Confessano dopo la sentenza i due arabi scoperti con dell'esplosivo a Fiumicino

Confessano dopo la sentenza i due arabi scoperti con dell'esplosivo a Fiumicino Sono seguaci di una setta islamica: il tribunale li ha condannati a dieci anni Confessano dopo la sentenza i due arabi scoperti con dell'esplosivo a Fiumicino DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Erano membri di .una setta islamica in lotta contro il regime iracheno i 'due giovani arabi arrestati quindici giorni fa all'aeroporto di Fiumicino mentre stavano per salire su un aereo diretto a Madrid con una valigia contenente due chili e ottocento grammi di esplosivo al plastico. L'hanno ammesso, ieri, durante il processo per direttissima che si è concluso con la loro condanna a dieci anni di carcere. Abdullah Rashed Al Dpu sari, di 25 anni, e Ali Hussaim "Al Kalefa, di 28, hanno prima tentato di dichiararsi all'o¬ scuro del contenuto della valigia. Poi, quando un interprete ha tradotto in arabo la sentenza appena pronunciata dal presidente del tribunale, si sono sbloccati: «Allah è grande e Khomelni è con lui!:., hanno gridato mentre 1 carabinieri li portavano via. Rashed e Hussaim erano giunti allo scalo romano la sera del 18 maggio scorso con un volo della «Syrlan arab airlines» proveniente da Damasco. Oli agenti di frontiera li avevano bloccati nella sala transiti mentre attendevano di imbarcarsi su un aereo dell' «Iberia» diretto nella capitale spagnola. Nel doppio- fondo di una valigia era stato trovato il potente esplosivo «T4». In aula, ieri, hanno ammesso di far parte del movimento religioso «Munatham l'amai l'islamyfil iraky», una organizzazione che vorrebbe propagandare l'Ideologia khomelnista In Iraq; hanno affermato però di essersi casualmente incontrati all'aeroporto di Damasco e di essere stati 11 avvicinati da uno sconosciuto, 11 quale li avrebbe pregati di portare ih Spagna una valigia e consegnarla allo scalo di Madrid ad una persona che si sarebbe fatta riconoscere. Al momento dell'arresto, a Roma, i due arabi erano In possesso di passaporti risultati falsi. Durante l'udienza, un perito, nominato dal tribunale, ha confermato l'estrema pericolosità dell'esplosivo che era in grado di far saltare in aria un edificio di sei piani. Il pubblico ministero. Vinci, aveva chiesto la condanna del due imputati ad otto anni di reclusione. I giudici sono stati invece anche più severi: dieci anni e tre milioni di multa ciascuno. Il tribunale ha ordinato inoltre l'espulsione dall'Italia, ma solo dopo che avranno scontato la pena.

Persone citate: Abdullah Rashed, Rashed

Luoghi citati: Damasco, Iraq, Italia, Madrid, Roma, Spagna