Selezioni di nuoto ma quante sorprese di Giorgio Viglino

Selezioni di nuoto ma quante sorprese Gare della prima giornata del Trofeo Los Angeles Selezioni di nuoto ma quante sorprese ROMA — Lo coppa si chiama .Los Angeles, e va alle società, ma la meta vera è Los Angeles olimpica. I migliori nuotatori azzurri si giocano tutto in queste gare che hanno per la prima volta in Italia un valore assoluto. Chi vince o chi fa il secondo tempo inferiore al limite va ai Giochi, chi resta fuori anche solo per la defaillance di ■ un momento, è «tagliato» sema né prove d': appello, né speranza di un recupero politico. Dal Coni è venuto' infatti un invito pressante, die ha tanto il sapore di un ordine preciso: non si deroga neanche per un centesimo. Siamo cosi subito al dramma perché nei 200 stile libero, prima gara di queste selezioni, per Marco Dell'Uomo qualificato con buona sicurezza, filano fuori Giorgio Quadri e Fabrizio Rampazzo, duecentisti di valore assoluto, per non parlare di John Franceschi che ha la sua gara nei misti, di Paolo Revelli che si è consolato subito con il delfino, e di Marcello Guarducci che punta tutto sui 100. Restano le staffette per il recupero dei maggiori delusi, ma non sono molto. I criteri di selezione non danno nulla di scontato, non basterebbe nemmeno vincere, bisogna ottenere un tempo «di buon rilievo». Difficile quanto sia questo rilievo ma viene quantificato invece al 12' posto della graduatoria internazionale '83 (considerando due soli atleti per nazione, il massimo di partecipazione olimpica) per il secondo classificato. Ad eliminare ad esempio dai 200 s.l. i nostri campioni ha provveduto un sovietico, Filonov che ai Giochi non ci sarà e figura come 12° a scarti avvenuti e ben 22° in una graduatoria onnicomprensiva dei 200 s.l. Prendiamo comunque quanto di positivo arriva, con Marco Dell' Uomo, romano, ventitreenne, crescita graduale nella scala dei valori nazionali, gran carattere e mezzi tecnici eccellenti. Dell' Uomo lia nuotato in l'51"45, 20 centesimi in più del primato nazionale detenuto da Paolo Revelli, più di mezzo secondo su Marco Colombo che non è riuscito a rimanere al di sotto del limite fissato a l'51"85, margini maggiori su Franceschi, Revelli, Guarducci, Quadri che seguono nell'ordine. II dramma dei te j.. non preoccupa soltanto chi viaggia da piazzato o chi vince senza entusiasmare, ma addirittura chi è giunto al successo col record. Silvia Persi battendo la nemica Carla Lasi e portandole via il primato italiano dei 200 s.l. (2'03"41 contro 2'04"28) rimane di 1" al disopra del limite del 12° classificato. Roberta Lanzarote delfinista, vincendo a sorpresa su Monica Olmi, clamorosamente crollata contro ogni previsione, con il record juniores (2'14' '25) e quello assoluto sfiorato di 4 centesimi, resta anche lei fra gli incerti. Manuela Carosi, dorsista, che ha nel suo record dello scorso anno proprio il dodicesimo tempo mondiale ha vinto questa volta senza bril- lare. Bravissima invece Laura Balotti che nel lotto delle buone raniste della scuola italiana, ha prevalso con 2'34"5S a tempo di record (e di qualificazione sicura) su Dalla Valle, Zambruno e Seminatore. Nelle altre gare maschili grande sorpresa da parte del ranista Marco Del Prete, romano diciottenne, che ha battuto i più attesi Avagnano e Fabbri e l'ombra del compagno dì società all'Aniene, Gianni Mlnervini, che si è riservato di giocare le proprie carte soltanto nei 100 quest'oggi. Consueto dissesto nei 100 dorso dove Fabrizio Bortolon ha battuto il rivale Paolo Felotti (S9"35 contro S9"83) mentre il limite sulla carta era ben più severo a 58"20; Bortolon ha dalla sua soltanto la necessità di completare la staffetta mista. Dal dramma iniziate allo psico-dramma finale per Paolo Revelli rimasto sui blocchi con gli altri sette concorrenti partiti via ad uno sparo rimasto troppo a lungo solo nell'aria. Quando i primi nuotatori hanno urtato nelle bandierine del controstarter, finalmente si è sentito il secondo colpo, tra fischi e lazzi del pubblico e proteste degli atleti. La gara è stata poi soltanto una formalità per Revelli che, palesemente un po' teso al via buono, si è progressivamente migliorato in scioltezza ed ha chiuso con un discreto 2' 00"80 ben lontano comunque dal suo primato dil'S9"22. Giorgio Viglino Roma. Marco Dell'Uomo, vincitore dei 200 s.l.

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