Anche Almirante a Botteghe Oscure di Guido Rampoldi

Anche Almirante a Botteghe Oscure Anche Almirante a Botteghe Oscure Il segretario del msi ha reso omaggio alla salma di Berlinguer ed è stato ricevuto, al secondo piano della sede pei, da Pajetta e Nilde Jotti - «Sono venuto per salutare un uomo estremamente onesto» - Lunga fila di personalità politiche, intellettuali, semplici cittadini davanti alla bara del leader comunista ROMA — Ma sarà proprio lui?, si chiede la gente che sfila rapida nell'atrio di Botteghe Oscure guardando 11 signore in abito grigio Impettito davanti al feretro di Enrico Berlinguer. SI, è proprio Giorgio Almirante, il segretario del msi, l'ex gerarca della Repubblica di Salò, 11 capo di un partito con il quale in altri tempi i comunisti si sono scontrati, prima che In Parlamento, sulle piazze. Arriva Intorno a mezzogiorno e mezzo, preceduto da un misurato «fondo» sul Secolo d'Italia («Ber/inpuer se n'è andato accompagnato dal dolore e dal rimpianto dei suoi molti militanti e dal solidale rispetto degli avversari»). La macchina lo lascia In piazza Venezia, s'Incammina tra la folla, arriva quasi di fronte al portone senza subire un gesto d'ostilità. Poi, un ragazzo del servizio d'ordine gli fa cenno che l'ingresso per le autorità 6 dall'altra parte, in via Ara Cocll e, pochi attimi dopo, per la prima volta, un segretario missino entra nella sede del pel. Al secondo piano lo ricevono Pajetta e Nilde Jotti, un po' sorpresi; «Sotto stato accolto con estrema gentilezza-, racconterà più tardi.-Pajetta lo accompagna nella camera ardente. Una breve sosta, poi Almirante se ne va dall'uscita di via Ara Coeli, soffermandosi per dare il tempo ad un cineoperatore di riprendere lo storico momento. Dice davanti ad una piccola folla muta: «Noti sono venuto per farmi pubblicità ma per salutare un uomo estremamente onesto». L'ufficio stampa del msi assicura che la visita non era stata preannunciata alle Botteghe Oscure, Almirante avrebbe deciso all'Improvviso: stimava, dicono, la correttezza di Berlinguer; per il resto, nulla in comune, a parte 11 tlfr per la Juve. Che effetto avrà la sortita sull'elettorato missino? Chissà, potrebbe essere stata una buona mossa, se anche a destra ha qualche presa 11 fascino discreto di un «nemico» rispettato. In via delle Botteghe Oscure la gente è molta fin dalle 8 di mattina. Alle 19, ci sono quattrocento metri di fila prima di varcare la penombra del palazzo e passare a ritmi forzati — trenta al minuto, 1800 l'ora — davanti al feretro. La camera ardente è buia e rossa di drappi, bandiere, mazzi di rose. AI lati della bara si alternano ogni cinque minuti 1 picchetti d'onore: consigli di fabbrica, organizzazioni sindacali e di partito, delegazioni di forze politiche. A destra c'è la corona di Pertlnl, fuori le altre, appoggiate al muro grigio. Nel sottofondo di musiche di Bach, Mozart, Schubert, chi si fa 11 segno della croce e chi leva 11 pugno chiuso; alcuni portano legato al collo un fazzoletto rosso, altri la- sciano un fiore. Anche bambini, curiosi e intimiditi, per mano ai genitori. Quasi tutti, una volta usciti, firmano sul quaderni aperti su di un lungo tavolo. La firma più grande è quella di Giovanni Spadolini, occupa tre righe di quaderno. Alcuni, insieme al loro nome, scrivono anche 1 propri sentimenti. «Grasie Unrico». «A un ideale che non tramonta». «We loved him». gli abbiamo voluto bene, scrive uno clie specifica di venire dalla California. «/ tuoi insegnamentl saranno il nostro cammino», promette un ortodosso. Poi 11 rispetto dei non comunisti: «Pur non essendo del pei rendo omaggio ad uno degli uomini migliori che l'Italia abbia avuto». E i cattolici: i-Kiposi in pace nella lUce eterna», «Rendo omaggio all'uomo" che" tiw speso la vitti- • per migliorare quella degli al- : tri, è una speranza cristiana». «Grazie, novello Francesco». Le cineprese fissano visi e gesti: il film sul funerale di Berlinguer è cominciato ieri. Ecco Carlo Lizzani, uno dei numerosi registi che partecipa all'iniziativa, con Felllni e Antonionl, che filmerà le esequie, con Scola e Maselll, che probabilmente curerà il montaggio. C'è una pellicola analoga, «Eravatno un milione», nella cineteca del pei: è il documento del funerali di Togliatti. 20 anni fa. Questo film, dice Lizzani, non avrà quel carattere d'ufficialità che aveva l'altro. Nella camera ardente, ma da un ingresso ad hoc, vanno anche artisti — Moravia, Guttuso, la Glnzburg — e parlamentari di tutti i partiti. Il primo è Francesco Cossiga, parente alla lontana di Berlinguer: appare in via delle Botteghe Oscure ancora prima delle 8, quando apre il portone. Poi Piccoli e Rognoni. Quindi la delegazione del psi: Martelli, Formica. Balzarne Covatta, Manca e Spini, che formano un picchetto d'onore. Quindi Scalfaro, La Malfa, Leone, Pandolfi e tanti altri. Nessun incidente, il servizio d'ordine vigila. Guido Rampoldi i n i n n Roma. Veduta di via delle Botteghe Oscure, gremita di folla in attesa di rendere omaggio alla salma di Enrico Berlinguer (Tclcfoto)

Luoghi citati: California, Italia, Roma, Salò