Il ministero della Sanità: Usl troppo disinvolte nelle spese

Il ministero della Sanità: Usi troppo disinvolte nelle spese Vaste indagini della Finanza su incarico della Corte dei Conti Il ministero della Sanità: Usi troppo disinvolte nelle spese Tra le «uscite», feste danzanti e viaggi di studio con troppi partecipanti - Al Senato il decreto che abolisce il «pie di lista»; consentiva di sfondare il «tetto» dei bilanci DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — «Non c'è Usi dove non sta stato trovato almeno un miliardo per spese improprie», dice Sergio Padernl, direttore generale della Programmazione al ministero della Sanità, ed è la conferma ufficiale che gli amministratori della sanità «di base» sono troppo disinvolti nella gestione della spesa o mancanò di sufficienti capacità tecniche. Sugli sperperi indaga la Guardia di Finanza, su mandato della Corte del Conti, e si scoprono «uscite» dalle motivazioni all'apparenza sconcertanti: finanziamenti di squadre di calcio, spettacoli teatrali, feste danzanti; aumenti arbitrari al dipendenti di questo o di quel settore, presumibilmente per 6copl di clientela; acquisto di costosi apparecchi sanitari che poi si è nell'impossibilità di utilizzare; per finire a «viaggi di studio», .pagati dalle Usi, nei quali si imbarcavano in trop pi. Colpa anche di una norma tlva larga, che ha concesso alle Usi di sfondare «tetti» e accumulare debiti Impressionanti con 11 principio del «pie di Usta», dove finiscono le spese fuori di preventivo. Se ne è occupata, ieri, la commissione Sanità del Senato: nel decreto approvato in sede referente si stabilisce «la cessazione del principio del pie ■di lista e la riconferma della res])onsabilità degli ammini stratorl locali per i disavanzi di esercizio». E intanto il conflitto tra medici e amministratori loca'II, che si rlmpallano le responsabilità della crisi sanitaria, almeno nella capitale potrebbe finire In tribunale: l'Anaao romana (Associazione aiuti e assistenti ospedalieri) ha Incaricato un legale, l'avvocato Pietro D'Ovidio, di tutelare «nei modi e nelle forme die di volta in volta si riterranno opportune» gli ospedalieri e l'assistenza pubblica. Come traspare da un comunicato, le eventuali iniziative legali saranno rivolte contro Usi, Comuni e Regioni. Il mandato all'avvocato D'Ovidio, dice Infatti la nota dell'Animo, -scaturisce sia dal progressivo degrado della Sanità pubblica che dalla sostanziale impossibilità di stabilire un rapporto costruttivo con la controparte a tutti i livelli». Le Usi, soprattutto, sono chiamate sul banco dcll'accu- . i r a n sato: le inchieste della Corte del Conti disegnano, pezzo per pezzo, un panorama di gestioni allegre. Proprio ieri, per una storia di viaggi sospetti, la Corte del Conti ha citato In giudizio sedici amministratori di Usi romane, la Roma 9 (ospedale San Giovanni) e la Roma 11 (ospedale Cto): se saranno condannati, dovranno rifondere circa 12 milioni, per spese Indebite. L'accusa nasce dal viaggio a Washington, nel luglio 1980, di una delegazione delle due Usi per 11 sesto congresso di Ingegneria ospedaliera. Nella delegazione della Roma 9 c'era un consigliere della Usi, ritenuto dalla Corte del Con-' ti non In grado «di acquisire cognizioni tecnico-scientifiche Immediatamente utilizzabili dalle strutture di appartenenza»; nella delegazione dell'altra Usi, cinque componenti sarebbero stati -privi del necessari requisiti professionali». Tutti, Insomma, inviati senza ragione negli Usa. a spese del contribuenti. A quel viaggio accorsero Usi di mezza Italia, per un totale di 45 delegazioni in rappresentanza di altrettanti ospedali; nel programma sarebbero state inserite anche escursioni facoltative fino a Las Vegas, la capitale del gioco d'azzardo. Le dellbere di spesa sono ora tutte al vaglio della Corte del Conti, che ha già condannato otto consiglieri di amministrazione di una Usi di Ivrea a risarcire l'ente locale di circa due milioni; l'accusa: -colposa negligenza nella valutazione dell'esistenza dei presupposti e delle condizioni per far sopportare alle Vsl l'onere del viaggio».

Persone citate: D'ovidio, Pietro D'ovidio, Sergio Padernl

Luoghi citati: Italia, Ivrea, Las Vegas, Roma, Usa, Washington