Successione a Berlinguer Favoriti Natta e Zangheri di Alberto Rapisarda

Successione a Berlinguer Favoriti Matta e Zangheri Successione a Berlinguer Favoriti Matta e Zangheri Massima cura nel distribuire fra tutti i massimi dirigenti gli incarichi di questi giorni che potrebbero far pensare a una designazione - Annullato il comizio conclusivo di Ingrao ROMA — Voci e ipotesi tante. Certezze sempre meno. Più passano 1 giorni e più aumentano 1 dubbi e le illazioni su chi potrà essere il successore di Enrico Berlinguer alla guida del pei. Alessandro Natta resta il candidato più accreditato. Il fatto che ha sostituito ieri sera Berlinguer a «Tribuna politica., era stato considerato un possibile segnale di investitura. Ma non sembra che cosi sia. Ieri, per esempio, il deputato comunista Franco Ferri, ex direttore dell'Istituto Gramsci, escludeva che la scelta di mandare Natta in tv significhi automaticamente una designazione. «Penso che sia stata fatta una scelta di carattere televisivo e elettorale' ha spiegato. Sono i primi segnali che trapelano all'esterno, sul dibattito che il pei sta cominciando ad avviare per colmare il vuoto lasciato dalla morte di Berlinguer. Un'operazione indubbiamente difficile e «un grosso problema' come si comincia ad ammettere a Botteghe Oscure. 'Non ci sono personaggi coinè Berlinguer a portata di mano. Spero che questo vuoto sia colmabile, ma ci vorrà uno sforzo notevole e del tempo» ha detto Luciano Lama. In questa incertezza, forse a torto, gli osservatori esterni danno quindi importanza ai segnali che il pei può trasmettere in queste ore, specie con la designazione dei diri genti incaricati di presiedere alle manifestazioni alle quali avrebbe dovuto partecipare Berlinguer. Era parso una indicazione il fatto che Pietro Ingrao avrebbe concluso venerdì, con il comizio in Piazza San Oiovanni a Roma, la campagna elettorale. Ma lo stesso Ingrao ha sollecitato 11 partito ad annullare l'appuntamento, secondo quanto ha spiegato 11 segretario della federazione romana Morelli. I comunisti, già mobilitati in massa oggi per là cerimonia funebre che si conclude proprio in Piazza San Oiovanni, hanno ritenuto inop¬ portuno organizzare una seconda mobilitazione a 48 ore di distanza, preferendo intensificare la propaganda porta a porta; Il pei romano ha invitato gli elettori a votare il nome di Berlinguer, capolista, «per rendere al segretario un estremo omaggio pieno di significato politico». La spiegazione data da Morelli sembra del tutto plausibile. E' facile prevedere che 11 comizio sarebbe comunque stato un successo, sapendo quanto popolare sia Pietro Ingrao presso la base comu- nista. Toccherà a Ingrao, sempre venerdì, lanciare l'appello televisivo serale agli elettori, al posto di Berlinguer. Per chi va alla ricerca di segnali, dunque, le Indicazioni possono al massimo far pensare ad una situazione di stallo, nella quale non si vuol concedere a nessuno una particolare condizione di vantaggio. Gli stessi oratori che commemorano oggi Berlinguer in Piazza San Giovanni sembrano scelti con questo criterio. Presiederà la cerimonia Nilde Jotti e non ci sarà un oratore unico, ma parleranno per il pei il più vecchio, Pajetta, e il più giovane, Fumagalli, segretario della Fgci. E, cosa mai avve nuta prima alle esequie di un segretario comunista — come ha rilevato Lama — parlerà anche un dirigente sindacale, 11 socialista Ottaviano Del Turco. Il Comitato Centrale per eleggere il nuovo segretario si terrà dopo le elezioni, è stato già annunciato. Cioè, tra una decina di giorni. Questo significherà per 11 pel vivere il più lungo «vuoto di potere» dal 1945 ad oggi. Mai il partito è stato privo di segretario per tanto tempo. Preme quindi l'urgenza di scegliere il successore di Berlinguer e Natta potrebbe quindi essere il candidato con le maggiori possibilità. Ma neanche Zangheri può essere dato per escluso preventivamente. Alberto Rapisarda

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