La Valle d'Aosta perde turisti Nuove idee per correre ai ripari di Gigi Mattana

La Valle d'Aosta perde turisti Nuove idee per correre ai ripari Calo ufficiale del 3% (in crisi la vacanza estiva in montagna) La Valle d'Aosta perde turisti Nuove idee per correre ai ripari DAL NOSTRO INVIATO SAINT-VINCENT — Più che a un convegno pareva di assistere a un consulto: molti medici ufficiali e alcuni sciamani improvvisati intorno a un paziente di riguardo, 11 turismo valdostano, che non è ancora malato, ma può diventarlo. Per due giorni al Centro Congressi del Grand Hotel BUlla di Saint-Vincent si è discusso sulle prospettive turistiche per gli Anni 90 in Valle d'Aosta partendo dal campanello d'allarme suonato già lo scorso inverno: d'accordo che si è trattato di una stagione sciistica del tutto atipica, con un arrivo della neve insolitamente in ritardo, ma è indubbio che quel 3 per cento ufficiale (e che molti operatori calcolano in un 7 per cento reale) di calo nelle presenze. Impone di correre al ripari. E' noto che il turismo è per l'Italia industria fondamentale, con un fatturato di 50 mila miliardi, 11 mila miliardi di attivo nella bilancia del pagamenti e circa un milione e mezzo (contando anche l'in dotto) di posti di lavoro. In questo panorama, pur tenendo conto della sua llmltatlssl ma estensione, la Valle d'Aosta ha parte non piccola. So prattutto deve possedere (come hanno anche sottoll neato il presidente della Giunta Rollandln e l'assessore al Turismo Borbey) la «vocazione» a essere terra di vacanza. Il turismo invernale nella Vallèe non rappresenta anco ra il 50 per cento del totale (ma non dimentichiamo che pochi anni fa era ben poca cosa) eppure è l'argomento che più ha interessato i convenuti: sarà perché la vacali za estiva in montagna, senza che nessuno lo confessi, pare vada calando o forse perché lo sci muove intorno a sé una necessità di investimenti talmente onerosi che le scelte devono essere giuste e tempestive. 1189 impianti di risalita esistenti in Valle (con 128 mila persole l'ora trasportate) rappresentano l'8 per cento) delle attrezzature di tutta Italia e vengono valutati 130 miliardi: lo scorso Inverno però tutte le aziende valdostane messe Insieme hanno fatto registrare un fatturato di 27 miliardi, troppo poco per chiudere 1 bilanci in attivo, cifra che non consente nuovi investimenti e che chiaramente dimostra che funivie c sklllfts non sono sfruttati come dovrebbero. E qui si cade nel solito, annoso problema: vacanze mal scaglionate, quantità esagerata di seconde case pochissimo sfruttate, scarsità di posti letto alberghieri (ma come mal 1 pochi che ci sono vedono ancora diminuire la clientela?), mancanza di programmazione. La Regione non sta con le mani in mano perché negli ultimi tempi è entrata col 35 per cento nel capitale sociale di quasi tutte le società di impianti di risalita (ma non è detto che sia una panacea Iperché una delle località che ha 1 migliori risultati econo¬ mici è a capitale completamente privato), concede mutui agevolati per la costruzione e la ristrutturazione di alberghi, è arrivata a considerare il «terziario» come risorsa fondamentale per tutte le valli. Eppure l'equazione più impegno più risultati non è cosi semplice. I frequentatori della Valle d'Aosta sanno quanti passi avanti siano stati compiuti negli ultimi anni per migliorare i servizi, ma un confronto con la provincia di Bolzano (154 mila letti alberghieri contro soli 85 mila in condomini, oltre mille piscine) fa cadere le braccia. Sarà questione di tradizione, di più vivace iniziativa privata, di facilità nell'attlngere a un immenso serbatoio come la Oermanla, ma è certo che la differenza si sente (e questo è forse uno del pochi casi in cui non si può accusare il potere pubblico). I programmi ci sono, 1 soldi, se finalmente lo Stato deciderà di varare una politica turistica-, forse arriveranno, ma nessuno si azzarda a fare previsioni. E se in un triste domani gli italiani decidessero che la ^settimana bianca,, è soltanto una moda di cui si può fare a meno? Gigi Mattana

Persone citate: Borbey

Luoghi citati: Bolzano, Italia, Saint-vincent, Valle D'aosta