Danesi per il pari, Belgio per vincere

Danesi per il pari, Belgio per vincere Il Gruppo 1 chiude oggi la prima fase, la squadra di Hidalgo in difesa del primo posto, si cerca la seconda semifinalista Danesi per il pari, Belgio per vincere Piontek teme l'euforia della sua squadra Thys ha fiducia nelle possibilità dei suoi DAL NOSTRO INVIATO STRASBURGO — Danimarca per 11 pareggio, Belgio per vincere stasera allo stadio La Melnau: ormai le squadre giocano 11 campionato d'Europa a carte scoperte, e i due commissari tecnici non possono neppure fare pretattica. Hanno un dubbio ciascuno. Il danese sulla scelta fra Rasmussen e. Laudrldsen, il belga fra il recupero di Clijsters e la conferma di Lambrlchts, ma sono dettagli. Quello che conta è più che mai il risultato e lo spirito con il quale le due squadre affrontano 11 match. Sepp Piontek, il tedesco che guida la Danimarca, dice che il suo problema più grosso è di limare l'euforia dell' ambiente: «Debbono assolutamente scordare i cinque gol alla Jugoslavia, perché il Belgio è per noi un avversario tradizionalmente ostico. Sinora ha presentato due volti, ed io credo di più alla squadra die ha battuto la Jugoslavia die a quella travolta dalla Francia-. Guy Thys, il tecnico belga, insiste per convincere che 11 tracollo contro la Francia è stato assorbito senza grossi traumi al punto da dare una versione tutta sua di quel pe sante 0-5: «Sul 2-0 per me la partita era già finita e pensavo al dopo, tant'è vero che Vandereycken e Sci/o li ho chiamati in panchina per farli riposare. La Francia era scattata con il vento in favore in tutti i sensi, non c'era più. nulla da fare-. Dovrete giocare una gara d'attacco, stasera, e non ci slete troppo abituati... E Thys, serafico: «Non è detto che l'attaccare faccia necessariamente vincere. Con il nostro gioco di copertura e risposte rapide abbiamo vinto negli ultimi anni delle gare importanti. Non stravolgeremo le nostre abitudini anche se sappiamo di dover fare i AUSTIN ROVER due punti a tutti i costi-. Sclfo è d'accordo, con la forza del 18 anni sostiene che l'impresa è possibile. «Si, ieri non sono andato alla conferenza stampa perché ero ancora sotto cìioc per la sconfitta contro la Francia, ma ora tutto è passato, mi sono dato ragione di molte cose. Avrò delle grosse responsabilità contro la Danimatca^e me ne rendo conto. Dovrò cercare i compagni d'attacco con lanci precisi per farli arrivare al gol. Ci proverò, sono veramente fiducioso-. I danesi, eletti a «squadra simpatia» dal pubblico francese, sono carlcatlssimi e davvero ha ragione Piontek a temere questa situazione psicologica. Sentite Berggreen, allegro e vivace: "Sto vivendo giorni molto belli, in fin del conti abbiamo perso una gara su autogol e dominato l'altra. Contiamo di qualificarci, ci basta poco. Siamo forti». Vuole un posto in serie A nel prossimo campionato, e lo fa capire: «Moiri club italiani guardano ancora oltre frontiera, non sanno che le stagioni di ambientamento sono difficili. Prendete Rummenigge. E' un asso, ma contro le nostre difese troverà duro, credetemi». Anche Laudrup guarda già avanti: «Ce la faremo ad arrivare in semifinale. La sicurezza ce la dà prima di tutti Qvist, un portiere eccezionale. Vorrei il Portogallo carne avversario il prossimo turno, perché è squadra tecnica che non picchia. La Spagna mi fa paura, invece, ha giocatori molto rudi». Anche i belgi sanno essere decisi, ma sembra non preoccuparsene. In effetti la Danimarca è favorita, stasera, ma occorrerà molta attenzione, Sono di fronte una squadra troppo sicura e una all'ultima spiaggia, fare pronostici è più che mal un rischio. Bruno Perucca