Per i medici di famiglia interrotte le trattative di Bruno Ghibaudi
Per i medici di famiglia interrotte le trattative I sindacati autonomi polemizzano con i confederali sulla convenzione Per i medici di famiglia interrotte le trattative ROMA — Sembrava ormai cosa fatta: 11 icmpo materiale di mettere una firma e la convenzione-ponte per i medici di famiglia sarebbe diventata operante fino al giugno del prossimo anno. Invece l'accordo è ancora una volta saltato. L'altra sera, i rappresentanti sindacali dei medici di base (Fltìimg, Snami e Anrac) si sono incontrati con il ministro della Sanità, Degan, e con i rappresentanti della parte pubblica (ministero del Tesoro, Regioni e Comuni): la discussione è andata avanti per ore, ma non si è arrivati alla conclusione. Nel vedere che alla trattativa erano stati invitati anche i appresentanti dei sindacati confederali (Cgll, Cisl e UH) dei lavoratori della sanità, i rappresentanti dei sindacati autonomi dei medici hanno precisato che loro non avrebbero firmato «fri condominio con altri un accordo die riguardava soltanto i medici e non gli altri lavoratori della sanità-. -E' inaccettabile clic la categoria dei medici, che ha chiesto un preciso riconoscimento del proprio ruolo professionale — ha spiegato Mark) Boni, segretario nazionale Ha Flnimg — debba accettare la presenza dei sindacati confederali al tavolo delle trattative, proprio perché non sono interessati a questo accordo. E' una questione di principio-. Degan ha fatto di tutto per far recedere i medici dal loro atteggiamento. Ma senza alcun esito. E alle 3,30 di ieri mattina, dopo sette ore e mezzo di discussioni serrate e anche accese, i rappresentanti sindacati (lei medici hanno abbandonato la riunione. Subito dopo, un comunicato del ministero della Sanità informava che, «sebbene i sindacali confederali abbiatio dichiarato la più ampia disponibilità a prendere in considerazione ulteriori soluzioni, che senza intaccare la sostanza dell'intesa precedente apparivano finalizzate a migliorare le prospettive di lai'oro della categoria, si è registrato il reiteralo e prete- estuoso rifiuto della delegazione medica di sottoscrivere il protocollo d'intesa per il rinnovo della convenzione-ponte-. Il ministro ha voluto sottolineare il suo rammarico, spiegando che a suo giudizio le condizioni economiche e normative per la conclusione delle trattative esistono e che la posizione pregiudiziale del medici appare insplegablle dal momento che molte delle integrazioni e delle varianti proposte dalla loro delegazione nel corso della riunione erano state accolte. Rino Giuliani, segretario nazionale della Cgll-funziohc puH)bTfc'a,1na,,acMftó''.incomprpnslbljc e, pretestuoso- l'aiteggtamènto' dei mèdici. Subito dopo, ncll'augurarsl che si arrivi al più presto alla firma della convenzione, ha invitato 11 ministro della Sanità «a privilegiare i veri diritti degli utenti del Servizio sanitario anziché — pur di raggiungere un accordo — gli interessi di una pletora medica che ha già ricevuto più del dovuto-. I punti sul quali era stata raggiunta una convergenza di massima al momento della rottura sono 1 seguenti. 1) Un aumento al medico di 1500 lire per ogni assistito in carico, da considerare però come un adeguamento alle maggiori spese di gestione e di lndennlà di rischio; questo aumento (un milione e mezzo all'anno per ogni mille assistiti)) compatìberà; por lo SI alo un esborso supplementare di 80 miliardi d^SiA'a^np. 2) Alimento del 5 per cento a carico del medico del contributo di previdenza (dal 15 per cento attuale al 20 per cento). 3) Quando entrerà in vigore 11 nuovo regolamento previdenziale Il medico di base dovrà andare automaticamente in pensione a 70 anni. 4) Nel predisporre le graduatorie per l'Inserimento del nuovi mudici nel servizio sanitario dovrà essere privilegiata la professionalità in luogo dell'anzianità. 5) Impegno del medici a rendere operativo l'art. 24 della legge finanziarla: cioè a prescrivere 1 medicinali che a parità di efficacia terapeutica risultino meno costosi. 6) Regolamentazione dello sciopero, che dovrà essere preannunciato una settimana prima e potrà comportare determinate trattenute retributive. Bruno Ghibaudi
Persone citate: Degan, Rino Giuliani
Luoghi citati: Roma
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