Tra dollaro e missili

Tra dollaro e missili »*>»> L~* r Reagan, preludio morbido al vertice dei «7» Tra dollaro e missili DAL NOSTRO INVIATO LONDRA — Prima di incontrare i principali alleati occidentali, Ronald Reagan ha lasciato la sua armatura da crociato a Dublino, porta d'ingresso dell'Europa. Ha posato l'elmo c lo scudo nel Parlamento irlandese. Iid è con abiti distensivi, graditi ai Paesi amici del Vecchio Continente, che ha avvialo ieri nella capitale britannica i colloqui bilaterali, preludio al vertice dei «Sette». La prima conversazione l'ha avuta con la signora Thatchcr, che da domani, giovedì, farà gli onori di casa, riceverà i rappresentanti delle maggiori nazioni industrializzate non comuniste. A Dublino. Reagan ha dissipato le nubi politiche che potevano turbare la celebrazione della solidarietà occidentale durante il summit londinese. Se ci sarà uno scontro, una tempesta, sarà di natura economica. Sarà la crisi finanziaria internazionale (gli alti tassi d'interesse americani, il deficit del bilancio federale, l'indebitamento dei Paesi in via di sviluppo) a scatenarla. Non certo i rapporti con l'Est comunista. Su questo terreno 1' armonia Ira i cScttc» sembra garantita. Nella capitale irlandese, dicendosi pronto a discutere la proposta sovietica riguardante la dichiarazione di «non ricorso alla forza» il presidente americano si è in parte spogliato di quell'intransigenza che i suoi avversari politici, negli Stati Uniti, definiscono fideistica e pericolosa. Pericolosa perché, a loro avviso, impedirebbe il rilancio del dialogo sul disarmo c quindi metterebbe in pericolo la pace mondiale. Un'intransigenza che preoccupava anche molti europei, i quali hanno come obicttivo un compromesso e attribuivano invece a Reagan la volontà di «'vincere» il confronto con 1' Urss. La tappa irlandese è servita a Reagan per cercare di dissipare quelle accuse, quei sospetti, quei timori. Quel suo gesto conciliante era forse destinato più agli alleati clic ai dirigenti del Cremlino. Questi ultimi del resto l'hanno subito respinto, com'era prevedibile. 1 primi, gli europei, l'hanno accolto con soddisfazione. Essi avevano chiesto, invocalo con insistenza quelle dimostrazioni di buona volontà, tentando di superare la riluttanza americana a esaudire, sia pure parzialmente, la domanda moscovita giudicata propagandistiBernardo Valli (Continua a pagina 2 In sesta colonna)

Persone citate: Reagan, Ronald Reagan

Luoghi citati: Dublino, Europa, Londra, Stati Uniti, Urss, Vecchio Continente