Berlinguer, poche speranze di Franco Giliberto

Berlinguer, poche speranze Il prof. Giron, uno dei medici curanti: le condizioni sono gravissime Berlinguer, poche speranze «E' come in bilico sull'orlo di un precipizio, se fa un piccolo movimento in avanti precipita, se arretra potrebbe togliersi da questa situazione» - Ferrini anche ieri è andato all'ospedale - Ne ha parlato come di un uomo perduto alla vita politica attiva - «I partiti sono una cosa crudele, qui a Padova vedo invece tanta solidarietà» DAL NOSTRO INVIATO PADOVA — Sta lievissimamente meglio o è peggiorato Enrico Berlinguer? Ieri, a tarda ora, le sue condizioni apparivano stazionarle: sempre molto preoccupanti, ma non ancora radicalmente compromesse. La giornata era trascorsa in un'altalena di dubbi, con due uniche certezze, diciamo cosi, contrassegnate dalla lettura ai giornalisti dei bollettini medici estremamente sintetici, Il primo, preparato intorno alle undici, rilevava una «occentuazlonc dello stato di compromissione cerebrale» e non faceva più cenno all'encefalogramma. «Come mai non se ne parla? C'è un peggioramento anclie in quel senso?», è stato chiesto a Antonio Tato, che aveva appena reso noto il comunicato dei medici. Ma l'omissione non nascondeva un peggioramento; l'attività elettrica cerebrale del malato continuava a essere presente; lo spauracchio dell'encefalogramma piatto non aveva ragione di essere evocato. «Certe cose si danno per scontale — ha commentato Tato —. // fatto, per esempio, che in questo bollettino non compaia la frase sulla prognosi ri servata non vuol dire che è mutalo qualche cosa. E' ovvio che-la prognosi sia riservata in una situazione del genere» Nel pomeriggio, alle 18,30, un nuovo aggiornamento ufficiale. I professori Rlgotti Schergna, Mingrino e Oiron hanno emesso un secondo bollettino medico che in tre righe testimoniava di una condizione stazionaria. Il professor Giampiero Oiron, attorniato dai cronisti, ha voluto essere un po' più esplicito: «Il nostro malato è nella condizione di un uomo che si trovi in bilico sull'orlo di U7i precipizio. E' II, immobile. Se fa un piccolo movimento in avanti, precipita ed è la fine. Ma se arretra, sia pure lentissimamente, potrebbe togliersi da quella terribile situazione». Allora c'è qualche speranza? «Non me la sento di negare la speranza, anche se ripeto che la si¬ tuazione è gravissima». Insomma, i clinici non escludono che Enrico Berlinguer possa cavarsela, anche se non azzardano ipotesi sul grado di Invalidità che rimarrebbe in lui ammesso che superi la fase acuta della malattia. . Molto più sconfortante è apparsa la dichiarazione di un ispettore sanitario dell' ospedale di Padova, il quale ad alcuni cronisti ha dello, rifacendosi alla statistica: «In casi come questo le pro¬ bscersnecrea babilità di sopravvivenza non sono superiori al dieci per cento». Ma l'altalena di dubbi e preoccupazioni che ha caratterizzato la giornata non si ferma qui. Il dottor Giannice, vicequestore di Padova e capo della polizia scientifica, all'uscita dal reparto di rianimazione riferiva di un episodio che alcuni medici avevano appena rievocato, Franco Giliberto (Continua a pagina 2 In nona colonna) Padova. Il presidente Pertini si reca all'ospedale per visitare l'ori. Enrico Berlinguer i bbilià di i

Persone citate: Antonio Tato, Berlinguer, Enrico Berlinguer, Ferrini, Giannice, Mingrino, Pertini

Luoghi citati: Padova