Un voto con l'elettronica di Ezio Mauro

Un voto con l'elettronica Pronto al Viminale il modernissimo apparato per la raccolta dei dati Un voto con l'elettronica Per precauzione, sono predisposte però anche linee telefoniche e operatori per tornare ai vecchi sistemi in caso d'emergenza - Si voterà nella sola giornata di domenica: più facile l'assenteismo? - «Non in misura consistente», rispondono gli esperti - «L'affluenza è determinata dal minore o maggiore interesse per il tipo delle elezioni» ROMA — Tra cibernetica e scaramanzia, 11 Viminale è fpronto, Ieri sera sono saliti all'ultimo piano 1 due agenti di pubblica sicurezza che passeranno le ultime notti a' fianco del due calcolatori BS 2000», nella stanza che ad ogni vigilia elettorale diventa 11 vero «santuario» del ministero dell'Interno. E' qui che a partire dalle 11 di domani sera, un'ora dopo la chiusura del seggi, arriveranno le prime cifre sulle percentuali del votanti e poi, di mezz'ora in mezz'ora, gli aggiornamenti sulle sezioni scrutinate. Arriveranno attraverso 1 terminali del grandt centri di raccolta, Impiantati a Palermo per la Sicilia e la Sardegna, a Milano, a Venezia, a Napoli e a Roma, e anche — per la prima volta — attraverso 1 nuovissimi telex che la Farnesina ha installato nel 46 consolati Incaricati di guidare lo spoglio nei 937 seggi aperti all'estero. «/?! otto ore ce la faremo-.^ giura il nuovo direttore centrale del servizi elettorali, 11 prefetto Pietro La Commare. La fiducia nell'elettronica è grande, ma non illimitata: per scrupolo, è pronta una «batteria» d'emergenza con 20 linee telefonichhe, e 40 operatori divisi in due turni. Se il cervello dovesse andare in tilt, sarà ancora 11 telefono, come vent'anni fa, a dire qual è stato il voto italiano per l'Europa. Lenta ma previdente, sempre uguale a se stessa, la burocrazia elettorale ha pensato a tutto: nascosta nel palazzo, insieme con 1 telefonisti disoccupati, ci sarà anche una squadra di elettricisti, e persino un gruppo scelto di falegnami, esperto in riparazioni d'emergenza: rispetto al 1948, insomma, mancano soltanto i «camminatori», che uscivano dal Viminale con 1 foglietti dei risultati parziali in mano, c a piedi attraversa- ,vani»f^8}a>.«g6àPOjjp5?6nWl1 al Quirinale, al presidente anclie'ai glornl^s^^8- — Eppure la vecchia macchi' na del ministero dell'Interno nel 1979 riuscì a trasmettere per prima, in tutta la Coma nità europea, i dati sulle eie zlonl a Bruxelles. Questa volta ci sarà la notte di mezzo, perchè — è la seconda volta, dopo le precedenti elezioni per il Parlamento europeo — si vota In una sola giornata e lo spoglio ha inizio subito dopo la chiusura dei seggi, alle 22. «Per noi è molto meglio concentrare tutte le operazioni in un solo giorno dice il prefetto La Commare —. Da anni facciamo pressto ne sul governo e sul Parlamento perché si arrivi ad una regolamentazione definitiva delle operazioni di voto in guesto senso, abolendo il supplemento", tutto italiano, del lunedi mattina. Purtrop po il disegno di legge, dopo mesi, è sempre arenato in Parlamento-. Secondo i calcoli, l'espeienza e le previsioni degli uomini che dal Viminale hanno seguito tutte le occasioni elettorali italiane, la decisione di concentrare il voto in un solo giorno non favorisce, di per sè, l'astensionismo. Con i seggi aperti fino alle 22 — dice il capo del servizio elettorale — non ci sono problemi anche per chi passa la domenica fuori città. Lo dimostra proprio il 1979, con uno scarto di partecipazione che va dall'85,3 per cento delle europee all'89,9 delle politiche, e che si può quasi interamente attribuire allo scarso entusiasmo e alla scarsa tensione con cui si è arrivati al voto per il Parlamento europeo-. Anche 1 politologi sembrano d'accordo: «L'assenteismo, ormai, ha ragioni polilldie più che sociologiche — spiega 11 professor Giuliano Urbani, docente di scienza della politica alla Bocconi e direttore del Centro di politica comparata —. L'esperienza intemazionale dimostra che quanto più bassa è la posta in gioco, tanto minore risulta la parte¬ cipazione al voto. Gli elettori non conoscono i dettagli e gli statuti, ma intuiscono die il Parlamento europeo ha poteri più bassi del Parlamento nazionale. E' questo die conta. Il voto in un giorno solo non dovrebbe pesare, in termini di astensioni, più del 2 per cento. Se l'astensionismo crescerà, insomma, non si potrà dare la colpa ai seggi chiusi il lunedi mattina-. Il «volo accorciato», intanto, obbligherà 1 duecento uomini del Viminale a passare la notte in bianco, Insieme con gli scrutatori disseminati in Italia e all'estero, e poi in attesa del dati del calcolatore, del confronti, del calcolo delle preferenze. Alle 23, dagli Interni sperano di poter dare la percentuale definitiva del votanti; da mezzanot te, ogni quindici minuti 11 cai colatore stamperà gli aggiornamenti, sulla base delle segnalazioni che riceverà altra verso i terminali, ogni mezz'ora. Alle 6 del mattino di lunedi, secondo le previsioni più ottimistiche, la lunga notte potrebbe essere finita. Ma nel '79, furono necessarie dodici ore, e non si fini prima delle 10 del mattino. Ezio Mauro

Persone citate: Giuliano Urbani, Pietro La Commare