Dopo l'agguato a Torregiani fuggì sull'auto della madre

Dopo l'agguato a Terregiani fuggì sull'auto della madre Chi è Fatone, il terrorista catturato in Val Susa Dopo l'agguato a Terregiani fuggì sull'auto della madre MILANO — La prima traccia agli investigatori per risalire agli assassini dell'orefice Torreglani la forni, Involontariamente, proprio lui, Sante Fatone, nato a Milano nell'ottobre 1959 da una famiglia di immigrali. Subito dopo la sparatoria nella quale l'orefice fu ucciso c 11 figlio gravemente ferito, alcuni passanti notarono, a non grande distanza dal luogo del delitto, alcuni giovani che salivano su una vettura. Ne presero il numero di targa: era l'auto della madre di Fatone. La polizia cominciò subito a cercarlo ed è da allora, primavera del 1979, che il giovane era latitante, unico del gruppo «Proletari armati per 11 comunismo» (Pac) condannati già in primo grado e In appello. A Fatone la Corte d'assise d'appello ha Inflitto 25 anni e due mesi di reclusióne, poco meno di quanto hanno avuto gli altri estremisti riconosciuti colpevoli di aver preso parte al delitto: Sebastiano Masala (25 anni e 4 mesi), Gabriele Grimaldi (26 anni e 6 mesi), Giuseppe Memco (26 anni). L'indagine sul delitto Torreglani e sugli autonomi della Barona, l'ambiente dal quale 1 Pac traevano origine fu tormentata. Il primo a accusare 1 cuoi compagni del delitto fu un giovane, Walter Andreatta, che però al processo di primo grado ritrattò lutto dicendo che la confessione gli era stata estorta con le torture e che comunque non aveva mal detto le cose che risultavano sui verbali. Quando però venne arrestato un latitante,, Pietro Mutti, questi confermò tutto quanto Andreatta aveva detto e successive conferme giunsero da altri pentiti dell'area dell'Autonomia, come Marco Barbone e Enrico Pasini Gatti. Si seppe cosi che 1 Pac erano un'organizzazione senza leader in cui le decisio¬ ni venivano prese collettivamente. I militari si procuravano 1 soldi con le rapine e le armi erano giunte da altri gruppi dell'Autonomia. Secondo il racconto di Mutti 11 gruppo, alla fine del 1978, decise di compiere alcune azioni superando la tematica del «carcerarlo» cui Invece si era dedicato sino ad allora. Fu concordato di attaccare quello che venne chiamato 11 «patto sociale del commercianti». E in una riunione vennero Indicati 1 primi obiettivi: il macellaio veneto Lino Sabbadln, che aveva sparato contro un rapinatore qualche tempo prima, e l'orefice Pierluigi Torreglani, che aveva ucciso un rapinatore in un ristorante. Secondo Mutti, Fatone non avrebbe preso parte all'organizzazione del delitto. Quando 11 gruppo fece fuoco contro l'orefice, che .indossava un giubbetto antiproiettile, questi rispose al fuoco e fu cosi che rimase gravemente ferito anche il figlio. in. f. SALERNO — I gestori degli stabilimenti balneari del litorale di Salerno, per protesta con l'amministrazione comunale, accusata di non aver disposto 11 disinquinamento del golfo, hanno chiuso gli stabilimenti. Avevano chiesto che fossero posate In mare condotte disinquinanti. Sanie Fatone

Luoghi citati: Milano, Salerno