Il ritratto del «criminale Sindona» ricostruito nella requisitoria dal pm

Il ritratto del «criminale Sindona» ricostruito nella requisitoria dal pm Chiesto il rinvio a giudizio del finanziere e di altri 26 imputati Il ritratto del «criminale Sindona» ricostruito nella requisitoria dal pm L'inchiesta sulle vicende dal 1975 al 1981, con i ricatti, le minacce e l'omicidio di Ambrosoli • «Gravissima imprudenza di politici» nel lasciargli credere di essere appoggiato • 1 rapporti con la mafia italo-americana - Ancora indefinito il ruolo di Gelli MILANO — «Per la sua fantasia criminale, per la abilità mistificatoria, per i modi contorti di agire, per la fredda determinazione con cui era solito portare a termine i suoi disegni, Sindona 6 indubbiamente uno del criminali socialmente più pericolosi che la storia giudiziaria ricordi. Le componenti costanti die hanno animato le sue azioni in tutti questi anni sono state quelle della vendetta, della ritorsione e della menzogna-. Questo 11 ritratto finale che 11 giudice Guido Viola fa di Michele Sindona nella requisitoria con la quale ne chiede 11 rinvio a giudizio per una serie di avvenimenti verificatisi tra 11 1975 e il 1981, culminati nel 1979 con l'assassinio di Giorgio Ambrosoli. Si tratta dell'indagine meglio nota negli ambienti giudiziari come 11 «dopo-crack», cioè la ricostruzione di quel che Sindona compi In Italia e all'estero dopo il fallimento del 1974 per rimettere In sesto la Banca Privata e per sottrarsi alla giustizia italiana. Un'indagine che ha dato vita anche a due Inchieste parlamentari, una su Sindona e una sulla P2, quest'ultima aperta. Dalla requisitoria, un volume di oltre 250 pagine denso di dati e testimonianze, la «Sindona story» esce in tutta la sua drammaticità. A partire dal 1975 11 bancarottiere, esule negli 8tatl Uniti, imbastisce una serie di tentativi per una «plano di salvataggio» della sua banca, mai andato in porto. Il pubblico ministero giudica con severità il ruolo di appoggio «forse esercitato o solo promesso- di alcuni politici. Nelle testimonianze raccolte si fanno, tra gli altri, i nomi dell'ex ministro delle Finanze Stammati, dell'allora presi dente del Consiglio Andreottl e del suo sottosegretario alla presidenza Evangelisti,. Scrive il sostituto procuratore Viola: «Anche se gli eminenti, esponenti politici chiamati in causa — a loro dire — non' mossero un dito (ma in atti vi sono le tracce di un intervento su esponenti del Dipartimento di Stato degli Usa), fu tuttavia gravissima imprudenza far credere a Sindona nella possibilità di un "fattivo interessamento". Siamo certi che la sua fantasia criminale si rafforzo interiormente, nella convinzione — i-cro o erra fa — dell'esistenza di appoggi determinanti e onnipotenti-. A coordinare questo vortice di contatti, che non si fermano al politici, ma coinvolgono anche esponenti del mondo economico, finanziarlo, imprenditoriale, giudiziario, è l'avvocato Rodolfo Guzzi, che annota ogni appuntamento e colloquio su una sua grossa agenda di cuoio, elemento fondamentale per la ricostruzione del fatti. Ma 11 progetto di salvataggio non marcia. VI si oppongono in particolare Mario Sarchielli, responsabile dell'Ufficio sorveglianza della Banca d'Italia, e 11 liquidatore della Banca Privata, Olorgto Ambrosoli. Allora Sindona, che nel frattempo ha stretto rapporti con gli ambienti mafiosi italo-americani, dà vita a un piano criminale a base di minacce, attentati incendiari e atti intimidatori culminati con l'assassinio di Ambrosoli. Ad incastrare definitivamente Sindona come mandante dell'omicidio di Ambrosoli è lo stesso killer Billy Arlcò, che In una testimonianza resa qualche mese prima di morire a New York, precipitando durante un tentativo di fuga, dichiarò di aver ricevuto da Sindona complessivamente 115 mila dollari per un attentato incendiario contro la casa dell'allora amministratore delegato di Mediobanca, Enrico Cuccia (al quale venne anche prospettato il rapimento dei figli), e l'assassinio del liquidatore Ambrosoli. Anche Roberto Calvi — ricorda Viola — fu una «vittima» di Sindona, che riuscì a estorcergli mezzo milione di dollari dopo averlo perseguitato con una lunga campagna di stampa. Viola chiede il rinvio a giudizio di 27 persone. Le accuse piti gravi sono per Sindona: omicidio aggravato, minacce a pubblico ufficiale, violenza aggravata, ricettazione, estorsione e truffa aggravate. Il suo legale Rodolfo Guzzi deve rispondere di minacce e violenza privata, ricettazione ed estorsione; il genero di Sindona, Pier Sandro Maglioni, di minacce, violenza privata aggravata, tentata estorsione e favoreggiamento; la moglie Maria Elisa Sindona per violenza privata aggravata e tentata estorsione; Luigi Cavallo (liberato poco tempo fa a Parigi) per violenza privata, estorsione tentata e compiuta. Per 1 reati di violenza prlvata aggravata, tentata estorsione e favoreggiamento è chiesto 11 rinvio a giudizio di Francesca Paola Longo, Walter Navarra,-John-Cambino, Rosàrio e Vincenzo Spatola, Giuseppe Miceli Cri' mi e Francesco Fazzlno (a quest'ultimo è aggiunto l'incendio doloso). Il pm chiede che siano rinviati a giudizio per favoreggiamento: Anthony Caruso; Joseph, Salvatore e Vincent Macaluso; Ignazio Puccio, Francesco Fodera, Giacomo Vitale, Umberto Castelnuovo, Joseph Sano, Michele Barresi, Gaetano Piazza. Antonino Terrana e Antonino Spatola (quest'ultimo anche per falsa testimonianza). Inoltre: Italo Castaldi, per violenza privata; Robert Venetucci, per tentata estorsione e violenza privata aggravata. Nella requisitoria è chiesto anche lo stralcio della posizione di alcuni imputati in ordine a particolari reati. Per l'omicidio di Ambrosoli 11 proseguimento delle indagini riguarda: Rocco Messina; Robert Venetucci: Nino Sindona, figlio di Michele; John Gambino, «capo di una delle più potenti famiglie mafiose-; Joseph Macaluso; Giuseppe Scucclmarrl; Umberto Castelnuovo. • «Dovrà essere stralciata — aggiunge Viola — la posizione di Lido Qelll per quanto attiene ai reati di favoreggiamento reale e personale di Sindona e di estorsione aggravata subita da Calvi. Rimane ancora poco chiaro l'effettivo ruolo esercitato da Gcllt nelle varie vicende di Sindona-. . Gianfranco Modolo

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