Decreto-bis, anche al Senato continua l'ostruzionismo pci di Alberto Rapisarda

Decreto-bis, anche al Sentito continua l'ostruzionismo pei I comunisti sono già riusciti a far perdere un giorno alla maggioranza Decreto-bis, anche al Sentito continua l'ostruzionismo pei II governò pronto a ricorrere alla fiducia - Oggi dibattito sulle eccezioni di incostituzionalità ROMA — Non ci sono più dubbi. Anche questa volta 1 senatori comunisti hanno Intenzione di ritardare il più possibile . l'approvazione del secondo decreto che taglia la contingenza.,. La guerriglia regolamentare delle opposizioni é cominciata sin da ieri mattina nell'aula del Senato, dove si doveva decidere il calendario del lavori per i prossimi giorni. Le eccezioni delle sinistre sono state tali e tante clie è trascorsa l'Intera giornata prima che la maggioranza potesse arrivare al risultato sperato. Dovrà quindi essere rinviato ad oggi il dibattito sulle eccezioni di incostituzionalità al decreto, che è preliminare alla discussione generale. In pratica, la maggioranza si trova con una ' giornata persa. Il voto finale, previsto per sabato 9, potrebbe cosi slittare a domenica e forse anche oltre. Molto dipenderà, ancora una volta,, da come il presidente del Senato Cosslga manovrerà 11 regolamento, tra i partiti di governo che insistono perché lo interpreti in modo restrittivo e le opposizioni che chiedono che non venga violato. Il consuntivo di questa prima giornata è un diffuso nervosismo, accompagnalo dalla coscienza che si preparano giorni difficili e faticosi. Il gruppo socialista, constatato «con amarezza» che 1 comunisti insistono ancora nell'iostruzionismo esasperato», ha fatto capire che il governo potrebbe chiedere la fiducia «se ciò si renderà necessario< Il copione si ripete quindi fedelmente. DI nuovo c'è che ora le elezioni sono più vicine e che per pei e psi 11 decreto rimane un buon argomento da tenere in caldo per affron tare il giudizio degli elettori. Al contrarlo, par di capire che la de preferirebbe sbarazzarsi del decreto al più presto possibile. E questa è un'altra parte della storia di questa prima surriscaldata giornata. Il presidente del senatori . democristiani Bisaglia aveva chiesto in mattinata al capogruppo comunista Chiaromonte di impegnarsi a fare approvare il decreto entro l'8. In cambio, la maggioranza avrebbe messo In calendario sabato e domenica il blocco dell'equo canone. Chiaromonte rispondeva che l'offerta non era sufficiente. Il pel aveva infatti chiesto the 11 blocco dell'equo canone fosse discusso Interrompendo per qualche ora 11 dibattito sul decreto e fosse poi votato contestualmente al decreto. Al «no» di Chlaromonte se-. guivano una serie di operazioni delle opposizioni che prolungavano la seduta sino a sera. Bisaglia. fortemente contranato, proponeva allora che fossero rivisti 1 tempi concordati per il dibattito sul decreto con una assegnazione basata su un rigido criterio proporzionale. E. a tarda sera, la sua proposta è stata approvata dalla conferenza dei capigruppo con 11 voto contrarlo di comunisti, indipendenti di sinistra e missini. Il pel avrà cosi meno tempo a disposizione. In precedenza 1 cinque capigruppo del partiti di governo (de, psi, psdl, prl, pli) avevano inviato una lettera al presidente Cosslga per chiedergli, «formalmente, che il decreto bis sia conclusivamente votato entro il giorno 9, nel rispetto sostanziale e formale del regolamento». Chlaromonte aveva ribattuto definendo la lettera «un gesto inutile e non mollo intelligente», che ha 11 significato di «una pressione illecita e irrispettosa sul presidente del Senato». Ed aveva concluso esortando la maggioranza a mantenere la calma e i nervi a posto, «se non volete i esporvl ad altre magre /tótfr r rè»!' f;"v>'1-1'1- - In mattinata, In effetti, 11 capogruppo del psi Fabbrili era visto respingere da Cosslga una richiesta che tendeva a far parlare un solo rappresentante per gruppo sulle proposte di modifica del calendario del lavori. Cosslga aveva anche precisato che la Costituzione garantisce 11 di- ■ ritto di parola ad ogni parlamentare, e che questo esercita «la sua funzione senza vincoli di mandato». I comunisti erano per 11 momento soddisfatti. Ma in serata, poi, circolava la voce che sarebbero pronti ad abbandonare In blocco 1 lavori nel caso la maggioranza arrivi ad Interpretazioni forzate del regolamento. Oggi, comunque, comincia la seduta continua, che toglierà alle opposizioni la possibilità di contestare i resoconti della seduta precedente. Alberto Rapisarda

Persone citate: Bisaglia, Chiaromonte

Luoghi citati: Cosslga, Interpretazioni, Roma