Dal psi un invito di pace agli alleati di governo di Alberto Rapisarda

 ggìS ggìS Prudenti dichiarazioni dopo la delusione dei risultati - La sinistra del partito sollecita un ripensamento della strategia ROMA — Dapprima, imbarazzate e caute dichiarazioni, poi un fermo silenzio che è durato sino a Ieri pomeriggio. Fin quando Claudio Martelli, vicesegretario socialista, ha stilato 11 comunicato che esprime ufficialmente la posizione della segreteria. E' stato letto dall'altro vicesegretario Spini, per telefono, a Craxl che è rimasto a Milano, ed è statù quindi reso pubblico in serata. Vi si parla di «conferma sostanziale» dei risultati precedenti, si sostiene che «la coalizione di governo ha retto» mentre negli altri paesi i partiti al potere sono stati quasi ovunque penalizzati. Si auspica che il voto di domenica induca 1 partiti alleati a «superare le polenti' che» che li hanno sinora divi si. Per parte sua «il psi esaminerà la stituazione politica con il massimo senso di re sponsabilità». E' questo il messaggio che Bettino Craxl Invia agli alleati con 1 quali voleva fare 1 conti nella «verifica» preannunziata un mese e mezzo fa E, a quanto pare, è un messaggio di pace. Il risultato elettorale è brutalmente chiaro e deludente per 11 psi Alle elezioni del 1983 il «partito del garofano», senza avere la guida del governo, avanzò dcll'1,4 per cento, passando dal 9.8 all'11,4. Questa volta non ha guadagnano nulla, ed ha anzi fatto marcia indietro rispetto all'anno scorso. Un risultato che nessuno si attendeva dentro e fuori dal psi. Soprattutto perchè i socialisti tradizionalmente hanno guadagnato voti alle elezioni amministrative e a quelle europee rispetto alle politiche. Cosi avvenne nel 1979, dove a una settimana di distanza dalle politiche avanzarono alle europee dell'1,2 per cento. A che cosa è da imputare il regresso di fatto di domenica? Di chi la colpa? I dirigenti di via del Corso non azzardano questo tipo di analisi, e si limitano a spiegare perplessi che il voto socialista ha avuto una «Inversione di tendenza rispetto al 1983». Infatti, non solo 11 psi non è avanzato, ma è anche successo che al Sud, proprio dove era convinto di poter fare un forte salto in avanti a spese della de, è regredito. In cambio, ha recuperato a Nord, forse a spese dei partiti dell'area laica, ed ha recuperato nelle città mentre ha perso in provincia. II perché di questi fenome- !nl non è stato ancora esaminato. Ma già nel partito cominciano a levarsi voci di critica alla linea politica. La sinistra del psi, che aveva taciuto sino al congresso di Verona, ora si sentirà autorizzata ad esprimere le proprie perplessità sullo scontro col pei voluto da Craxl. Lo scontro a sinistra Infatti non sembra abbia reso, 11 pai non ha tolto voti alla de, e la presidenza del Consiglio non ha dato il premio elettorale sperato. «E' venuta l'ora di una riflessione nel partito — diceva ieri Felice Borgoglio, personaggio emergente della sinistra lombardiana —; ad otto anni dal congresso di Torino, si apre una nuova fase. Bisognerà discutere e vedremo i tempi». «Si deve prendere lucidamente atto della severa lezione che ci hanno riservato domenica le urne», ha detto il sen. Scamarcio, che è un craxiano. «Tra noi c'è chi ha giocato a perdere e ci Ita fatto perdere. Siamo apparsi poco convinti dell'azione di governo e quindi poco convincenti», ha spiegato accennando ad un tema sul quale probabilmente si aprirà il confronto interno. Alberto Rapisarda

Persone citate: Bettino Craxl, Claudio Martelli, Felice Borgoglio, Scamarcio

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino, Verona