L'affascinante audiovisivo ora è di casa fra i banchi

L'affascinante audiovisivo ora è di casa fra i banchi L'affascinante audiovisivo ora è di casa fra i banchi In molte scuole l'use degli audiovisivi è ormai una realtà consolidata. Il ricorso a questi mezzi è utile, se non addirittura indispensabile, nel corsi professionali o negli Istituti specializzati nell'insegnamento delle lingue straniere. Nessun professore, neanche 11 più tradizionalista, se la sente di negarne la validità. «Bisogna però — spiega il preside di un istituto — chiarire subito un punto per non creare equivoci: l'uso e la conoscenza degli audiovisivi ci hanno permesso di verificarne anclie i limiti: è assurdo pensare che possano in qualcfie modo sostituirsi all' insegnante. L'audiovisivo è utile, ami utilissimo, ma soltanto se gestito in modo corretto; deve essere considerato cioè come un supporto, non un surrogato del professore». Se si può dunque affermare che gli audiovisivi sono ormai di casa tra i banchi di scuola, non altrettanto si può dire del computer. Il ritardo della scuola italiana, in questo campo, rispetto agli altri Paesi industrializzati è considerevole, anche se da alcuni anni tecnici informatici e ln: segnanti stanno studiando il i.'modo di sfruttare l'informa'-."tlca anche a scuola. La prima sperimentazione dovrebbe avvenire forse già nel prossimo anno scolastico, nelle superiori; istituti di aggiornamento e sperimentazione regionali, intanto, stanno a loro volta preparando i programmi affinché l'informatica si ponga come supporto utile per un approfondimento delle materie, da quelle scientifiche a quelle umanistiche. Il problema è di fare presto. La scuola dovrebbe precorrere i tempi per far si che da essa escano persone veramente capaci di affrontare la realtà del nostri tempi. In Italia capita invece 11 contrarlo: la scuola è quella che si accoda, quella che aggiorna in ritardo e con difficoltà sia i programmi che il corpo insegnante. Del computer usu¬ fruiscono ampiamente banche, società finanziarie, mass-media e i vari comparti industriali a cominciare da quelli dei servizi (telefonici, asicurazloni, distribuzione, ecc.). Il computer, comunque, ar rlverà anche nella scuola. Perché ciò si avveri al più presto è necessario ripetere che — come avviene all'este ro — non si tratta di una •■macchinetta infernale» che farà scomparire la figura dell'Insegnante. Sarà invece un valido supporto sia per gli studenti sia per l'insegnante stesso. Il vero problema, per insegnanti e studenti, sarà quello di adeguarsi alla nuova mentalità, al nuovo modo di ragionare necessario per «dialogare» col computer.

Luoghi citati: Istituti, Italia