Solo a fine mese il segretario pci di Alberto Rapisarda

Soloa Une mese il segretario pel Rinviata la nomina a causa delle elezioni e dei contrasti interni Soloa Une mese il segretario pel Il partito vuole attendere anche l'esito del voto per le regionali in Sardegna - Natta resta il favorito, seguito da Zangheri - L'Unità ha censurato alcune frasi del discorso di Pajetta in Piazza San Giovanni ROMA — Direzione lunedi 18. Comitato centrale alla fine del mese se non agli inizi di luglio. La procedure, per scegliere il successore di Enrico Berlinguer alla guida del pel comincerà ad avviarsi ufficialmente con la Direzione che la colloca come terzo punto all'ordine del giorno dopo l'analisi del voto e quello della linea politica. Ma poi la riflessione sarà molto lunga. Si prevedeva l'elezione del nuovo segretario entro la prossima settimana. Nel pel hanno obbiettato che c'è ancora da affrontare la campagna elettorale per le elezioni regionali in Sardegna ed è stato deciso il rinvio a fine mese. Rinvio provvidenziale, perché 1 dirigenti comunisti non sanno ancora da dove cominciare per disegnare l'Identikit del nuovo segretario. Una sola cosa si può escludere. E cioè, che il successore di Berlinguer sia un rappresentante dell'ala «moderata», visto che tra i 30 membri della direzione, la stragrande maggioranza sono di fede berllnguerlana. E proprio alla direzione toccherà scegliere 11 nome da sottoporre al comitato centrale. Per il resto, i mormorii di Botteghe Oscure continuano a dare come favorito Alessandro Natta, af¬ fiancato eventualmente da Zangheri come vice e forse da un altro. Verrebbe inoltre ricreato l'ufficio politico, di cui Berlinguer aveva fatto a meno nel 1976. Dichiarazioni e prese di po¬ sizione ufficiali non ce ne sono ancora da parte dei membri della direzione, 1 quali pare si siano impegnati a tacere sino alla direzione di lunedi prossimo. Ha parlato solamente Luciano Lama, in una intervista ad Epoca, ma lui non fa parte della direzione. «.Ritengo che nessuno possa pensare che alla segreteria del pei vada un uomo che abbia le caratteristiche di Berlinguer — ha detto il segretario generale della Cgil —. Non è possibile, ancìie perché le caratteristiche di Berlinguer erano molto particolari nel male e nel bene. Il suo successore doxirà affrontare l'opera di legittimazione del pei». Lama ha aggiunto che non è il caso di nominare di nuovo segretari a vita, cosa di cui era convinto lo stesso Berlinguer. Ma, a parte Lama, anche Giancarlo Pajetta, che è membro della direzione, ha di fatto cominciato ad affrontare 11 problema del dopo-Berlinguer. E lo ha fatto proprio con il discorso alla cerimonia funebre in Piazza San Giovanni suscitando non poche reazioni sfavorevoli nello stesso gruppo dirigente. Pajetta aveva fatto leggere il testo del suo discorso alla direzione, ma poi ha inserito varie interpolazioni, di cui due impegnative e imbarazzanti. Tant'è vero che l'Unità le ha escluse dal testo pubblicato ieri, con un evidente im plicito dissenso. Le due Inter polazlone suonavano in ef¬ fetti come critica alla linea di Berlinguer. La prima riguardava l'unità a sinistra. Pajetta, rifacendosi al discorso del sindacalista socialista Del Turco, sottolineava che questo era «un monito e una autocritica per tutti». Se si pensa che Berlinguer aveva fermamente voluto la dura battaglia del pei contro il decreto che taglia la «scala mobile» sino alla frattura della confederazione Cgll-Cisl-Uil, il riferimento di Pajetta è finito obiettivamente per coinvolgere il segretario di cui si stavano celebrando le esequie. La seconda interpolazione era contro la de. Pajetta ha ricordato «a chi lo avesse dimenticato», che Berlinguer Alberto Rapisarda (Continua a pagina 2 In quarta colonna) PER NEUTRALI V "EFFETTO bERUHGUW A8&IAM0 DECISO CHE DEVI MORIRE. J fc\-> -1"'

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