dalla Sardegna dove sta concludendo la campagna elettorale, il segretario democristiano ha aggiunto: «Non è che chi rappresenta il 10 per cento non può avere la diresione di una coalizione. Ci è sembrato e ci sembra mia forzatura che chi ha il 10 per cento, occupando le ìstituzio ni, pretenda di governare contro gli alleati e contro le opposizioni, ritenendo die 'investitura venga dal cielo, e non dal consenso elettorale». Questa è la voce della de. Ma anche la voce degli altri alleati non è poi tanto tranquilla in queste ore. Zanone 6 molto fermo nel ritenere 'indispensabile» 11 chiarimento politico perché «la lezione del 17 giugno insegna che una coalizione discorde avvantaggia soltanto le opposizioni». Il pll vuole precise garanzie sulla questione morale: «La compattezza della maggioranza non può essere indicata come principio di omertà reciproca», ha detto il vice di Zanone, Patuclll. Anche per Spadolini il problema della moralità pubblica viene pri ma di ogni altro. Di fronte a questa insistenza sulla questione morale, Craxi non avrebbe potuto probabilmente aggirare il «problema Longo», che gli si irotrcbbe porre dopo le con clusioni della commissione di indagine sulla loggia massonica P2. Ieri il segretario del psdi si era augurato una «ve rifica» a settembre: .Faccia vio le vacanze in pace». Per mezza giornata è parso che Longo non fosse solo in que sta speranza. Poi, c'è stata la scelta di accelerare i tempi Nel psdi e nel psi, intanto, si discute del risultato elettorale. Per i socialdemocratici (Nicolazzl) è necessario un «approfondimento globale» con Longo, il quale dovrebbe fare esclusivamente 11 segretario, secondo Ciocia. Anche nel psi si pone il problema di distinguere l'azione del partito da quella del governo, come ha detto Martelli. Alberto Rapisarda

Luoghi citati: Roma, Sardegna