Il viatico olimpico per Sabia sono gli auguri di Juantorena

Il viatico olimpico per Sabia sono gli auguri di Juantorena Il ventunenne atleta di Potenza può essere protagonista a Los Angeles Il viatico olimpico per Sabia sono gli auguri di Juantorena DAL NOSTRO INVIATO FIRENZE — La conferma delle notevoli doti di Donato Sabia, ripetutamente messosi in evidenza nelle prime gare della stagione, è giunta dall'ottimo meeting fiorentino di mercoledì sera in forma superiore alle attese: 11 potentino', che compirà 21 anni ni settembre, alla gioia per aver battuto sugli 800 avversari del calibro di Druppers e Juantorena ha aggiunto quella per un tempo (l'43"88) che è l'undicesimo al mondo di tutti i tempi, appena di due centesimi supcriore alla miglior performance di Ivo Van Damme, secondo all' Olimpiade di Montreal su 800 e 1500. Ricordando, anzi, il grande campione belga si può aggiungere che pure lui, alla vigilia della stagione '76 era abbastanza poco conosciuto e che il suo primo risultato rimarchevole di avvicinamento all'Olimpiade lo ottenne nell' Inverno vincendo il titolo europeo indoor sugli 800. Proprio come Sabia. La soddisfazione per il risultato ottenuto, Sabia cercava ieri di non lasciarla trasparire oltre misura: *E' chiaro che un risultato del genere mi apre nuovi orizzonti e.se prima azzardavo qualche timido pensiero all'Olimpiade, adesso il discorso ini pare più concreto. Però occorre restare con i piedi per terra, non illudersi ». I A complimentarsi con Sabia tra mercoledì sera e Ieri' sono stati in tanti: Donato non esita comunque ad indicare le parole di Juantorena come quelle che maggiormente gli hanno fatto placere. «Mi ha detto: "Sarai un protagonista all'Olimpiade", aggiungendo anche un "Buo.na fortuna". E sentire questo da un campione come lui è già un premio». Dotato di un eccellente spunto finale, Sabia ritiene la sua gara ideale quella condotta su ritmi meno veloci di Firenze. E comunque si chiede, ragionevolmente, se mercoledì sera gli sarebbe riuscito di fare ancora meglio nel caso uno del suoi avversari fosse stato in grado di insidiarlo fino in fondo, uAlmeno per ora — aggiunge — la mia gara favorita rimane quella dei 400: forse perchè rappresentano la mia prima esperienza atletica, forse perchè specie quest'anno li soffro meno. E questo anche se so bene di non essere dotato di grossa velocità di base, mentre il giro di pista ne richiede sempre di più'. Calciatore come tanti giovani nel suol inizi sportivi (giocava centrocampista nelle giovanili del Potenza), nel 1970 Donato'fu spinto proprio da quello che era 11 suo allenatore, Roberto Caruso, a provare l'atletica. Subito si trovò-bene.-ftl-punto ohe condue soli mesi di allenamento si laureò campione italiano allievi del 400. Poi la sua ascesa è stata costante, rifinita qualitativamente dal professor Vittori che lo segue nella preparazione ormai da un paio di stagioni. E adesso? «Come condizione non sono ancora al massimo. La preparazione era finalizzata comunque sull'Olimpiade che sarà fra 50 giorni. Proprio per 1 questo attualmente tra una gara e l'altra continuo gli allenamenti. Il mio prossimo impegno potrebbe essere mercoledì prossimo a Pisa sui 1000, purclU si tratti di una gara in cut non ci sia troppo da tirarsi il colGiorgio Barberis Donato Sabia

Luoghi citati: Firenze, Los Angeles, Montreal, Pisa, Potenza