Sparò al cognato: cinque anni

Sparò al cognato: cinque anni Sparò al cognato: cinque anni Il processo a Ivrea; la vittima assolta dall'accusa di reticenza Processato ieri In corte d' assise, ad Ivrea, Giovanni Mannarino, 40 anni, residente a Castellamonte in via Piazza Zucca 10, accusato di avere esploso alcuni colpi di pistola contro il cognato, Gaetano Bruno, 44 anni, abitante nello stesso stabile. I giudici hanno ritenuto 1' uomo colpevole e l'hanno condannato a 5 anni e 6 mesi di carcere: 11 cognato, che era Invece accusato di reticenza, è stato assolto. Il p.m., dottor Palumbo, aveva chiesto una condanna a 8 anni. L'episodio era accaduto 11 23 marzo scorso poco dopo le 22,15. Mentre Gaetano Bruno stava rientrando a casa a bordo del motofurgone «Ape», era stato preso di mira e colpito da quattro proiettili calibro 32 che, for¬ tunatamente, avevano solamente centrato il furgone. Le indagini. Immediatamente avviate dai carabinieri di Castellamonte, avevano portato a sospettare del Mannarino, che da tempo era In rotta con il cognato per presunti maltrattamenti alla moglie Giuseppina. L'uomo era stato denunciato dopo che i militari, avendolo sottoposto alla prova del guanto di paraffina, avevano dimostrato la sua colpevolezza. Ieri mattina davanti ai giudici popolari, difeso dall'avvocato Bianchetti, Mannarino ha rievocato l'episodio spiegando che il suo gesto era stato provocato dall'impossibilità di sopportare oltre i maltrattamenti del Bruno a sua sorella. Un'ulteriore prova di condanna per 11 Manna¬ rino era stata anche il ritrovamento di cinque pallottole calibro 32. Gaetano Bruno, a sua volta, era stato accusato di favoreggiamento in quanto al magistrato che svolgeva le Indagini aveva sempre negato di conoscere 11 suo attentatore.

Persone citate: Gaetano Bruno, Giovanni Mannarino, Mannarino, Palumbo

Luoghi citati: Castellamonte, Ivrea