Spariscono le esattorie private tutto nelle mani delle Finanze
Spariscono le esattorie private tutto nelle mani delie Finanze IL CONSIGLIO DEI MINISTRI VARA LA RIFORMA DELLA RISCOSSIONE DELLE TASSE Spariscono le esattorie private tutto nelle mani delie Finanze La gestione operativa del servizio sarà affidata alle banche, alle Casse di risparmio ed a società create appositamente ROMA — Basta con le esattorie private. A partire dal 1985, sarà lo stesso ministero delle Finanze a gestire la riscossione delle tasse, con l'ausilio delle banche e di apposite società con un capitale non inferiore ad un miliardo di lire. E' quanto prevede il disegno di legge sulla riforma del sistema esattoriale, presentato da Visentini e approvato ieri dal Consiglio del ministri. Si tratta di una vera e propria «mlnirivoluzlone» fiscale che taglierà corto ad antiche polemiche su gestioni chiaccherate e fonti di potentissime lobbies clientelali Toccherà ora al Parlamento votare in tempi rapidi il provvedimento, anche perché a fine anno scadrà la proroga delle convenzioni con le esattorie private concessa nel 1983. La riforma prevede anche l'ampliamento dell'area di riscossione. Il nuovo servizio esattoriale gestirà infatti anche l'imposizione coattiva dell'Iva; le imposte di registro, ipotecarie e catastali; le Imposte sulle successioni e sulle donazioni; l'Invlm; le imposte di fabbricazione; le imposte erariali di consumo; i diritti doganali; 1 versamenti diretti dell'Irpef e dell'Iva. Soddisfatti con riserva, gli esattori. Ed ecco i punti principali del disegno di legge. Servizio di riscossione — Sarà istituito nell'ambito del ministero delle Finanze come ufficio centrale alle dipendenze del ministro. Il servizio verrà articolato per zone territoriali, determinate secon¬ do il numero del contribuenti. In questa ripartizione si terrà conto dell'ammontare globale dei tributi rlscuotlblli, in modo da assicurare l'efficienza e l'economicità della gestione e da evitare che le zone presentino tra loro accentuati caratteri di dlffer renzlalità del costi. Gestione tecnica — Verrà affidata, nelle zone fissate, in concessione decennale a: 1) istituti di credito e banche, alle Casse di risparmio e alle Casse rurali ed artigiane aventi, queste ultime, un patrimonio non inferiore ad un miliardo di lire; 2) a speciali sezioni autonome delle stesse banche e istituti di credito; 3) a società per azioni con sede in Italia e con capitale interamente versato non inferiore ad un miliardo di lire e aventi per oggetto esclusivo la gestione In concessione del servizio e costituite da banche o anche da persone fisiche. 11 tutto, sotto lo stretto controllo del ministero. Compensi — Spariranno gli aggi che verranno sostituiti da semplici commissioni remunerative fissate sulla base di criteri di trasparenza, di correlazione tra l'attività svolta e di congruità ai costi medi della gestione. Si faranno revisioni annuali da effettuarsi sulla base di specifiche rilevazioni. Concessione — Data la natura pubblica del servizio, si prevedono «riporose procedure' per la concessione, la revoca e la decadenza e «penetrantl strumenti dì vigilanza e controllo: Dipendenti esattorie — Verranno stabilite norme che assicurino al personale la prosecuzione dell'attività lavorativa con garanzia della posizione giuridica, economica e previdenziale acquisita. I 3600 esattori «distribuiti» sul territorio nazionale hanno accolto con qualche riserva la «Riforma Visentin!*. Il punto più contestato riguarda in particolare 1 criteri per la determinazione dei compensi. OH esattori si riservano comunque di dare un giudizio definitivo in sede di stesura del vari decreti delegati necessari per rendere operativo il provvedimento. e. p.
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