Code alle dogane, voli difficili

Code alle dogane, voli difficili Gravi inconvenienti per lo «sciopero bianco» degli autonomi Code alle dogane, voli difficili ROMA — Gravi inconvenienti in tutte le dogane, ma soprattutto in quelle degli aeroporti, sono stati provocati Ieri dallo «sciopero bianco» del dirigenti e degli impiegali, proclamalo dal sindacati autonomi Cisal e Dlrstat in netto dissenso con Cgll-CIslUll, che da ieri osservano scrupolosamente il codice di autoregolamentazione in occasione delle elezioni europee. Il personale, sospendendo le prestazioni straordinarie a partire dalle 14. ha impedito lo sdoganamento del carburanti per i rifornimenti degli aerei. Per dieci voli sono stati necessari «scali tecnici» in aeroporti dove era possibile riempire 1 serbatoi, con ritardi di due ore e mezzo sui tempi di arrivo. Altri hanno subito ritardi tra i trenta e i ses¬ santa minuti. Il volo RomaRio ha dovuto attendere ben nove ore: invece che all'i,05 è partito alle 10,05. In tutte le dogane, inoltre, si sta verificando un forte rallentamento per 11 50% delle merci da sdoganare. Difficoltà crescenti sono previste per oggi e i prossimi giorni, a meno che 11 governo non decida la precettazione per assicurare il funzionamento di servizi essenziali in un momento del tutto parti-, colare. La situazione, comunque, peggiorerà notevolmente subito dopo le elezioni europee: i controllori di volo aderenti al sindacato autonomo Anpact minacciano di riprendere le ostilità in «modo duro». «Ad un mese dall'accordo sui miglioramenti economici — rileva il presidente I dell'Anpcat, Franchi — l'a¬ zienda per l'assistenza al volo non Ita fatto ancora conoscere le disponibilità finanziarie, né tanto meno ha avviato su questo tema un confronto con i sindacati». Altre due vertenze incideranno pesantemente sull'attività degli aeroporti: quella del personale di terra che preme per il rinnovo contrattuale e quella dei medici aeroportuali che cominciano da sabato prossimo un'astensione ad oltranza per sollecitare la radicale revisione del loro trattamento (gli attuali compensi oscillerebbero fra le 180 e le 400 mila lire per un monte-ore mensili variabile fra le 36 e le 100 ore). Gli scioperi indetti dai sindacati autonomi o le agitazioni «spontanee» convalidano ulteriormente l'iniziativa del governo per una più vinco- Iante autoregolamentazione nel settore dei servizi pubblici. «Giowedi — ha confermato il ministro Signorile — incontrerò i vertici sindacali. Sono intenzionato a chiudere. O l'autoregolamentazione, riveduta e corretta in modo più moderno e valido, entrerà a far parte del contratto collettivo del settore, oppure governo e parlamento dovranno provvedere. Il governo è deciso a far qualcosa per assicurare la regolarità del servizi essenziali». In una intervista per «Il Messaggero», Signorile anticipa che proporrà l'introduzione di una nuova struttura, una sorta di «camera di raffreddamento», per cui prima che sia proclamato uno sciopero vi possa essere spazio per una riflessione e un'eventuale mediazione, g. c. f.

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