Reagan scrive a Cernenko E' importante incontrarci per trovare qualche intesa

Reagan scrive a Ceraenko E' importante incontrarci per trovare qualche intesa Lo ha rivelato ieri in una conferenza stampa Reagan scrive a Ceraenko E' importante incontrarci per trovare qualche intesa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Il presidente Reagan è pronto a Incontrare il leader sovietico Cernenko «in qualsiasi momento». Ha già avuto con lui uno scambio epistolare, ma la sua proposta di un vertice si è scontrata con l'obiezione che «l'agenda dei lavori deve essere preparata con cura estrema». Confida tuttavia che l'incontro avrà luogo, anche . se non prima delle elezioni americane di novembre. Questo, nella sostanza, l'annuncio dato dallo stesso capo di Stato Usa Ieri, annuncio che sembra preludere a un disgelo tra le superpotenze. «La porta è aperta — ha detto Reagan — e ogni tanto ci affacciamo per vedere se arriva qualctmo». Alla conferenza stampa alla Casa Bianca, il presidente ha colto tutti di sorpresa. Indiscrezioni sulla sua iniziativa erano trapelate giovedì, dopo un colloquio coi leadcrs repubblicani del Senato Baker e Percy, che gli avevano chiesto di istituzionalizzare 1 . «summit». Ma si pensava ancora che egli insistesse su due condizioni, un'attenta scelta dei temi, e la prospettiva di un accordo, come aveva sempre ' fatto. Reagan, invece, ha suggerito «un'agenda di lavori che individui le aree generali in cui raggiungere una migliore intesa». «Non è necessario — ha detto — che il vertice sia preordinalo e i punti di con' vergenza siano prestabiliti». Nel suo Improvviso approccio-distensivo a Cernenko, il leader repubblicano è anzi andato oltre. Ha detto che nòti cbhalzIbhereBDC il «Stirn mlt» alla ripresa delle trattative di Ginevra sulla riduzione delle armi strategiche e di teatro, né alla conclusione di un patto sugli altri negoziati di disarmo in corso. Non ha escluso di acconsentire a discussioni preliminari sulla proposta sovietica di smilitarizzazione dello spazio: «Non le abbiamo contrapposto un secco no», ha osservato. Ha addirittura sostenuto che la sua strategia militare non è diretta alla superiorità sull'Urss, «perché sarebbe controproducente». L'impressione di disponibilità è stata tale che un giornalista gli ha chiesto se aveva già invitato Cernenko a Washington: «Non siamo ancora a questo punto», ha ribattuto. Più tardi, l'entourage presidenziale ha cercato di ridimensionare queste affermazioni. Il presidente, ha detto, contempla intensi lavori preparatori del vertice. La sua lettera a Cernenko è stata «una dichiarazione di inten¬ ti». SI, Reagan si è tenuto in consultazione con gli alleati. No, non è un rovesciamento di fronte: la posizione americana rimane quella di negoziare ma non nella debolezza. La parola d'ordine è «diplomazia tranquilla». L'attenzione, ha sostenuto l'entourage del presidente, va concentrata su due elementi: che i canali di comunicazione col Cremlino sono sempre rimasti aperti e che 11 Cremlino stesso, con tre cambi della guardia nell'ultimo biennio, ha qualche difficoltà di organizzazione. Lo stesso capo di Stato Usa, che è apparso in continuo controllo della conferenza stampa, ha avanzato riserve sulla distensione. Nel commento iniziale ha insistito affinché il Congresso approvi il suo programma di riarmo. Tra le sue risposte ve ne è staEnnio Caretto (Continua a pagina 2 In prima colonna)

Persone citate: Baker, Caretto, Cernenko, Reagan, Stirn

Luoghi citati: Ginevra, New York, Urss, Washington